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Relazione Finale e Conclusioni del Convegno di sabato 6 febbraio 2010

LA GESTIONE DELL'ICTUS ISCHEMICO IN FASE ACUTA: Esperienze a confronto e prospettive di sviluppo

Data di pubblicazione: 15/02/2010


Convegno 6 febbraio 2010 - Relazione Finale e Conclusioni


Presso la Sala riunioni dell'ospedale di Treviglio-Caravaggio si e' svolto il giorno 6-2-2010 un incontro con un gruppo di esperti appartenenti alle neuroscienze, avente come tema la gestione dell'ictus ischemico in fase acuta
ll Responsabile scientifico dell'evento è stato il dott.E. Lanza, responsabile U.O.C.Medicina 2°-Stroke UInit ,che  si e' avvalso per l'organizzazione della  collaborazione del Direttore Dipartimento Area medica dott. A. Pitì e Dott. Finotti, neurologo della Stroke Unit di Treviglio.
La partecipazione di medici specialisti e medici di medicina generale, infermieri, tecnici della riabilitazione e' stata ampia e - a fronte dei 120 posti accreditati come evento formativo della Regione Lombardia - sono  state inoltrate all'ufficio formazione dell'Azienda Ospedaliera  oltre 160 domande.
I lavori proseguiti per tutta la giornata del sabato hanno visto coinvolti, in qualità di relatori,  i Direttori dell'U.O. Neurologiche della nostra  provincia, il Responsabile dell'AREU Lombardia dott.Zoli, del dott.Valoti e dott.ssa Filisetti Responsabili del Servizio 118 della nostra provincia.
Hanno dato adesione all'evento scientifico anche il Prof.Agostoni e coll.del dipartimento di neuroscienze dellazienda ospedaliero di Lecco , il prof. Micieli della clinica neurologica dell'Universita di Pavia e la  Dott.ssa Motto della neurologia dell'ospedale di Niguarda-Milano.
Sono altresì intervenuti i medici di cure primarie Prof. Zaninelli e il  dott. Filippi che hanno illustrato gli ultimi aggiornamenti delle linee guida SPREAD in tema di patologia cerebrovascolare, oltre al database di pazienti ambulatoriali.
Sinteticamente i punti salienti dellevento sono di seguito riepilogati:
1)L'ictus cerebrale è un evento frequente che necessita di un tempestivo trasporto presso le strutture idonee ad erogare trattamenti tempestivi ed efficaci. Si sono affermati nel corso degli ultimi 10 anni le Stroke Unit (unita cerebrovascolari) come  modelli organizzativi più idonei a ridurre la mortalita e la disabilita residua nei pazienti colpiti da stroke
L'intensita assistenziale con l'utilizzo anche di monitoraggio multiparametrico del paziente, la adozione di protocolli diagnostico-terapeutici basati su linee guida nazionali ed internazionali, l'inizio precoce della riabilitazione, la formazione del personale e l'informazione dl paziente e dei familiari fanno delle stroke unit il modello di riferimento cosi come riaffermato nel Decreto Regione Lombardia N° 10068 del 18-9-2008.
2) Modelli organizzativi ancora più avanzati per la gestione globale del paziente colpito da stroke, sia nella fase acuta sia nella fase postintensiva e riabilitativa, sono stati proposti dal Prof. Agostoni di Lecco e dalla Dott.ssa Motto di Niguarda.
3) Un intervento specifico a questo proposito è stato svolto dai relatori sull'utilizzo del farmaco trombolitico per via venosa entro la finestra temporale delle 3 ore dall'esordio dello stroke e dell'utilizzo dello stesso farmaco per via intra-arteriosa in setting organizzativi di alta specializzazione come nell'esperienza di Lecco e Niguarda (studio SYNTHESIS).
4) L'importanza di una efficace organizzazione dell'area emergenza-urgenza è stata riportata dal Dott. Zoli e, a conferma dell'attenzione della Regione Lombardia verso questo aspetto, ha presentato  il progetto relativo ad una macroarea lombarda che vede coinvolte le provincie di Lecco-Como-Varese-Sondrio ove la gestione dell'urgenza neurologica con attribuzione di un codice Stroke consente il trasporto rapido del paziente verso le strutture di 2-3 livello dotate di tutte le competenze specialistiche e tecnologiche per l'ottimale gestione di tale patologia (coordinatore del progetto Prof. Agostoni) .
Da questo punto di vista anche il Servizio 118 della provincia di Bergamo ha formulato un piano di intervento ed un progetto che vede coinvolte tutte le strutture a valenza neurologica della Provincia. Un documento finale sarà portato all'attenzione dei Direttori Generali delle Aziende Sanitarie ed ospedaliere per una condivisione ed adozione.
La tempestivita del riconoscimento della patologia ed il trasporto del paziente alla struttura idonea ad accogliere il paziente garantiscono una riduzione dl tasso di mortalita e di disabilita residua come ampiamente dimostrato da studi sperimentali ed osservazionali.
5) E' stato presentato dal Prof. Micieli  di Pavia il progetto SUN Lombardia con riferimento alle indicazioni e normative regionali per la gestione dell'urgenza cardiocerebrovascolare. Il progetto SUN è fondato sul piano Cardiocerebrovascolare 2004-2006 della Regione Lombardia che definisce i criteri di trattamento ed assistenza della patologia cerebrovascolare e la creazione di una rete delle unità di cura cerebrovascolare (UCV o Stroke Unit). Tale progetto definisce anche i criteri organizzativi per le stroke unit 1°-2°-3° livello, il concetto di rete e vengono riportati i dati clinico-epidemiologici del registro lombardo stroke.
6) Il pomeriggio è stato in parte dedicato ad una tavola rotonda con la partecipazione delle Stroke unit della provincia di Bergamo; nel corso della tavola rotonda sono state confrontate le esperienze delle singole unita dedicate fra le quali anche la Stroke Unit inserita nella lU.O. Medicina 2° dal mese di aprile 2009 che eorganizzata con  6 letti  di cui 3 monitorati ed e gestita da neurologi(guardia attiva diurna e reperibilita notturna)
Nel corso dell'anno 2009 la Stroke Unit 1° livello dell'ospedale di Treviglio-Caravaggio ha accolto circa 120 Stroke con una degenza media di circa 12 giorni (degenza media  stroke Unit a livello regionale 10 giorni secondo i dati SUN Lombardia) con un tasso di occupazione del 90% e con il programma per il 2010 di accreditamento regionale quale centro di 2° livello autorizzato alla trombolisi endovenosa nello stroke ischemico secondo i protocolli nazionali.

 

Autore/Fonte: Ufficio Stampa (dr. Ezio Lanza)

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