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Urgnano, il medico cessa l’attività. Cambio senza problemi con lo sportello temporaneo 
Data di pubblicazione: 09/06/2017

Urgnano, il medico cessa l’attività.

Cambio senza problemi con lo sportello temporaneo

 

In vista della cessazione di un medico di assistenza primaria, Asst Bergamo Ovest e Comune collaborano per facilitare i cittadini. Per 4 mattine la pratica si potrà fare in municipio.

 

Il prossimo 10 giugno cesserà la sua attività Valentina Zucchinali, Medico di assistenza primaria nell’ambito dei Comuni di Azzano San Paolo, Comun Nuovo, Stezzano, Zanica e Urgnano; contestualmente sarà chiuso l’ambulatorio di Via Papa Giovanni 311/c di Urgnano.

A partire da lunedì 12 giugno i pazienti  dovranno recarsi al Punto Erogativo di Zanica (Via Serio 1/A – dal lunedì al venerdì dalle 8.15 alle 12.30, e il martedì e venerdì anche dalle  13.45 alle 15.30) per scegliere un altro medico disponibile nello stesso ambito.

Per semplificare le cose ai cittadini, l’ASST Bergamo Ovest ha preso accordi con il Comune di Urgnano per aprire uno sportello di Scelta/Revoca temporaneo in municipio.

Lo sportello funzionerà dalle 9 alle 12 nei seguenti giorni:

-       Lunedì 12 giugno

-       Giovedì 15 giugno

-       Lunedì 19 giugno

-       Giovedì 22 giugno

Ogni assistito dovrà presentare la propria tessera sanitaria/CRS. E’ possibile delegare un familiare, che dovrà esibire una delega (presente sulla lettera che comunica la cessazione della dottoressa Zucchinali), la tessera sanitaria/CRS e una fotocopia del documento d’identità del delegante.

“E’ un piccolo esempio di sanità vicina ai cittadini - afferma Barbara Mangiacavalli, Direttore Socio Sanitario dell’ASST Bergamo Ovest -, possibile grazie alla disponibilità del Comune. Per le persone anziane o fragili, non doversi recare in un altro comune, rende le cose più semplici ed è questa la direzione in cui vogliamo andare”.

Abbiamo anche pensato di agevolare ulteriormente gli utenti e accelerare le pratiche -  conferma Enrico Tinelli, Direttore dell’Ambito di Dalmine -: allo sportello di Urgnano sarà sufficiente compilare e sottoscrivere un modulo cartaceo creato appositamente. Penseranno poi i nostri operatori, in un secondo momento, alla registrazione nel sistema regionale. Il cittadino, consegnato il modulo, riceverà il nominativo del nuovo medico e le informazioni utili sedi, orari e recapiti telefonici del nuovo ambulatorio ”.

 

ELEZIONI AMMINISTRATIVE 11 GIUGNO 2017 – DISABILI AL VOTO 
Data di pubblicazione: 05/06/2017

 

ELEZIONI AMMINISTRATIVE 11 GIUGNO 2017 – DISABILI AL VOTO

 
Domenica 11 giugno 2017 i cittadini di alcuni Comuni saranno chiamati al voto per le consultazioni amministrative.
Le ASST della provincia di Bergamo hanno organizzato aperture straordinarie dei propri ambulatori, per il rilascio delle certificazioni necessarie per consentire alle persone affette da particolari forme di disabilità di esercitare il diritto di voto.
Per la giornata di domenica 11 Giugno 2017, per chi non ha potuto accedere preventivamente agli ambulatori, un medico della ATS sarà sempre reperibile per il tramite degli uffici comunali per tutta la provincia di Bergamo.
In allegato (clicca sull'immagine sotto l'articolo) il prospetto con sedi, recapiti e orari degli ambulatori delle tre ASST per la settimana antecedente la consultazione.
Di seguito si ricordano le situazioni che potrebbero necessitare delle certificazioni.
 
Cittadini che necessitano di essere aiutati per le operazioni di voto
 
La normativa vigente considera "elettori fisicamente impediti" "i ciechi, gli amputati delle mani, gli affetti da paralisi o da altro impedimento di analoga gravità".
Si tratta quindi di forme di disabilità di natura fisica di tale gravità da ostacolare la materiale esecuzione delle operazioni di voto, possibile unicamente tramite l'aiuto di un altro elettore. L’elettore, volontariamente scelto come accompagnatore, deve essere iscritto nelle liste elettorali di un qualsiasi comune italiano e non può esercitare la funzione di accompagnatore per più di un disabile. Sul certificato elettorale dell'accompagnatore viene apportata un'apposita annotazione dal presidente del seggio nel quale egli ha assolto tale compito.
Come dimostrare la necessità dell’accompagnatore?
 
Qualora la disabilità non sia di per sé evidente, oppure non sia nota al presidente di seggio, il cittadino deve presentare uno specifico certificato medico, rilasciato da medici designati dall'Azienda Socio Sanitaria Territoriale (ASST), nel quale sia specificato che "l'infermità fisica impedisce all'elettore di esprimere il voto senza l'aiuto di altro elettore". Il rilascio del certificato è effettuato su richiesta del cittadino immediatamente, gratuitamente e in esenzione a qualsiasi diritto o applicazione di marche. Tale certificato dovrà essere poi allegato agli atti della sezione elettorale.  
Nel caso dell'elettore cieco può essere esibito, quale documento probatorio, il cosiddetto "libretto di pensione" (rilasciato dall’INPS).
Dal 2003 è prevista inoltre la possibilità di far annotare il diritto al voto assistito mediante apposizione di un corrispondente simbolo o codice nella tessera elettorale personale a cura del Comune di iscrizione elettorale. In tal caso non è più necessario che per ogni votazione il disabile richieda l’apposita certificazione all’ ASST.
Si precisa che chi necessita unicamente di essere accompagnato fino alla cabina elettorale, ma poi è in grado di esercitare autonomamente il voto, non necessita della presenza dell’accompagnatore e quindi non è tenuto a presentare alcun certificato.
I comuni devono assicurare un servizio di trasporto pubblico in modo da garantire il raggiungimento del seggio elettorale.
Cittadini che non possono accedere alla propria sezione per barriere architettoniche
 
I disabili con difficoltà o impedimenti alla deambulazione possono recarsi a votare presso un'altra sezione elettorale qualora la propria sezione sia inaccessibile per presenza di barriere architettoniche (come ad esempio una cabina elettorale non accessibile alla sedia a rotelle o un piano di scrittura con altezza superiore a circa 80 centimetri).
Come dimostrare la condizione di deambulazione compromessa?
 
Anche in questo caso è necessario che la condizione sia dimostrata con un'attestazione medica rilasciata, anche in precedenza per altri scopi, dalla propria ASST (o dalla ASL) o copia autentica della patente di guida speciale, purché dalla documentazione esibita risulti l'impossibilità o la capacità gravemente ridotta di deambulazione.
Nel caso non si disponga di alcuna certificazione oppure nell'ipotesi in cui dalla certificazione non sia possibile evincere con chiarezza che sussiste un'incapacità alla deambulazione, è possibile richiedere - senza alcun costo - una visita alla propria ASST
Voto a domicilio per i disabili gravissimi
 
Oltre alle due situazioni di impedimento alla votazione, con la Legge 22 del 27 gennaio 2006 (modificata dalla Legge 7 maggio 2009, n. 46) è stata prevista anche la possibilità di esercitare il diritto di voto presso il proprio domicilio per alcune categorie di persone affette da grave o gravissima infermità.
Tale possibilità è prevista, ad oggi, nelle seguenti due ipotesi:
-  gravissime infermità: elettori che siano “intrasportabili”, impossibilitati cioè ad allontanarsi dall'abitazione in cui dimorano, anche con l'ausilio dei servizi appositamente predisposti dai Comuni; la condizione di “intrasportabile”, deve essere conseguente a minorazioni dipendenti da patologie con prognosi non inferiore ai 60 giorni, e non può essere addotta solo perché non c’è alcun servizio di accompagnamento al seggio;
 
- gravi infermità: elettori che si trovino in condizioni di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali tali da impedirne l’allontanamento dall’abitazione in cui dimorano; in questo caso la sottolineatura è sulla dipendenza continuativa e quindi sul rischio per l’incolumità personale del Cittadino.
Da sottolineare che, in nessun passaggio, il Legislatore richiede il possesso di certificati di handicap (art. 3, Legge 104/1992) o di invalidità. Ci si riferisce strettamente a infermità gravi e, quindi, a situazioni sanitarie anche non definitive.
 
Come richiedere il voto a domicilio?
 
Il cittadino deve presentare la richiesta per votare a domicilio, al sindaco del comune nelle cui liste elettorali è iscritto, in un periodo compreso tra il quarantesimo e il ventesimo giorno antecedente la data della votazione.
Alla richiesta deve allegare la certificazione attestante la grave o gravissima infermità (dipendenza da elettromedicali o “intrasportabilità”); la certificazione viene rilasciata, dietro richiesta del cittadino, dai medici delle ASST, in data non anteriore ai 45 giorni dalla data delle consultazioni elettorali. La domanda per la visita, ovviamente, può essere presentata anche prima dei 45 giorni, considerato anche che, trattandosi di accertamento medico domiciliare, comporta un impegno ed un’organizzazione adeguata a carico delle Aziende Socio Sanitarie.
In forza della Legge 22/2006, l’opportunità del voto a domicilio è ammessa in occasione delle elezioni della Camera, del Senato, dei membri del Parlamento europeo e delle consultazioni referendarie disciplinate da normativa statale. Per le elezioni dei presidenti delle province e dei consigli provinciali, dei sindaci e dei consigli comunali, le norme sul voto a domicilio si applicano soltanto nel caso in cui l’avente diritto al voto domiciliare dimori nell’ambito del territorio, rispettivamente, del comune o della provincia per cui è elettore.
 

Sai giocare con tuo figlio? Due guide della Neuropsichiatria ti aiutano 
Data di pubblicazione: 23/05/2017

In occasione della Giornata Mondiale del Gioco il 28 maggio, gli specialisti dell'Asst Bergamo Ovest pubblicano on line due manuali sul gioco

Sai giocare con tuo figlio?
 Due guide della Neuropsichiatria ti aiutano
In occasione della Giornata Mondiale del Gioco il 28 maggio, gli specialisti dell'Asst Bergamo Ovest pubblicano on line due manuali sul gioco
 
 
Sembra semplice giocare con un bambino. Invece, molti genitori “sbagliano” approccio, sottovalutano l'importanza del gioco e si affidano eccessivamente a giocattoli strutturati.
 
È per questo motivo che l’équipe clinica del servizio di Neuropsichiatria infantile dell’Asst Bergamo Ovest, composta da educatori, fisioterapisti, logopedisti, neuropsicomotricisti e psicologi, negli ultimi anni ha lavorato alla stesura di due guide per i genitori sui giochi e le modalità di utilizzo più adatte e funzionali per i bambini: una guida specifica per i  bimbi da 0 a 3 anni, una per  i più grandi, da 3 a 6 anni. 
 
Quale migliore occasione della Giornata mondiale del gioco per pubblicizzare queste due guide? – afferma Elisabetta Fabbrini, Direttore Generale dell'ASST Bergamo Ovest -.  Lo strumento creato dalla Neuropsichiatria Infantile è adatto a tutti: fornisce indicazioni concrete per sostenere lo sviluppo delle funzioni cognitive, linguistiche, motorie, emotive e affettive del bambino, attraverso attività ludiche. Credo sia un segnale positivo di vicinanza alle famiglie, non solo nell'emergenza o nella malattia, ma anche nella quotidianità"”.   
 
Giocare con i bambini – prosegue Marika Savoldelli, responsabile della Neuropsichiatria infantile - è la cosa più semplice del mondo: basta un pizzico di fantasia e il gioco potrà rivelarsi per il bimbo il  principale strumento per imparare a conoscere il mondo e rapportasi con esso. Le guide non contengono vere e proprie ricette, ma idee e spunti da modificare e adattare  in base alle caratteristiche e agli interessi del proprio bambino. Servono, soprattutto, per sostenere  e aiutare i genitori nel loro ruolo educativo quotidiano.  In alcuni casi, poi, quando il bimbo è seguito dalla Neuropsichiatria, servono anche per integrare gli interventi riabilitativi dei professionisti”.
 
La guida è disponibile on line nella pagina della Neuropsichiatria al link: http://www.asst-bgovest.it/120.asp
 

Più di 150 controlli nella giornata sulla prevenzione dell’ipertensione 
Data di pubblicazione: 17/05/2017

Più di 150 controlli nella giornata sulla prevenzione dell’ipertensione
 
Grande successo per lo stand allestito dall’ASST Bergamo Ovest in Piazza Manara in occasione della “Giornata mondiale contro l’ipertensione arteriosa”.
Il personale dell’Unità di Medicina e quello della Croce Rossa Italiana – Sez. di Treviglio e Gera d’Adda – hanno effettuato più di 150 rilevazioni pressorie, somministrando contestualmente a tutti i cittadini un questionario anonimo di screening che permetterà a Maurizio Destro, Direttore del Dipartimento Scienze mediche, a Giuseppina Dognini e Vincenzo Galimberti, medici dell’unità di medicina interna, di aggiungere alle schede degli anni precedenti, i dati odierni sullo stato di salute dei cittadini del nostro territorio, dati che, come ogni anno, confluiranno in uno studio con presentazione al prossimo congresso nazionale sull’ipertensione.
 
I medici e il personale della CRI, oltre a rilevare la pressione, hanno puntato sulla sensibilizzazione della popolazione sulla necessità di non sottovalutare una condizione clinica che in Italia interessa oltre il 30% degli adulti ed è la principale causa delle malattie cardiovascolari (infarto del miocardio, ictus cerebrale, scompenso cardiaco), provocando più di 240 mila morti all’anno.
 
Durante la giornata, allo stand è passata anche Elisabetta Fabbrini, Direttore Generale ASST, accompagnata da Santino Silva, Direttore Sanitario, che si sono fermati a ringraziare gli operatori per la lodevole iniziativa e hanno, entrambi, effettuato la misurazione dei valori pressori.
Dopo la Giunta, è stata la volta di Juri Imeri, Sindaco di Treviglio (che ha patrocinato l’iniziativa) con gli Assessori Pinuccia Prandina e Giuseppe Pezzoni.
 
“Nonostante i dati italiani sull’ipertensione siano allarmanti – spiega Elisabetta Fabbrini - solo un iperteso su tre si cura adeguatamente. È perciò importante andare sul territorio e incontrare i cittadini nei luoghi della loro quotidianità, come oggi in Piazza. Mi raccontavano gli operatori, che molti dei pazienti in dichiarata terapia ipertensiva avevano valori pressori preoccupanti, tanto da dover ricorrere, per un uomo, al ricovero in pronto soccorso per compensarlo”.

ASST Bergamo Ovest, dalla Regione finanziamenti per oltre 4 milioni di euro. 
Data di pubblicazione: 09/05/2017

ASST Bergamo Ovest, dalla Regione finanziamenti per oltre 4 milioni di euro.
La metà per interventi legati alla riforma, il resto per l’acquisto di una nuova Pet da utilizzare in campo oncologico e neurologico
 
Regione Lombardia ha stabilito di destinare una cifra importante, 4 milioni e 430 mila euro, all’ ASST Bergamo Ovest, di cui 4 milioni e 110 mila euro per il programma straordinario degli investimenti e circa 321 mila euro per interventi di investimento indistinti.
La delibera regionale, approvata dalla Giunta il 4 maggio scorso, dispone nuovi finanziamenti che non solo danno risposte concrete ai bisogni strutturali e al rinnovo delle attrezzature sanitarie, ma sono destinati a interventi di potenziamento della rete territoriale, la parte più innovativa della riforma introdotta dalla legge 23 del 2015.
 
Nuovi finanziamenti dunque, che si aggiungono ai 9 milioni di Euro già stanziati

per gli interventi in corso, come la ristrutturazione dell’Ortopedia all’Ospedale di Romano, già realizzati – è il caso dell’Urologia a Treviglio e del parcheggio dipendenti a Romano – o in procinto di partire, come per il Pronto Soccorso di Treviglio, per cui si stanno definendo le procedure di affidamento dei lavori, il cui inizio è previsto per l’autunno.
 
“La nostra Azienda – commenta Elisabetta Fabbrini, direttore generale dell’ASST Bergamo Ovest – racchiude un territorio importante per estensione (76 comuni) e numero di abitanti, oltre 470 mila. In questa parte della provincia, l’ospedale di Treviglio e di Romano di Lombardia ricoprono un ruolo fondamentale per la risposta sanitaria ai problemi acuti, mentre tutti gli altri punti ambulatoriali e distrettuali sono oggetto di rivalutazione e riprogettazione, nello spirito della legge di evoluzione del sistema che punta sull’integrazione ospedale/territorio, in particolare per i cronici. Questi fondi ci consentono di partire con la prima fase dei progetti individuati e non posso, quindi, che esprimere grande soddisfazione per l’attenzione che l’Assessore al Welfare e tutta la Giunta ci hanno dimostrato”.
 
Rientra negli interventi per l’attuazione della legge 23 la riqualificazione dell’ex ospedale di Martinengo, sul piatto 855 mila euro, e del nuovo Centro Servizi (205 mila euro), vero cuore pulsante della riforma, che fungerà da catalizzatore dell’incontro tra domanda e offerta socio sanitaria e aprirà i battenti nel nosocomio di Treviglio, a cui sono destinati anche 950 mila euro per interventi di messa in sicurezza.
 
Infine 2 milioni di euro consentiranno di acquistare una nuova Pet/Ct ibrida, “tecnologia di grande valore clinico per la diagnostica molecolare, che sarà al servizio di tutti i bergamaschi e che in campo oncologico e neurologico permetterà una stadiazione precisa delle neoplasie o dei deficit cognitivi come l’Alzheimer”, spiega Fabbrini. La nuova Pet sostituirà un’apparecchiatura in uso dal 2008 e porterà diversi vantaggi: dalle ridotte dosi di radiofarmaci, con benefici per pazienti e operatori, ma anche dal punto di vista dei costi, alla possibilità di utilizzo anche come Tac multistrato, a sostegno delle molte richieste a cui attualmente risponde solo la Radiodiagnostica. Infine, sempre in campo oncologico, l’attrezzatura potrà essere utilizzata in ambito radioterapico come simulatore per individuare la sede esatta dell’irradiazione.
 
Da ultimo, ma non meno importante, è previsto un finanziamento di 100 mila euro per adeguare l’infrastruttura informatica dell’Asst alle nuove necessità di collegamento con il territorio, che richiedono continuità non solo nella cura, ma anche negli scambi informativi fra le diverse strutture.

Sandro Barni nominato nel Consiglio Direttivo nazionale Cipomo 
Data di pubblicazione: 09/05/2017


Sandro Barni, direttore del Dipartimento di Oncologia dell'Asst Bergamo Ovest, è stato eletto nel Consiglio Direttivo nazionale Cipomo, il Collegio italiano dei Primari Oncologi medici ospedalieri.
 
Alle elezioni, tenutesi a Palermo dal 4 al 6 maggio, Barni è risultato il consigliere più votato dai colleghi.
 
Specializzato in Oncologia e Radioterapia, Barni dirige l'Unità di Oncologia del presidio ospedaliero di Treviglio dal 1999.
 
 "Sono onorato della nomina - ha commentato -, in un momento molto sfidante per noi oncologi, che vede nuovi farmaci e rinnovate esigenze di sostenibilità del sistema, un contesto in cui non dobbiamo dimenticare però la centralità del paziente".
 
 

Ospedale di Treviglio, diagnosi da premio per una giovane dottoressa della Medicina 
Data di pubblicazione: 08/05/2017

Ospedale di Treviglio, diagnosi da premio per una giovane dottoressa della Medicina

 
Erika Bontempelli si aggiudica il secondo posto al premio indetto dalle società scientifiche di Medicina generale. Il nefrologo Carlo Taietti è invece stato nominato tutor alla “Renal Week”.
 
 
Giovani e di talento: sono due i medici dell’ASST Bergamo Ovest a cui le rispettive società scientifiche hanno attribuito un importante riconoscimento. Erika Bontempelli, internista in Medicina Generale, si è aggiudicata il secondo posto al concorso indetto da Fadoi e Simi, società scientifiche di riferimento per questa specialità medica. Carlo Taietti, in servizio nell’Unità di Nefrologia e Dialisi, parteciperà come tutor alla Young Renal Week che si terrà a Roma dal 7 al 13 maggio.
 
La giovane internista ha presentato al concorso “Ladri di mercato: mostrami i tuoi casi migliori”, due casi clinici, affrontati dall’équipe della Medicina dell’Ospedale di Treviglio e caratterizzati da un iter diagnostico particolarmente complesso e che ha portato alla scoperta di malattie rare. “A volte, nella nostra pratica clinica, - spiega la Bontempelli -  siamo di fronte a situazioni di non facile diagnosi, che ci impegnano e ci richiedono studio e dedizione. E questo è il bello del nostro lavoro. Nel caso premiato, il lavoro d’équipe ha permesso l’individuazione di un vipoma, raro tumore neuroendocrino del pancreas, in un uomo 59enne, con sintomi gastrointestinali.  Il secondo caso, invece, in un uomo 69enne,  ha permesso la diagnosi di una sindrome clinica autoimmune con alterazioni del profilo glucidico. Vorrei sottolineare l’importanza del lavoro di èquipe, in cui ognuno dei colleghi si impegna attivamente, con esperienza e dedizione e con il contributo dei colleghi più giovani per stimolare e arricchire nuove conoscenze con entusiasmo”.
Nei reparti di Medicina, spesso a torto ritenuti appannaggio di pazienti anziani, la sfida è proprio la gestione di pazienti con più patologie e la diagnosi di casi difficili. Il 6 Maggio si è svolta la premiazione ufficiale per i “dottor House” under 40, durante il congresso FADOI Regionale Giovani a Milano.
 
Il nefrologo Carlo Taietti nei prossimi giorni parteciperà, invece, in qualità di esperto alla Young Renal Week, invitato dalla Società Italiana di Nefrologia, che organizza questo corso di portata nazionale per i giovani nefrologi. “Svolgerò il ruolo di tutor - illustra Taietti - durante la giornata dedicata alla dialisi peritoneale, servizio per i pazienti dializzati che è un “fiore all’occhiello” per la nostra ASST. Terrò poi una relazione sulla prescrizione personalizzata della metodica dialisi peritoneale automatizzata (APD) e seguirò i partecipanti nelle esercitazioni su casi clinici”.
 
Sono molto orgogliosa dei miei due giovani medici, dei loro Direttori e delle loro équipe – commenta Elisabetta Fabbrini, Direttore Generale dell’ASST Bergamo Ovest –. I giovani infatti possono crescere grazie a una squadra preparata e stimolante. Credo che il valore riconosciuto ai nostri collaboratori confermi che la nostra Azienda ha eccellenze in grado di competere a livello nazionale”.

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