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ASST Bergamo Ovest

Comunicati stampa

Si parte con la Riforma: confermate le richieste della nostra ASST

Data di pubblicazione: 16/12/2021

Si parte con la Riforma: confermate le richieste della nostra ASST

 

Regione Lombardia, con Delibera n° 5723 di ieri, 15 dicembre 2021, ha approvato la localizzazione degli immobili destinati alla realizzazione delle case di comunità, degli ospedali di comunità e delle centrali operative territoriali.

 

Come presentato nella conferenza stampa dello scorso 14 ottobre, la nostra ASST vedrà la propria offerta territoriale ridisegnata grazie all’autorizzazione di:

  • 4 Case di Comunità,
  • 4 Centrali Operative Territoriali
  • 3 Ospedali di Comunità

 

Partendo proprio dagli Ospedali di Comunità – spiega il Direttore Generale, Peter Assembergsla nuova geografia vede confermate quella a Martinengo (nell’ex Ospedale di Piazza Maggiore) e quella di Ponte San Pietro (nella sede ex INAM di Piazza Libertà) ma approva anche quella all’interno del Presidio Ospedaliero di Treviglio-Caravaggio. Qui, nell’area accanto all’Oncologia tuttora a rustico (circa 1500 mq), prenderà vita un OdC con ingresso indipendente dall’Ospedale stesso grazie alla costruzione di una nuova rampa di scale e ascensori dedicati. Vi sono poi le 4 Case di Comunità, di cui abbiamo già dettagliato le attività in conferenza stampa (a Treviglio nella sede Ex INAM di Via Matteotti, a Dalmine in quella del Presst di Via Betelli, a Ponte San Pietro e Martinengo nella stessa sede dell’Ospedale di Comunità. L’ulteriore passo avanti è l’approvazione di 4 COT, le Centrali Operative Territoriali”

 

“Oggi vorremmo concentrare la nostra attenzione sulle Centrali Operative Territoriali – prosegue Andrea Ghedi, Direttore Socio Sanitario -. Sono strutture organizzative che garantiscono e coordinano la presa in carico, da parte di ASST, dei pazienti "fragili", intercettando i bisogni di cure o di assistenza, e supportandoli per assicurare ai cittadini la continuità tra Ospedale e Territorio e la dimissione protetta. Le COT troveranno la loro collocazione nelle quattro Case di Comunità. Sottolineiamo che la politica dell’ASST ha visto, per tutte le strutture scelte ed approvate, la localizzazione in sedi di proprietà, soggette perciò a opere di ristrutturazioni”.

La COT, l’acronimo di Centrale Operativa Territoriale, riveste un ruolo importante in questo contesto in quanto gli operatori che vi lavoreranno avranno un’alta conoscenza delle risorse e dei servizi locali per rispondere prontamente, mettendo in interrelazione tra loro domanda e offerta, consegnando al cittadino-assistito un percorso o un intervento personalizzato. Per il funzionamento, la COT si basa su un sistema informativo di integrazione dei dati sociali (anagrafe della fragilità), sanitari e socio sanitari, afferenti ad Enti diversi che integreranno così le proprie anagrafiche e sarà formati, indicativamente da 5 infermieri ed 1 coordinatore.

 

Più in dettaglio le attività della COT saranno:

  • coordinamento Adi – Assistenza Domiciliare Integrata –, quello degli Infermieri di comunità, e quello della centrale dimissioni protette;
  • integrazione tra l'assistenza sanitaria domiciliare e gli interventi di tipo sociale
  • Centrale dell’attività di telemedicina, televisita, teleconsulto e telemonitoraggio
  • STVM: Valutazione Multidimensionale dei bisogni

 

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