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ELEZIONI AMMINISTRATIVE 05 GIUGNO 2016 – DISABILI AL VOTO 
Data di pubblicazione: 20/05/2016

 
ELEZIONI  AMMINISTRATIVE 05 GIUGNO 2016  – DISABILI AL VOTO
Domenica 05 giugno 2016  i cittadini di alcuni Comuni  saranno chiamati al voto per le consultazioni  amministrative.
Le ASST della provincia di Bergamo hanno organizzato aperture straordinarie dei propri ambulatori, per il rilascio delle certificazioni necessarie per consentire alle persone affette da particolari forme di disabilità di esercitare il diritto di voto.
In allegato il prospetto con sedi, recapiti e orari degli ambulatori delle tre ASST per la settimana antecedente la consultazione.
Per le giornate di giovedi 02 Giugno e domenica 05 Giugno , per chi non ha potuto accedere agli ambulatori, per tutta la provincia di Bergamo, un medico della ATS sarà sempre reperibile per il tramite degli uffici comunali.
Di seguito si ricordano le situazioni che potrebbero necessitare delle certificazioni.
Cittadini che necessitano di essere aiutati per le operazioni di voto
 
La normativa vigente considera "elettori fisicamente impediti" "i ciechi, gli amputati delle mani, gli affetti da paralisi o da altro impedimento di analoga gravità".
Si tratta quindi di forme di disabilità di natura fisica di tale gravità da ostacolare la materiale esecuzione delle operazioni di voto, possibile unicamente tramite l'aiuto di un altro elettore. L’elettore, volontariamente scelto come accompagnatore, deve essere iscritto nelle liste elettorali di un qualsiasi comune italiano e non può esercitare la funzione di accompagnatore per più di un disabile. Sul certificato elettorale dell'accompagnatore viene apportata un'apposita annotazione dal presidente del seggio nel quale egli ha assolto tale compito.
 
Come dimostrare la necessità dell’accompagnatore?
 
Qualora la disabilità non sia di per sé evidente, oppure non sia nota al presidente di seggio, il cittadino deve presentare uno specifico certificato medico, rilasciato da medici designati dall'Azienda Socio Sanitaria Territoriale (ASST), nel quale sia specificato che "l'infermità fisica impedisce all'elettore di esprimere il voto senza l'aiuto di altro elettore". Il rilascio del certificato è effettuato su richiesta del cittadino immediatamente, gratuitamente e in esenzione a qualsiasi diritto o applicazione di marche. Tale certificato dovrà essere poi allegato agli atti della sezione elettorale.
Nel caso dell'elettore cieco può essere esibito, quale documento probatorio, il cosiddetto "libretto di pensione" (rilasciato dall’INPS).
Dal 2003 è prevista inoltre la possibilità di far annotare il diritto al voto assistito mediante apposizione di un corrispondente simbolo o codice nella tessera elettorale personale a cura del Comune di iscrizione elettorale. In tal caso non è più necessario che per ogni votazione il disabile richieda l’apposita certificazione all’ ASST.
Si precisa che chi necessita unicamente di essere accompagnato fino alla cabina elettorale, ma poi è in grado di esercitare autonomamente il voto, non necessita della presenza dell’accompagnatore e quindi non è tenuto a presentare alcun certificato.
I comuni devono assicurare un servizio di trasporto pubblico in modo da garantire il raggiungimento del seggio elettorale.
Cittadini che non possono accedere alla propria sezione per barriere architettoniche
 
I disabili con difficoltà o impedimenti alla deambulazione possono recarsi a votare presso un'altra sezione elettorale qualora la propria sezione sia inaccessibile per presenza di barriere architettoniche (come ad esempio una cabina elettorale non accessibile alla sedia a rotelle o un piano di scrittura con altezza superiore a circa 80 centimetri).
Come dimostrare la condizione di deambulazione compromessa?
 
Anche in questo caso è necessario che la condizione sia dimostrata con un'attestazione medica rilasciata, anche in precedenza per altri scopi, dalla propria ASST (o dalla ASL) o copia autentica della patente di guida speciale, purché dalla documentazione esibita risulti l'impossibilità o la capacità gravemente ridotta di deambulazione.
Nel caso non si disponga di alcuna certificazione oppure nell'ipotesi in cui dalla certificazione non sia possibile evincere con chiarezza che sussiste un'incapacità alla deambulazione, è possibile richiedere - senza alcun costo - una visita alla propria ASST.
Voto a domicilio per i disabili gravissimi
 
Oltre alle due situazioni di impedimento alla votazione, con la Legge 22 del 27 gennaio 2006 (modificata dalla Legge 7 maggio 2009, n. 46) è stata prevista anche la possibilità di esercitare il diritto di voto presso il proprio domicilio per alcune categorie di persone affette da grave o gravissima infermità.
Tale possibilità è prevista, ad oggi, nelle seguenti due ipotesi:
1. gravissime infermità: elettori che siano “intrasportabili”, impossibilitati cioè ad allontanarsi dall'abitazione in cui dimorano, anche con l'ausilio dei servizi appositamente predisposti dai Comuni; la condizione di “intrasportabile”, deve essere conseguente a minorazioni dipendenti da patologie con prognosi non inferiore ai 60 giorni, e non può essere addotta solo perché non c’è alcun servizio di accompagnamento al seggio;
2. gravi infermità: elettori che si trovino in condizioni di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali tali da impedirne l’allontanamento dall’abitazione in cui dimorano; in questo caso la sottolineatura è sulla dipendenza continuativa e quindi sul rischio per l’incolumità personale del Cittadino.
Da sottolineare che, in nessun passaggio, il Legislatore richiede il possesso di certificati di handicap (art. 3, Legge 104/1992) o di invalidità. Ci si riferisce strettamente a infermità gravi e, quindi, a situazioni sanitarie anche non definitive.
Come richiedere il voto a domicilio?
 
Il cittadino deve presentare la richiesta per votare a domicilio, al sindaco del comune nelle cui liste elettorali è iscritto, in un periodo compreso tra il quarantesimo e il ventesimo giorno antecedente la data della votazione.
Alla richiesta deve allegare la certificazione attestante la grave o gravissima infermità (dipendenza da elettromedicali o “intrasportabilità”); la certificazione viene rilasciata, dietro richiesta del cittadino, dai medici delle ASST, in data non anteriore ai 45 giorni dalla data delle consultazioni elettorali. La domanda per la visita, ovviamente, può essere presentata anche prima dei 45 giorni, considerato anche che, trattandosi di accertamento medico domiciliare, comporta un impegno ed un’organizzazione adeguata a carico delle Aziende Socio Sanitarie.
In forza della Legge 22/2006, l’opportunità del voto a domicilio è ammessa in occasione delle elezioni della Camera, del Senato, dei membri del Parlamento europeo e delle consultazioni referendarie disciplinate da normativa statale. Per le elezioni dei presidenti delle province e dei consigli provinciali, dei sindaci e dei consigli comunali, le norme sul voto a domicilio si applicano soltanto nel caso in cui l’avente diritto al voto domiciliare dimori nell’ambito del territorio, rispettivamente, del comune o della provincia per cui è elettore.

Giro d’Italia – 17° tappa – 25 Maggio 2016 
Data di pubblicazione: 17/05/2016

L’Asst Bergamo Ovest veglierà sulla 17° tappa del Giro d’Italia che il prossimo 25 maggio, nel pomeriggio, transiterà, nella zona di competenza dell’azienda sanitaria.
 
E lo farà non solo rispetto agli atleti e alle squadre coinvolte nella competizione con un eventuale afflusso nei Pronto soccorsi dell’area, ma anche per le criticità che i pazienti già prenotati quel pomeriggio potrebbero avere per raggiungere o lasciare le strutture sanitarie.
 
Per gestire al meglio l’evento, la Prefettura ha convocato la scorsa settimana tutti gli Enti coinvolti. L’ASST era presente: la chiusura al traffico dell’Ex Statale 11 Padana Superiore, a fasce orarie variabili, indicativamente dalle 14.30 alle 18.00 (nell’area trevigliese), causerà disagisia per i pazienti che dovranno raggiungere le varie strutture, sia per il personale dipendente.
 
Si è così attivata una task force interna all’ASST che ha visto la collaborazione allo stesso tavolo di medici, personale sanitario ed amministrativi, uniti per giungere preparati a mercoledì.
 
Le Direzioni Mediche di Ospedale e il Servizio Prevenzione e Protezione hanno focalizzato il loro interesse sulla gestione di eventuali emergenze sanitarie: sono stati perciò coinvolti i Pronto Soccorsi, le Radiologie, le Traumatologie e le Chirurgie dei due Ospedali affinché siano pronti alla gestione anche di un afflusso anomalo di persone (es. per una caduta di più ciclisti, malori spettatori, etc).
 
Tutti gli operatori amministrativi afferenti ai CUP aziendali, coordinati dal proprio dirigente, e le segreterie dei Servizi, si sono attivati per contattare tutti i pazienti prenotati quel pomeriggio, comunicando loro il disagio che potrebbero avere, in quanto il traffico sarà interrotto a fasce orarie variabili.
 
L’Ufficio Personale e il Servizio Infermieristico hanno gestito, invece, l’informativa al personale e la riorganizzazione dei turni del personale del comparto tecnico-infermieristico.
 
L’Ufficio tecnico ha predisposto, col supporto dell’Ufficio Comunicazione, la cartellonistica che è stata esposta nelle varie strutture.
 
Un lavoro d’equipé, svolto con tutte le professionalità coinvolte, che si sono trovate da mercoledì scorso riunite ad un tavolo per non lasciare al caso alcuna possibile soluzione, criticità od opportunità.
 
E altrettanto importante per la buona riuscita dell’operazione sarà l’aiuto degli Organi di Stampa, indispensabile per migliorare il servizio offerto al nostro territorio grazie all’informazione e alla diffusione delle misure messe in atto, limitando al minimo eventuali criticità.

Ampliata l’offerta di prestazioni al Presidio Ospedaliero di Romano 
Data di pubblicazione: 13/05/2016

A Romano gli interventi per la Sindrome del Tunnel Carpale/chirurgia della mano ambulatoriale

Voto Disabili: prospetto Ambulatori per rilascio certificati per elettori fisicamente impediti 
Data di pubblicazione: 07/04/2016

Voto Disabili: prospetto Ambulatori per rilascio certificati per elettori fisicamente impediti
 
                                                            
 
 
Domenica 17 aprile i cittadini saranno chiamati al voto referendario e all’inizio di giugno in alcuni Comuni si voterà per le elezioni amministrative. 
 

Un nuovo lettino riscaldato per il Nido, donato da una mamma 
Data di pubblicazione: 03/03/2016

Martedì 8 marzo, alle ore 15.30, nella Sala Giochi dell’UOC Pediatria, V Piano Ospedale di Treviglio, si svolgerà la cerimonia di consegna del “Baby Warmer” (sistema completo di riscaldamento neonatale e materassino per il Nido), donato dalla famiglia Brugnoli-Amarante al Dipartimento Materno Infantile.

La Direzione Strategica riceverà, così, dalle mani della sig.ra Valentina Brugnoli in Amarante l’apparecchiatura che entrerà a far parte dei dispositivi utili alla cura dei neonati del Nido dell’Ospedale di Treviglio.

Sono invitati a presenziare gli organi di stampa, che potranno poi trattenersi per scattare alcune immagini all’Open Day in occasione della Festa della Donna
 

Nessun coinvolgimento della nostra Azienda nella vicenda "Smile" 
Data di pubblicazione: 20/02/2016


L'ASST Bergamo Ovest ritiene prioritario puntualizzare quanto apparso inopportunamente su alcune testate giornalistiche in merito alla vicenda "Smile", dove si é accostato il nome dell'AO di Treviglio all'inchiesta giudiziaria.


Dalle parole della Responsabile dell'Ufficio Approvvigionamenti si evince la nostra totale estraneità.

Dichiarazione dr.ssa Elisabetta Mombrini – Resp. Servizio Approvvigionamenti – “In
data 31/07/2007 con Delibera n.713 l’allora Azienda Ospedaliera di Treviglio aveva indetto una procedura aperta, con bando a livello europeo, per l’affidamento del servizio di assistenza specialistica di odontoiatria, in quanto era stata valutata la possibilità di ristrutturare un’area dell’Ospedale di Treviglio da adibire a Servizio ambulatoriale di Odontoiatria.

Nel corso dell’espletamento della procedura, dopo pochi mesi, prima ancora che fossero pervenute offerte da parte dei concorrenti, l’ente nel mese di dicembre (Delibera n. 1086 del 03/12/2007) ha rivalutato la situazione ridefinendo la strategia aziendale, annullando così la procedura aperta”

Le 5 priorità e le 5 indicazioni guida dell’ASST Bergamo Ovest 
Data di pubblicazione: 16/02/2016

 
Cinque priorità: prevenzione, interventi di semplificazione amministrativa, piani di comunicazione aziendale, formazione sulla cronicità e revisione dell’offerta. E cinque indicazioni guida da seguite: presa in carico “globale” dell’individuo e della famiglia; presa in carico “attiva” della fragilità e della cronicità; prossimità e facilità di accesso ai servizi; misurabilità e valutazione dei risultati; integrazione ospedale e territorio.
 
Sono questi i cardini dell’azione sul territorio che l’Asst Bergamo Ovest ha illustrato oggi ai sindaci dei 76 comuni dell’area di competenza dell’azienda sociosanitaria territoriale, che la Direzione Strategica dell’ASST ha incontrato per fare il punto sulle strategie per garantire la continuità ospedale-territorio e per sostenere i malati cronici, i non autosufficienti, i cronici con pluripatologie anziani/instabili, i cronici da monitorare attentamente, gli acuti/occasionali e anche i sani su cui promuovere la salute.
 
All’incontro erano presenti la dr.ssa Elisabetta Fabbrini, Direttore Generale ASST, la dr.ssa Mara Azzi, Direttore Generale ATS di Bergamo, la dr.ssa Flavia Bernini, Direttore Amministrativo dell’Asst; la dr.ssa Barbara Mangiacavalli, Direttore sociosanitario e il dott. Santino Silva, Direttore Sanitario.
 
Attraverso slide, il DG Elisabetta Fabbrini ha affrontato i temi più scottanti e attuali in ambito socio-sanitario:
-          La spesa sanitaria, sia pubblica che privata, che ha subito negli anni un continuo incremento, fermatosi negli ultimi due anni (a causa della spending review), spesa che comunque non riesce a stare al passo con le esigenze date dall’’invecchiamento della popolazione sempre crescente e dalla cronicità;
-          Il passaggio e la ridefinizione delle competenze delle ASST e dell’ATS, nell’ottica di integrazione dell’offerta sanitaria e socio sanitaria;
-          La complessità dei punti di erogazione delle nuove istituzioni
-          Il cambio di modello da seguire (da verticale ad orizzontale, puntando sulla presa in carico dei pazienti suddivisi per tipologia).
 
 
Barbara Mangiacavalli, ha illustrato il complesso scenario economico e assistenziale che le nuove Aziende devono affrontare a seguito delle modificate condizioni anagrafiche e di salute dei propri cittadini (invecchiamento e cronicità).
Il modello di erogazione di assistenza sanitaria attuale non ha tenuto il passo, secondo Mangiacavalli, col mutare dell’epidemiologia e del bisogno di salute della popolazione. Il focus rimane, di fatto, troppo spesso incentrato sulla costruzione di nuovi ospedali, l'acquisto di nuove e costose attrezzature e l’aggiornamento delle strutture dei servizi per acuti. La gestione dei processi di cura si focalizza troppo sulla cura di bisogni episodici.
Tuttavia, l'invecchiamento della popolazione richiede un approccio diverso, che coinvolga il passaggio dall’acuzie, episodica e ospedalocentrica, alla gestione delle malattie croniche, alla continuità della somministrazione delle cure con diverse impostazioni, con un ruolo importante per i professionisti di cure primarie.
 
Altra criticità affrontata è la demenza, che colpisce un numero crescente di persone in tutto il mondo, attualmente stimato in 47 milioni, ma dovrebbe salire a 76 milioni entro il 2030.  Tra i paesi OCSE, la Francia, l’Italia, la Svizzera, la Spagna, la Svezia e la Norvegia hanno il tasso di prevalenza più alto (6,3%-6,5% della popolazione >60 anni)
 
I modelli innovativi grazie ai quali si potrà operare sul territorio per la gestione delle patologie croniche e dei pazienti, illustrati ai sindaci, sono cinque:
 
- Cooperative MMG-CReG
- POT e PReSST
- Percorsi Ospedalieri per i Cronici
- Unità d’offerta e Servizi Sociosanitari
- Farmacia dei Servizi
 
Infine, è stata illustrata l’offerta Socio Sanitaria del territorio, individuando sulla cartina della provincia di Bergamo le strutture presenti, suddividendole nelle diverse tipologie: Cure primarie, posti tecnici, rete offerta riabilitativa, POT, PreSST, ADI, RSA, CDI, Cure intermedie, Punti prelievo, Consultori, Ospedali, Poliambulatori, Distretti, le Unità Psichiatriche e Neuro Psichiatriche, i Sert. “Sarà compito dei Sindaci – ha affermato la dr.ssa Fabbrini - aiutarci ad individuale eventuali aree o comuni carenti di servizi per studiare possibilità di copertura”.
 
La dott.ssa Mara Azzi, Direttore Generale dell' ATS, ha presentato in modo puntuale e preciso quanto previsto dalla legge 23/2015 sull'evoluzione del sistema sociosanitario lombardo, soffermandosi in particolar modo sul ruolo di programmazione e sulle funzioni di governo attribuite dalla norma all'Agenzia di Tutela della Salute. “ATS che in una logica di integrazione tra gli interventi sanitari, sociosanitari e socio-assistenziali dovrà garantire nel territorio la continuità delle cure a favore del cittadino e della comunità locale”.

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