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ASST Bergamo Ovest

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OSPEDALE DI TREVIGLIO - Sabato 23 ottobre 2010-Corso di Aggiornamento per Personale Infermieristico 
Data di pubblicazione: 10/09/2010

Sala Convegni - dalle ore 8 alle ore 16.30 - Corso di Formazione ed Aggiornamento per il Personale Infermieristico di Elettrofisiologia e di Elettrostimolazione

OSPEDALE DI TREVIGLIO - Sabato 30 ottobre 2010 - Convegno di Nefrologia-Dialisi 
Data di pubblicazione: 09/09/2010

Sala Convegni - ore 9.00 - Nefropatia e malattia cardiovascolare. Il medico di assistenza primaria, il nefrologo e il cardiologo: tre attori per un unico scenario

Razionale del Convegno

I cardiologi, i nefrologi ed i medici di medicina primaria, si trovano sempre più spesso a dover cogestire pazienti affetti da scompenso cardiaco ed insufficienza renale. Spesso queste due patologie coesistono ed amplificano gli aspetti negativi delle singole malattie. Dallo studio di Lysaght del 2002, nel quale è stata fatta un'analisi dei dati relativi ai pazienti con insufficienza renale allo stadio terminale nel mondo, risulta che il 78% di essi sono ipertesi e diabetici, patologie queste che sono il substrato per una cardiopatia ed una nefropatia.
Dagli anni 80 ad oggi sono triplicati i ricoveri per insufficienza cardiaca spesso complicati da insufficienza renale. Infatti Mahon nel 2002 mostrava come al diminuire del filtrato glomerulare aumentava il rischio di morte per malattia cardiaca. Ponendo il rischio di morte per malattia cardiovascolare della popolazione generale uguale ad 1, i pazienti con insufficienza renale terminale hanno un rischio pari a 100.
A seconda della progressione della malattia renale, si assiste ad un aumento progressivo del rischio cardiovascolare: già allo stadio iniziale tale rischio è aumentato da 3 a 5 volte, allo stadio terminale da 20 a 200 volte; torna a livelli di 5 volte dopo un trapianto renale.
Dal 1800 ad oggi la mortalità per malattie infettive è drasticamente crollata e la vita media è passata da 50 a 75 anni. E' però cambiato il fenotipo della popolazione (più obesi, per esempio) e sono cambiati anche i fattori di rischio.
L'obesità (grasso viscerale), il fumo, l'età avanzata, l'ipertensione arteriosa, la dislipidemia, l'iperglicemia a digiuno sono i classici fattori di rischio codificati dagli studi Framingham. La presenza di più di questi fattori espone il paziente ad una prognosi negativa sia per la malattia cardiovascolare che per la malattia renale.
Oggi sono stati aggiunti dei nuovi fattori: l'anemia, l'iperparatiroidismo, l'ipovitaminosi D, l'infiammazione, l'ADMA, il sovraccarico di volume, la microalbuminuria, l'iperomocisteinemia, l'iperattività simpatica, e le alterazioni del sistema renina-angiotensina-aldosterone.
Tutti questi argomenti si traducono, nella pratica clinica quotidiana, in una necessità di approccio multidisciplinare. Il cardiologo non può ignorare l'interdipendenza di un peggioramento clinico di un paziente cardiopatico con la sua eventuale patologia renale che può peggiorare la prognosi e che, impone provvedimenti terapeutici e diagnostici da concordare con il nefrologo. Uno stato di scompenso cardiaco vede spessissimo un peggioramento funzionale renale. Di contro il nefrologo, deve tener sempre presente che, già di per sé, la malattia renale cronica è complicata da un elevata mortalità cardiovascolare e che deve attuare tutte le misure terapeutiche diagnostiche per la prevenzione e la cura della malattia cardiovascolare.
Il medico di assistenza primaria è il punto d'incontro di questi aspetti. Egli è il depositario di tutte le informazioni cliniche del paziente e la persona che propone al cardiologo ed al nefrologo l'inquadramento del paziente. Continuerà poi il monitoraggio con azioni concordate con i due specialisti ospedalieri. Seguirà il decorso delle patologie ed interverrà nella gestione delle complicanze.
Il convegno focalizzerà quindi l'azione coordinata di queste tre figure mediche, cercando di stabilire delle modalità ed un percorso clinico terapeutico comune.

dr. Emilio G. Galli

 

 

 

 

Ospedale di San Giovanni Bianco-martedì 16 novembre 2010 - Incontro scientifico di Chirurgia 
Data di pubblicazione: 08/09/2010

Sala Biblioteca ospedale di SGB - dalle ore 20.45 alle 22 - IL PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE AFFETTO DA CARCINOMA COLORETTALE: dallo screening al follow-up

BERGAMO - Centro Congressi Giovanni XXIII - venerdì 8 e sabato 9 ottobre 2010 
Data di pubblicazione: 06/09/2010

ENDOTASK: Terzo Simposio sulla Terapia Endovascolare

PRESENTAZIONE - OBIETTIVI DEL CONVEGNO
In questi ultimi anni le procedure endovascolari hanno guadagnato un posto di rilievo nel trattamento della patologia aterosclerotica coronarica, superando di gran lunga le rivascolarizzazioni chirurgiche e migliorando notevolmente la qualità della vita dei pazienti.
L'esperienza e le tecnologie acquisite in campo cardiologico si confrontano oggi con quelle di altri specialisti (il Radiologo interventista, il Neuroradiologo, il Chirurgo vascolare, il Neurologo vascolare e l'Angiologo) nel trattamento mini invasivo di altri distretti vascolari con ottimi risultati, spaziando dalla patologia cerebrovascolare alla patologia renale aorto-iliaco femorale sino a quelle dei distretti arteriosi delle gambe e del piede.
Quest'anno abbiamo voluto ampliare il dibattito su tali tematiche, proponendo il workshop dell'8 ottobre che metterà a confronto gli specialisti dei vari settori sui temi più controversi: in questa prima giornata è prevista anche una sessione nursing, figura essenziale nel team endovascolare moderno. Il simposio del 9 ottobre sarà invece rivolto a tutta la comunità medica ed infermieristica per evidenziare lo stato dell'arte delle procedure interventistiche in campo cardio-cerebro-vascolare in relazione agli sviluppi della chirurgia convenzionale e della terapia medica. La presentazione di casi live ed on-line farà da stimolo alla discussione tra gli esperti ed il pubblico, con l'obiettivo di favorire un approccio multidisciplinare alla diagnosi e alle indicazioni terapeutiche e, soprattutto, con l'intento di dimostrare che la terapia endovascolare, pur rappresentando il futuro, è già radicata nel presente.
Il format del workshop prevede la presentazione e discussione di casi clinici on-line che, pertanto, devono pervenire alla segreteria organizzativa entro e non oltre il 15 settembre 2010. Ulteriori informazioni sulle modalità di presentazione saranno disponibili on-line sul sito della segreteria organizzativa.

A. Pitì, M. Tespili

OSPEDALE DI TREVIGLIO - Sabato 9 ottobre 2010 - Convegno sui disturbi del comportamento alimentare 
Data di pubblicazione: 05/09/2010

Sala Convegni - ore 8.45 - Attraverso lo Specchio: i disturbi alimentari nell'età evolutiva

Razionale del Convegno
Il convegno di sabato 9 ottobre 2010 si occuperà delle problematiche di disagio alimentare dei giovani.
Fornirà un quadro della situazione sul nostro territorio, frutto di un'apposita ricerca ideata e realizzata mediante la somministrazione - ad un campione significativo di studenti delle prime classi delle scuole superiori - di un questionario mirato al rilievo di dati epidemiologici sui disturbi alimentari.
La presentazione di questa "fotografia" del territorio vuole fornire un contributo al miglioramento dell'approccio a queste problematiche e vuole stimolare il coinvolgimento delle strutture locali all'attivazione di iniziative mirate ai soggetti in età avolutiva che presentano disturbi dell'alimentazione. Questa popolazione necessita di adeguate ed attente cure frutto di una collaborazione multidisciplinare di pediatria, neuropsichiatria infantile, psicologia, psichiatria, dietologia, collaborazione che quindi interessa sia l'ospedale, sia il territorio.

 

SAN PELLEGRINO TERME (BG) - Sala Casinò - Giovedì 16 settembre 2010 
Data di pubblicazione: 31/08/2010

Convegno - NASCERE IN UN PICCOLO OSPEDALE: E' POSSIBILE RIDURRE I RISCHI E AUMENTARE I BENEFICI?

In Italia ed anche in Lombardia, seppur in misura contenuta, esistono punti nascita con limitato numero di parti. Questa ridotta attività risponde ad esigenze contingenti locali, ma spesso questi punti nascita non dispongono dei servizi offerti dai centri più grossi. Pertanto le donne gravide che partoriscono nei piccoli ospedali hanno oggettivamente un'assistenza più limitata. E' vero che in condizioni di fisiologia (parto a termine, gravida e feto sani) non è necessaria la disponibilità di una macchina assistenziale complessa. Purtroppo in casi rari anche le migliori condizioni ostetriche possono trasformarsi in tragedia. E' quindi necessario che, nel caso in cui un punto nascita venisse mantenuto aperto nonostante un'attività ridotta, vengano comunque garantiti gli standard di sicurezza elevati.

dr. Claudio Crescini

SANTUARIO DI CARAVAGGIO (BG) - 10-12 Giugno 2010 - International Conference on Oncologic Gynecology 
Data di pubblicazione: 22/05/2010

CONGRESSO INTERNAZIONALE DI GINECOLOGIA ONCOLOGICA-TUMORI GERMINALI, STROMALI E FORME RARE: Stato dell'arte, novità e prospettive

Il congresso internazionale Tumori Germinali, Stromali e forme rare: Stato dell'arte, novità e prospettive ha l'obiettivo di favorire l'incontro di esperti interessati allo sviluppo di nuove strategie diagnostiche e terapeutiche nei tumori ovarici. Il congresso darà modo a patologi, ginecologi, radiologi e oncologi di confrontarsi sugli aspetti multidisciplinari dei tumori ovarici rari, allo scopo di definire al meglio l'aproccio diagnostico-terapeutico e le prospettive di ricerca futura.
Nel simposio verranno affrontati: le problematiche di anatomia patologica e immunoistochimica, i nuovi aspetti nella chirurgia radicale e conservativa, le nuove opzioni terapeutiche riguardo alla chemioterapia, l'utilità dei marcatori biologici, l'utilizzo di nuove classificazioni.

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