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ASST Bergamo Ovest

Comunicati stampa

Il PACS entra in Medicina Nucleare

L’UOC Medicina Nucleare, un servizio raro e prezioso, utile ai pazienti di un territorio molto vasto

Data di pubblicazione: 16/05/2014
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La Medicina Nucleare è una specialità medica che si occupa della diagnosi e della cura di molte comuni affezioni oncologiche, cardiologiche, ortopediche, nefrologiche ed endocrinologiche.
 
Da alcune settimane il Servizio dell’Ospedale di Treviglio, rinnovato strutturalmente e nelle apparecchiature pochi anni fa, è stato implementato del Sistema PACS (Picture archiving and communication system), un sistema di archiviazione e trasmissione delle immagini digitalizzato, integrato con tutti i servizi di Diagnostica per le immagini che permette, finalmente, anche agli specialisti in Medicina Nucleare di utilizzare il gestionale in uso nelle UOC del Dipartimento di Diagnostica per immagine.
 
I vantaggi per l’utente sono molteplici: dalle immagini consegnate in tempo reale su supporto informatico (DVD) – modalità più agile e durevole delle precedenti lastre/carta - alla miglior interpretazione diagnostica grazie alla possibilità, per il medico, di refertare l’esame controllando tutte le precedenti indagini digitali effettuate presso la nostra A.O., alla possibilità di reperire il referto sul proprio Fascicolo Sanitario Elettronico.
 
In sistema PACS è composto da una parte di archiviazione, utilizzata per gestire dati e immagini, ed una di visualizzazione, che presenta l'immagine diagnostica su speciali monitor ad altissima risoluzione, sui quali è possibile effettuare la diagnosi più puntuale e precisa; il nuovo sistema della Medicina Nucleare permette, inoltre, di tracciare tutte le fasi dell'esame, dalla preparazione del radiofarmaco al referto. Il sistema è in grado di fondere autonomamente immagini di tipo Pet (metabolismo) ad immagini TC (morfologia), per garantire in ogni momento la miglior diagnosi possibile.
 
Il campo d' azione del reparto, grazie alle nuove acquisizioni software, ha visto ampliare il proprio raggio d'azione alla diagnosi precoce delle malattie neurodegenerative (Alzheimer) ed abbandonare completamento l'uso della carta e della pellicola, in favore dei computer.
 
In provincia di Bergamo, così come in quelle di Lodi e Cremona, i servizi di Medicina Nucleare sono assai rari. La nostra Unità Operativa Complessa serve, così, un bacino d’utenza, ben più ampio di quello trevigliese (Lodi, Crema, est Milanese, ovest Bresciano).
 
La struttura è diretta dal dr. Edoardo Facchi, che ha all'attivo un'esperienza pluriennale e si avvale di due collaboratrici, la dr.ssa Samanta Bodrato e la dr.ssa Silvia Seghezzi.
 
L'attività diagnostica della nostra Medicina Nucleare, rinnovata negli ambienti di recente, si esplica in ambulatori quotidiani, con orario di apertura 8.00-17.00: la prenotazione delle prestazioni può avvenire per via telefonica (0363/424337), informatica o tradizionalmente agli sportelli dedicati presenti nel reparto. Ad ogni prenotazione sarà spiegata la relativa preparazione, se necessaria.
 
La prenotazione delle prestazioni presenta brevissime liste di attesa (circa una settimana), ed il Paziente può contare sull'esito dell'esame il giorno stesso della procedura, dettaglio particolarmente gradito dalla grande quantità di utenti provenienti da paesi lontani, che si recano presso la Medicina Nucleare dell'Ospedale di Treviglio.
 
Per quel che concerne la terapia radiometabolica, presso la Struttura di Medicina Nucleare dell'Ospedale di Treviglio è possibile trattare unicamente la patologia ipertiroidea benigna, in regime ambulatoriale.
 
Ancora, presso la Medicina Nucleare è possibile anche eseguire, sempre con liste di attesa inferiori alla settimana, la Mineralometria Ossea Computerizzata, più comunemente indicata con l'acronimo MOC, che rappresenta una parte fondamentale della diagnosi e della valutazione in itinere dei Pazienti con osteoporosi.
 
Per concludere il reparto rappresenta, unitamente all'intero Dipartimento di Diagnostica Clinica (che comprende la Radiologia e il Laboratorio), un'eccellenza all’interno dell’Azienda Ospedaliera Treviglio, una sintesi di competenze, efficienza e corretta allocazione di risorse pubbliche, in assenza di sprechi, al servizio dell'Utente e della Comunità.
 
La branca specialistica si è sviluppata a partire dalla metà del XX secolo e trova il suo fondamento nell'utilizzo di sorgenti di radiazioni a bassa attività che, opportunamente coniugate con specifici vettori, sono in grado sia di tracciare numerosi processi metabolici che di curare se non guarire alcune patologie. La Medicina Nucleare fornisce dati prevalentemente funzionali, piuttosto che anatomici, e in questo senso offre un vantaggio fondamentale rispetto ad altre tecniche di indagine: in generale, infatti, consente di svelare precocemente l'esistenza di un processo patologico, anche prima che esso divenga sintomatico.
 
Per quello che concerne la diagnostica, la struttura complessa di Medicina Nucleare dell'Azienda Ospedaliera Treviglio si avvale di moderne apparecchiature che permettono di eseguire esami scintigrafici planari (le comuni scintigrafie), indagini tomografiche 3D SPECT/CT e studi PET/CT su tomografo dedicato acquisito nel 2009.
 
Forse, nessun altro campo della medicina è così rigorosamente regolamentato come quello delle discipline radiologiche. Partendo dal presupposto prudenziale che le radiazioni siano sempre potenzialmente dannose, sono state emanate norme e linee guida internazionali e nazionali, a salvaguardia del paziente, del lavoratore e dell'ambiente, che devono essere scrupolosamente rispettate. La sigla “Nucleare” della disciplina, tuttavia, a volte spaventa il Paziente in procinto di sottoporsi ad un esame scintigrafico: tale preoccupazione è però sostanzialmente infondata, poiché la quantità di radiazioni, per quanto variabile da indagine ad indagine, è paragonabile a quella erogata dalle più comuni prestazioni radiologiche; inoltre, è importante ricordare che i radiofarmaci iniettati non hanno effetti collaterali, non presentano rischi allergici e nemmeno mostrano tossicità renali: difatti i Pazienti non devono presentare esami emato-chimici preventivi prima di sottoporsi alle varie procedure.
 
 

LA PET

 

L'EQUIPE

 

IL COMUNICATO STAMPA

Autore/Fonte: Prandina Rossella

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