COMUNICATO

Precisazioni della Direzione dell'Azienda Ospedaliera di Treviglio sull'articolo apparso nelle pagine "Treviglio&Bassa" del Corriere della Sera di giovedì 15 marzo 2012.

La Direzione Generale dell'Azienda Ospedaliera di Treviglio, visto il testo dell'articolo apparso nelle pagine bergamasche del Corriere della Sera di ieri - giovedì 15 marzo 2012 - a firma della giornalista Diana Campini, acquisti i necessari elementi di valutazione dal Responsabile del servizio interessato, intende al riguardo fare le dovute precisazioni.

Innanzitutto, per una oggettiva disamina dei fatti, è necessario riesaminare i termini della tempistica riferita che, secondo le verifiche effettuate, presenta alcune incongruenze. Infatti la stessa giornalista afferma di aver staccato il biglietto n. 271 alle ore 8 di lunedì 12 marzo; ciò indicherebbe che dalle ore 7 (orario di apertura del servizio Prelievi) alle 8 si sarebbero presentate 270 persone (dato numerico che, anche nelle giornate particolarmente affollate, mediamente si raggiunge invece alle ore 9).

Circa lo specifico di quanto affermato si precisa che la signora in questione è stata accettata con sistema informatico alle ore 10.19 e che, subito dopo, è entrata in sala prelievi dove - in rapporto al personale sanitario in quel momento addetto alle operazioni di prelievo - non può avere sostato per più di 10 minuti.

Si precisa inoltre che, dai dati rilevati e dei quali esistono oggettive evidenze, il tempo massimo di attesa è stato in quella mattina di un'ora e 30 minuti, compresa anche l'effettuazione materiale del prelievo: esattamente la metà di quanto affermato e titolato nell'articolo in questione!

Quale indice di funzionalità si evidenzia che nella giornata "incriminata" sono stati complessivamente gestiti i prelievi per 475 Pazienti e che tale attività è stata completata entro le ore 11. Questa, a giudizio della Direzione Generale, poteva essere la vera notizia da pubblicare sul Corriere della Sera a riscontro della capacità degli operatori sanitari dell'ospedale di Treviglio-Caravaggio di saper gestire, con oggettivo buon risultato, un numero rilevante di pazienti!

Quanto sopra la stessa Direzione ha inteso ribadire alla Giornalista ed alla Direzione del Corriere della Sera, così come riferire ai Media, riservandosi nel contempo di intraprendere le necessarie azioni di tutela del buon nome dell'Azienda Ospedaliera di Treviglio.

Treviglio, 16 marzo 2012

L'ADDETTO STAMPA,  Giuseppe Brigatti