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Venerdì 5 dicembre 2008 - Ospedale di Treviglio - Sala Riunioni -

CONFERENZA STAMPA - 1999/2009: dieci anni di collaborazione tra il reparto di Oncologia Medica e l'Associazione "Amici di Gabry"

Data di pubblicazione: 01/12/2008

CONFERENZA STAMPA

1999-2009: DIECI ANNI DI COLLABORAZIONE
TRA IL REPARTO ONCOLOGIA MEDICA
E L'ASSOCIAZIONE "AMICI DI GABRY"

Nell'occasione è stato presentato alla Stampa il calendario 2009, realizzato con la partecipazione dei pazienti.
 

ELENCO DEGLI INTERVENUTI ALLA CONFERENZA STAMPA

ASSOCIAZIONE AMICI DI GABRY:

- Angelo Frigerio, presidente Associazione Amici di Gabry


PAZIENTI CHE HANNO COLLABORATO ALLA REALIZZAZIONE DEL CALENDARIO:

- Stella Fumagalli 
- Daniela Pellegrini    


RAPPRESENTANTI DELLE DITTE SPONSOR DELLINIZIATIVA:

- Izzo Otello, rappr. Alleanza Assicurazioni  
- Maurizio Forlani, rappr. Forlani Studio 
- Luca Cucchi, rappr. Tecnoauto  


UNITA OPERATIVA DI ONCOLOGIA MEDICA:

- Sandro Barni, primario responsabile U.O. Oncologia Medica
- Marco Cremonesi, medico U.O. Oncologia Medica
- Maria Luisa Bonetti, psicologa U.O. Oncologia Medica


AZIENDA OSPEDALIERA DI TREVIGLIO:

- Cesare Ercole, direttore generale A.O. di Treviglio
- Humberto Pontoni, direttore sanitario A.O. di Treviglio


 

RELAZIONE DEL DR. SANDRO BARNI, RESPONSABILE
DELLA UNITA' OPERATIVA DI ONCOLOGIA MEDICA
 
Offrire le migliori terapie a tutti i pazienti oncologici nel loro territorio, questa è stata la filosofia della Divisione di Oncologia Medica dell'Azienda Ospedaliera di Treviglio-Caravaggio sin dal 1999, anno della sua istituzione.
Abbiamo lavorato insieme alle altre Aziende Ospedaliere della Provincia, per erogare servizi omogenei e di elevata qualità.  La prova è che il numero dei nuovi pazienti che afferiscono ai centri di Treviglio e di Romano di Lombardia è passato da 80 a 750-800 anno.
Tutto ciò è stato realizzabile grazie alle Direzioni Generali che si sono succedute e che hanno creduto nella mission oncologica dell'Azienda, incrementando ed affiancando alla attività chirurgica, tradizionalmente di alta qualità, servizi diagnostici di eccellenza come l'Anatomia Patologica, la Medicina Nucleare, la Radiodiagnostica e la Medicina di Laboratorio. Presso l'ospedale di Treviglio da due anni è attiva la seconda divisione di Radioterapia della provincia di Bergamo, che già comincia ad essere in sofferenza per la mole di lavoro che le si richiede da ogni parte.
L'Oncologia Medica è per sua natura il luogo dove i pazienti affetti da tumore trascorrono la maggior parte del tempo delle cure, diventando così naturalmente il loro punto di riferimento, il collante che tiene insieme e tira le fila dei percorsi diagnostico-terapeutici assolutamente indispensabili per dare una risposta moderna ed efficiente ai loro bisogni.
Se la professionalità è assodata, quello che caratterizza la Divisione di Oncologia di Treviglio è la Accoglienza. Da noi il paziente è a casa sua; l'ambiente assomiglia poco ad un ospedale. I colori, gli odori, i suoni, la vivacità lo rendono più simile ad un salotto; la confidenza, l'amicizia, la condivisione del personale sembrano inusuali. La professionalità, alta, di tutti gli operatori passa in secondo piano, nascosta in questa atmosfera quasi festosa.
Nelle situazioni più complicate, che non possono non esserci, il servizio di Psico-Oncologia, nato insieme all'Oncologia Medica, grazie al contributo dell'Associazione Amici di Gabry, e di esperienza collaudata e certificata, viene in aiuto di pazienti, famigliari e personale medico-infermieristico.
Oggi avrete la possibilità di toccare con mano quanto la collaborazione con il Volontariato (Associazione "Amici di Gabry") ci ha permesso di realizzare in questi anni.
Noi crediamo e auspichiamo un sempre maggior radicamento nel territorio del nostro Ospedale, che vorremmo tutti sentissero come loro.
Gli Amici di Gabry sono un esempio che vogliamo proporre a tutta la popolazione perché possano essere emulati:  Insieme si fa di più!.
Curare, curare bene tutte le persone, non basta. Stiamo infatti lavorando per il futuro e quindi: studio e ricerca. Tutti devono aggiornarsi (è anche una legge dello Stato) altrimenti non potremmo rimanere al passo.
Per ultimo la Ricerca Clinica: questa è una ottima opportunità per mettere presto a disposizione dei pazienti le terapie innovative, peraltro in modo assolutamente controllato dal nostro efficiente Comitato Etico.
Molti altri sono i progetti in cantiere e gli spazi di miglioramento che saranno possibili con la volontà e l'aiuto di tutti.
 
 
RELAZIONE DI ANGELO FRIGERIO,
PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE AMICI DI GABRY
 
SEMPRE CON TE: Supporto psico-socio-sanitario al malato oncologico
Da molti anni, e cioè dalla nascita nel 1999, la Unità Operativa di Oncologia Medica dell'Azienda Ospedaliera di Treviglio e l'Associazione Amici di Gabry lavorano insieme.
In tutto questo tempo, grazie alla buona volontà di molte persone, abbiamo cercato di riempire i vuoti, cioè di sopperire a quelle necessità, che ci si presentavano davanti, e che non potevano essere risolte in modo globale dalla struttura ospedaliera, che pure si è prodigata molto in questa direzione.
Mi pare inutile ricordare, non certo per autocelebrazione, le iniziative, a nostro modo di vedere, più significative e che sono state di grande utilità per i  pazienti: mi riferisco alla promozione e al supporto per lo screening mammario, al supporto psicologico ai pazienti ed alle famiglie, al trasporto a Bergamo fatto dai nostri volontari dei pazienti che necessitavano della radioterapia e - per chiuderla in fretta - ai prelievi domiciliari per i pazienti in chemioterapia e, per ultimo, alla riabilitazione in acqua.
Non possiamo certo dimenticare tutti quelli che ci sono stati vicini in vario modo, dalle Casse Rurali di Treviglio e Caravaggio, ai Lions di Treviglio, dalle parrocchie agli industriali, fino ai  ragazzi delle scuole ed alle tante persone normali che ci sono state vicine, soprattutto i volontari.
Tutto questo è stata una esperienza molto bella, che ha ripagato tutti noi e che ci spinge a continuare.
Ci ha anche permesso di capire i molti problemi che hanno i malati di tumore, sia prima della diagnosi che durante le cure e dopo che hanno vinto questa dura battaglia.
Da queste considerazioni deriva questo progetto che nasce dunque dalla consapevolezza di avere fatto molto ma di aver capito che molto di più resta da fare. L'Associazione Amici di Gabry non si ritira, anzi, rilancia un progetto ambizioso, che ha bisogno di molti, molti più aiuti per poter trasformare in stabile e duratura una attività che non potrà reggersi all'infinito solo sulla buona volontà di molte persone. Il progetto si rivolge a tutti quelli che in un modo o in un altro sono in contatto, lo sono stati o pensano di esserlo, con il problema cancro.
Non vogliamo, né potremmo sostituirci a quello che già esiste e funziona.
Non vogliamo andare contro, ma camminare insieme a tutti quelli che vanno nella nostra direzione.
Vorremmo sopperire a tutte quelle necessità, e sono molte, a cui nessuno è preposto. Vogliamo essere accanto all'Ospedale, al Medico di Medicina Generale, all'ASL, al Distretto, all'Assistenza Domiciliare Integrata.
Insomma vogliamo essere accanto al paziente SEMPRE.


PREVENZIONE
Lo screening mammario nella nostra bassa bergamasca sta procedendo e noi cerchiamo di supportarlo, come abbiamo sempre fatto, spiegando alle donne il suo significato e la sua importanza. È partito anche da noi lo screening provinciale per i tumori del colon-retto tramite la ricerca del sangue occulto nelle feci. Ancora poca è la conoscenza di questo problema e ci impegneremo col nostro giornale in questa direzione. Lo screening con il pap-test non è realmente formalizzato, ma lasciato alla libera iniziativa delle donne che ne hanno capito il significato.
Molto importante è, a nostro avviso, la Prevenzione Primaria che si è concretizzata in questi anni nell'intenso lavoro di educazione sanitaria che abbiamo portato avanti attraverso il giornale, le conferenze alle popolazioni  (in accordo con i Comuni) e soprattutto nelle scuole medie superiori di Treviglio e Romano di Lombardia.

TERAPIA MEDICA ONCOLOGICA
Il trattamento è lavoro dei medici sia in ospedale che a domicilio. Durante questo periodo l'ammalato ha anche esigenze non mediche, ma che, se non risolte, possono incidere sulle cure stesse. Ci sono a volte difficoltà di trasporto, difficoltà familiari come la cura dei figli, difficoltà di movimento per le persone diversamente abili, problemi di solitudine, di non inserimento o di lingua per gli extracomunitari, problemi burocratici, sociali e religiosi.
E allora evidente che cercare di risolvere queste difficoltà con autisti, accompagnatori, psicologi, assistenti sociali, mediatori culturali, infermieri è un compito di cui vorremmo occuparci.
Fortunatamente è ora attiva la radioterapia e quindi i nostri malati non dovranno più andare a Bergamo per fare questa cura. Il problema del trasporto resta però immutato in quanto cambia solo il punto di arrivo ma non quello di partenza, e cioè il domicilio dei nostri pazienti.

DOPO LA TERAPIA
I Pazienti oncologici sviluppano una dipendenza, in senso positivo, verso la struttura che li ha curati, che a volte non trova un adeguato supporto. Ci rifacciamo al problema del supporto psicologico che in questa fase diventa preminente. Un calcolo abbastanza fedele parla di un milione e seicentomila persone oggi in Italia che sono passati attraverso questa esperienza e che oggi sono guariti.
Nella Azienda Ospedaliera di Treviglio-Caravaggio siamo passati da circa 80 nuovi casi di tumore all'anno dal 1999 a circa 800 nuovi casi all'anno nel 2007. Se ne consideriamo guariti il 50%, si può capire come la questione non è da poco. E allora nascono nuovi problemi che non possiamo non considerare: sono sicuramente di carattere medico (follow-up, riabilitazione, certificazioni, protesi) ma molto di più di ordine psicologico (paura della ricaduta, accettazione di sè, problemi familiari, problemi sessuali, ecc..) e non ultimo di carattere sociale (assicurazioni, ripresa del lavoro, pensione, adozione, ecc..). anche in questo ambito abbiamo lavorato, soprattutto nella riabilitazione, ma molto c'è da fare insieme ai comuni, alle assistenti sociali, ai consulenti legali ed amministrativi e, perché no, col medico del lavoro.
 
 
CURE PALLIATIVE
Questo sembrerebbe il campo più adatto alle Associazioni di Volontariato, e forse è proprio così. Nel nostro territorio il volontariato  è certamente molto attivo, soprattutto in questa direzione.
Questo non significa che non ci sono problemi anzi, in collaborazione con la ASL, sono stati evidenziati i limiti legati alla situazione attuale e che ancora una volta si manifestano come macroscopici a livello psicologico, a livello di volontari per la cura della casa, dei bambini e per i trasporti. Evidentemente tutto questo è il più delle volte ingigantito quando si tratta di nuclei di extracomunitari, che sono soli e per lo più senza alcun aiuto.
Il problema del dolore è uno dei più importanti nel paziente oncologico con malattia avanzata.
Attualmente la ASL è in difficoltà sul nostro territorio, ma anche in altre zone la situazione non è rosea. C'è una grande necessità di cultura della cura del dolore e di operatori dedicati a questo lavoro.

*          *          *

In conclusione l'Associazione Amici di Gabry ha la grande ambizione di continuare a stare con i pazienti con tumore SEMPRE. Questo si estrinseca nei nuovi aspetti della prevenzione, dell'assistenza ai malati in cura alla Divisione di Oncologia e Radioterapia, dell'assistenza domiciliare, della riabilitazione, del supporto burocratico, psicologico e sociale. Per questo intende operare insieme all'Azienda Ospedaliera, alla ASL, ai Comuni e a tutti quelli che credono in questo Progetto.
Chiediamo aiuto a tutte le istituzioni, alle banche, alle aziende, alle associazioni e ai singoli.
 

Treviglio, 5 dicembre 2008

 
Autore/Fonte: Ufficio Stampa (Oncologia Medica)

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