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ASST Bergamo Ovest

Comunicati stampa

UNA NUOVA METODICA IN RADIOTERAPIA: LA VMAT

Da pochi giorni presso la nostra UOC Radioterapia è stata introdotta la VMAT (Volumetric Modulated Arc Therapy)

Data di pubblicazione: 20/05/2014


Negli ultimi anni, i progressi tecnologici di cui è stata oggetto la Radioterapia sono stati notevoli. Tra questi, uno dei più importanti è la possibilità di erogare la dose in modo sempre più conformato al bersaglio neoplastico, allo scopo di risparmiare, in modo ottimale, gli organi sani, così da ottimizzare l’indice terapeutico, minimizzando la tossicità acuta e cronica.


All’atto dell’istituzione dell’UOC di Radioterapia dell'Ospedale di Treviglio nel 2006 si utilizzava esclusivamente la radioterapia conformazionale 3D, considerata lo standard terapeutico. Nel 2010 fu introdotta l’IMRT (Radioterapia ad Intensità Modulata) quale evoluzione della 3D; l’IMRT, utilizzata soprattutto per neoplasie della pelvi e del capo-collo, consente trattamenti più sofisticati della 3D.

L’IMRT ha il solo limite di essere un trattamento “oneroso” in termini di durata della singola seduta di trattamento, 15-20 minuti circa: ciò può comportare incertezza nel mantenimento della corretta posizione del Paziente sul lettino dell'Acceleratore per il ridotto comfort durante le varie sedute radioterapiche.
Da pochi giorni è stata introdotta la VMAT (Volumetric Modulated Arc Therapy).
 
La VMAT viene erogata in modo “dinamico”, cioè  con la sorgente di radiazione in movimento durante l’erogazione. A parità dei vantaggi dosimetrici rispetto all’IMRT, la VMAT permette un’assai maggior velocità di erogazione della dose quotidiana, superando così il limite principale dell’IMRT: si passa dai 15-20 minuti circa dell’IMRT ai 7-10 minuti della VMAT. Anche la VMAT, come l’IMRT, favorisce la focalizzazione delle radiazioni sui tessuti tumorali; il bersaglio tumorale, nell’arco di pochi minuti, è colpito con precisione riducendo ulteriormente il rischio di danni collaterali agli organi sani.
 
Analogamente alla IMRT, anche la VMAT è una tecnica il cui utilizzo viene stabilito in base alla sede ed alle caratteristiche della malattia e può essere utilizzata prevalentemente per la cura dei tumori pelvici (prostata, utero, retto, ano) e per le neoplasie del distretto cervico-facciale (cavo orale, rinofaringe, orofaringe, ipofaringe, laringe, metastasi ai linfonodi del collo da tumore ignoto).

La VMAT rappresenta un passo decisivo per assicurare la massima qualità nell’erogazione del trattamento radiante ed allinea il nostro Centro alla migliore tecnologia disponibile in Provincia.

 

 

COMUNICATO STAMPA

Autore/Fonte: Prandina Rossella

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