OSPEDALE DI TREVIGLIO-CARAVAGGIO

COMUNICATO STAMPA

 

IMPIANTATO PACEMAKER

DI ULTIMA GENERAZIONE

Con questa apparecchiatura è possibile

effettuare la RMN, senza alcuna controindicazione

Le informazioni cliniche ottenibili dalle indagini diagnostiche di Risonanza Magnetica (RMN), in particolare in ambito ortopedico e neurologico, sono difficilmente ricavabili da indagini diagnostiche alternative quali, ad esempio, la Tomografia Computerizzata (TC).

La presenza di un pacemaker ha sempre rappresentato una controindicazione alla esecuzione di RMN a livello di qualsiasi distretto corporeo. Secondo stime ufficiali, viene oggi negata in Italia ad oltre 40.000 pazienti la possibilità di ricorrere ad un appropriato accertamento diagnostico tramite RMN.

Per avere un'idea della dimensione del problema - ossia di quanto sia importante poter sottoporre un portatore di pacemaker alla RMN - è necessario considerare che la probabilità di avere l'indicazione alla esecuzione di una RMN convenzionale raddoppia dopo i 65 anni di età e che una quota oscillante tra il 50 ed il 75% dei portatori di dispositivo cardiaco necessita di una RMN nel corso della vita del dispositivo stesso.

Valutati gli aspetti clinici di queste considerazioni, l'Azienda Ospedaliera di Treviglio - diretta dal dr. Cesare Ercole -  ha dimostrato sensibilità alla problematica   ed ha autorizzato l'adozione della procedura di impianto di pacemaker interamente compatibile con RMN, effettuabile in qualsiasi distretto corporeo.

Il primo di questi interventi è stato eseguito il 24 maggio scorso presso l'ospedale di Treviglio-Caravaggio, a cura della U.O. di Elettrofisiologia del reparto di Cardiologia - primario dr. Paolo Sganzerla. Su questo tema - a scopo di informazione e collaborazione multidisciplinare - si è anche già svolto un incontro scientifico tra Radiologi e Cardiologi dell'Azienda Ospedaliera trevigliese.

 

Treviglio (BG), 25 giugno 2012

L'ADDETTO STAMPA,  Giuseppe Brigatti

Autore/Fonte: Ufficio Stampa (Direzione Generale)