Ad un anno dalla prima irradiazione transcutanea attuata con l'acceleratore lineare, l'Azienda Ospedaliera di Treviglio - diretta dal dr. Andrea Mentasti - ha tracciato un bilancio dell'attività svolta dal servizio di Radioterapia costruito presso l'ospedale di Treviglio-Caravaggio ed avviato in collaborazione  con la Radioterapia degli OO.RR. di Bergamo, di cui è primario il dr. Alberto Personeni.

Dai dati prodotti dal dr. Enrico Sarti, primario della RadioTerapia di Treviglio, in un anno sono stati valutati 551 pazienti, provenienti dalle seguenti aree geografiche: 375 dalla provincia di Bergamo (68%), 137 da quella di Milano (25%) e 39 da quella di Cremona (8%).

L'elevata percentuale dei pazienti valutati inviati dai reparti dell'Azienda Ospedaliera di Treviglio (63% del totale) conferma l'importanza strategica che riveste la U.O. di Radioterapia, nel territorio della Bassa Bergamasca, nel completamento del percorso terapeutico del paziente oncologico.

Dei 551 pazienti valutati, 434 sono stati presi in carico per un trattamento radiante. La patologia prevalente dei pazienti presi in carico è quella mammaria (37%), seguita da quella metastatica (19%), dalla prostatica (11%), dalla gastroenterica (9%), dalla patologia del distretto ORL (7%) e dalla polmonare (5%).

Per rispondere alla crescente domanda di prestazioni, il funzionamento dell'acceleratore lineare che eroga la terapia radiante dal marzo 2007 è stato portato a 10 ore al giorno. La lista di attesa si è attualmente stabilizzata in circa 60 pazienti (a giugno 2007 erano 90).

In prospettiva, nel prossimo anno è programmato l'avvio di un percorso di implementazione che porterà ad eseguire la radioterapia con fasci di intensità modulata (IMRT) il cui scopo è di conformare maggiormente ed aumentare la dose sulla massa tumorale, salvaguardando in modo ottimale i tessuti sani adiacenti al tumore.