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ATEROTROMBOSI: dalla fisiopatologia al danno d'organo

Data di pubblicazione: 08/10/2005

DIPARTIMENTO AREA MEDICA U.O CARDIOLOGIA

Treviglio 8 ottobre 2005
Sede del Corso: Sala Convegni Ospedale di Treviglio

ATEROTROMBOSI: dalla fisiopatologia al danno dorgano

Le trombosi, esito di processi aterosclerotici e causa di infarti, ictus e trombosi periferiche di varia gravità, sembrano essere una patologia sempre più diffusa, avviandosi a rappresentare la causa di morte e disabilità più diffusa al mondo. Il dato emerge dallo studio del The Reduction of Atherothrombosis for Continued Health (REACH) Registry, un data-base internazionale che coinvolge ben 44 nazioni, istituito anni fa proprio per monitorare la diffusione di questa patologia.

Dalla ricerca condotta da Deepak L. Bhatt e colleghi della Cleveland Clinic risulta che il profilo di rischio dei pazienti è ovunque uniforme; in particolare, è elevato il numero di quanti soffrono di ipertensione (81,8 per cento), ipercolesterolemia (72,4) e diabete (44,3). Anche la prevalenza del sovrappeso (39,8 per cento), di obesità (26,6) o addirittura di grande obesità (3,6) è simile, pur toccando i massimi in Nord America, dove gli obesi arrivano al 36,5 per cento e i grandi obesi al 5,8.

Il dato più interessante che emerge dallindagine è tuttavia, secondo gli autori, lesistenza di "un notevole gap fra le raccomandazioni delle linee guida per il trattamento della patologia e leffettiva prassi medica. A dispetto della notevole quantità di evidenze a favore delluso di statine e antiaggreganti, questi farmaci non vengono prescritti nella misura ottimale". Anche gli interventi sugli stili di vita dei pazienti alimentazione eccessiva e disordinata, sedentarietà, fumo, abuso di bevande alcoliche - sarebbero ovunque decisamente insufficienti.

Autore/Fonte: Azienda Ospedaliera Treviglio

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