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REFERENDUM 04 DICEMBRE 2016 – DISABILI AL VOTO 
Data di pubblicazione: 11/11/2016

                       
 
REFERENDUM 04 DICEMBRE  2016  – DISABILI AL VOTO
Domenica 04 Dicembre  2016  i cittadini dei Comuni della provincia di Bergamo saranno chiamati al voto per la consultazione referendaria.
Le ASST della provincia di Bergamo hanno organizzato aperture straordinarie dei propri ambulatori, per il rilascio delle certificazioni necessarie per consentire alle persone affette da particolari forme di disabilità di esercitare il diritto di voto.
In allegato il prospetto con sedi, recapiti e orari degli ambulatori delle tre ASST per la settimana antecedente la consultazione.
Per la giornata di domenica 04 Dicembre , per chi non ha potuto accedere agli ambulatori, per tutta la provincia di Bergamo, un medico della ATS sarà sempre reperibile per il tramite degli uffici comunali.
Di seguito si ricordano le situazioni che potrebbero necessitare delle certificazioni.
Cittadini che necessitano di essere aiutati per le operazioni di voto
La normativa vigente considera "elettori fisicamente impediti" "i ciechi, gli amputati delle mani, gli affetti da paralisi o da altro impedimento di analoga gravità".
Si tratta quindi di forme di disabilità di natura fisica di tale gravità da ostacolare la materiale esecuzione delle operazioni di voto, possibile unicamente tramite l'aiuto di un altro elettore. L’elettore, volontariamente scelto come accompagnatore, deve essere iscritto nelle liste elettorali di un qualsiasi comune italiano e non può esercitare la funzione di accompagnatore per più di un disabile. Sul certificato elettorale dell'accompagnatore viene apportata un'apposita annotazione dal presidente del seggio nel quale egli ha assolto tale compito.
Come dimostrare la necessità dell’accompagnatore?
Qualora la disabilità non sia di per sé evidente, oppure non sia nota al presidente di seggio, il cittadino deve presentare uno specifico certificato medico, rilasciato da medici designati dall'Azienda Socio Sanitaria Territoriale (ASST), nel quale sia specificato che "l'infermità fisica impedisce all'elettore di esprimere il voto senza l'aiuto di altro elettore". Il rilascio del certificato è effettuato su richiesta del cittadino immediatamente, gratuitamente e in esenzione a qualsiasi diritto o applicazione di marche. Tale certificato dovrà essere poi allegato agli atti della sezione elettorale.
Nel caso dell'elettore cieco può essere esibito, quale documento probatorio, il cosiddetto "libretto di pensione" (rilasciato dall’INPS).
Dal 2003 è prevista inoltre la possibilità di far annotare il diritto al voto assistito mediante apposizione di un corrispondente simbolo o codice nella tessera elettorale personale a cura del Comune di iscrizione elettorale. In tal caso non è più necessario che per ogni votazione il disabile richieda l’apposita certificazione all’ ASST.
 
Si precisa che chi necessita unicamente di essere accompagnato fino alla cabina elettorale, ma poi è in grado di esercitare autonomamente il voto, non necessita della presenza dell’accompagnatore e quindi non è tenuto a presentare alcun certificato.
I comuni devono assicurare un servizio di trasporto pubblico in modo da garantire il raggiungimento del seggio elettorale.
Cittadini che non possono accedere alla propria sezione per barriere architettoniche
I disabili con difficoltà o impedimenti alla deambulazione possono recarsi a votare presso un'altra sezione elettorale qualora la propria sezione sia inaccessibile per presenza di barriere architettoniche (come ad esempio una cabina elettorale non accessibile alla sedia a rotelle o un piano di scrittura con altezza superiore a circa 80 centimetri).
Come dimostrare la condizione di deambulazione compromessa?
Anche in questo caso è necessario che la condizione sia dimostrata con un'attestazione medica rilasciata, anche in precedenza per altri scopi, dalla propria ASST (o dalla ASL) o copia autentica della patente di guida speciale, purché dalla documentazione esibita risulti l'impossibilità o la capacità gravemente ridotta di deambulazione.
Nel caso non si disponga di alcuna certificazione oppure nell'ipotesi in cui dalla certificazione non sia possibile evincere con chiarezza che sussiste un'incapacità alla deambulazione, è possibile richiedere - senza alcun costo - una visita alla propria ASST.
Voto a domicilio per i disabili gravissimi
Oltre alle due situazioni di impedimento alla votazione, con la Legge 22 del 27 gennaio 2006 (modificata dalla Legge 7 maggio 2009, n. 46) è stata prevista anche la possibilità di esercitare il diritto di voto presso il proprio domicilio per alcune categorie di persone affette da grave o gravissima infermità.
Tale possibilità è prevista, ad oggi, nelle seguenti due ipotesi:
1. gravissime infermità: elettori che siano “intrasportabili”, impossibilitati cioè ad allontanarsi dall'abitazione in cui dimorano, anche con l'ausilio dei servizi appositamente predisposti dai Comuni; la condizione di “intrasportabile”, deve essere conseguente a minorazioni dipendenti da patologie con prognosi non inferiore ai 60 giorni, e non può essere addotta solo perché non c’è alcun servizio di accompagnamento al seggio;
2. gravi infermità: elettori che si trovino in condizioni di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali tali da impedirne l’allontanamento dall’abitazione in cui dimorano; in questo caso la sottolineatura è sulla dipendenza continuativa e quindi sul rischio per l’incolumità personale del Cittadino.
Da sottolineare che, in nessun passaggio, il Legislatore richiede il possesso di certificati di handicap (art. 3, Legge 104/1992) o di invalidità. Ci si riferisce strettamente a infermità gravi e, quindi, a situazioni sanitarie anche non definitive.
Come richiedere il voto a domicilio?
Il cittadino deve presentare la richiesta per votare a domicilio, al sindaco del comune nelle cui liste elettorali è iscritto, in un periodo compreso tra il quarantesimo e il ventesimo giorno antecedente la data della votazione.
Alla richiesta deve allegare la certificazione attestante la grave o gravissima infermità (dipendenza da elettromedicali o “intrasportabilità”); la certificazione viene rilasciata, dietro richiesta del cittadino, dai medici delle ASST, in data non anteriore ai 45 giorni dalla data delle consultazioni elettorali. La domanda per la visita, ovviamente, può essere presentata anche prima dei 45 giorni, considerato anche che, trattandosi di accertamento medico domiciliare, comporta un impegno ed un’organizzazione adeguata a carico delle Aziende Socio Sanitarie.
In forza della Legge 22/2006, l’opportunità del voto a domicilio è ammessa in occasione delle elezioni della Camera, del Senato, dei membri del Parlamento europeo e delle consultazioni referendarie disciplinate da normativa statale. Per le elezioni dei presidenti delle province e dei consigli provinciali, dei sindaci e dei consigli comunali, le norme sul voto a domicilio si applicano soltanto nel caso in cui l’avente diritto al voto domiciliare dimori nell’ambito del territorio, rispettivamente, del comune o della provincia per cui è elettore.

Campagna di vaccinazione antinfluenzale 2016/17 
Data di pubblicazione: 26/10/2016

Apre a Romano l’Ambulatorio di Cure Palliative 
Data di pubblicazione: 25/10/2016

Apre a Romano l’Ambulatorio di Cure Palliative
 
 
L’ASST Bergamo Ovest aggiunge un altro tassello al potenziamento del Presidio di Romano di Lombardia.
 
Dal 7 novembre 2016 sarà, infatti, possibile accedere all’Ambulatorio Cure Palliative Oncologiche, aperto il lunedì dalle ore 08.00 alle 15.45.
 
Ad accogliere i pazienti affetti da neoplasie, in uno spazio dedicato, ci saranno un medico, 3 infermieri ed una psicologa.
 
All’ambulatorio potranno accedere tutti i pazienti oncologici ambulatoriali, gravitanti intorno al territorio di Romano di Lombardia, che necessitano di terapia di supporto in corso di chemioterapia (anche se seguiti da altre ASST), oppure di impostazione o rivalutazione della terapia antalgica precedentemente assegnata, e per cure palliative.
 
Per la presa in carico del paziente è sufficiente un’impegnativa per “Visita Oncologica di Controllo”, recante la motivazione dell’invio.
 
Per fissare l’appuntamento è necessario telefonare allo 0363/990270, dal lunedì al venerdì, dalle ore 08.30 alle ore 15.00.
 
 

Clicca sull'immagine per scaricare la locandina completa

Gli studenti del Don Milani a lezione di stili di vita sani 
Data di pubblicazione: 19/10/2016

Gli studenti del Don Milani a lezione di stili di vita sani
 
 
Nella mattinata di giovedì13 ottobre, nei locali della Scuola Infermieri dell'Ospedale di Treviglio, si è svolto un incontro con alcune classi della scuola superiore di 2° grado "Don Milani" di Romano di Lombardia, nell'ambito delle iniziative organizzate dall’ASST Bergamo Ovest con ONDA per la Giornata Mondiale della Salute Mentale.
 
L'incontro è stato condotto da Giorgio Odone, psichiatra, responsabile del Centro Disturbi Alimentari dell'Azienda, coadiuvato da Alessandra Mombrini, psicologa del Centro, e dalle psicologhe tirocinanti Vanessa Costa e Maddalena Petriccione che, attraverso un ascolto empatico, lo spazio a riflessioni e l’introspezione, hanno provato ad affrontare un tema non semplice ma diffuso tra i giovani.
 
La mattinata è stata divisa in due momenti. Nel primo, in seduta plenaria, è stato proiettato il film "Male di miele", cortometraggio sul tema dell'anoressia nervosa.
 
Al termine della pellicola gli studenti sono stati suddivisi in piccoli gruppi, affrontando, guidati dagli specialisti, un dibattito con la finalità di aumentare la consapevolezza su alcuni aspetti dello stile di vita (sedentarietà, fumo, bevande alcoliche) che costituiscono “fattori di rischio dietetici” e stimolare la formazione di una coscienza critica, svelando i possibili fattori di tipo emotivo che intervengono nella “scelta”qualitativa e quantitativa degli alimenti”.
I nostri professionisti hanno anche presentato le caratteristiche dei disturbi del comportamento alimentare, dei principali fattori di rischio e dell’evolversi del quadro clinico di un paziente affetto da questa patologia, con particolare attenzione ai parametri identificativi e ai fattori che si ipotizza agiscano nella determinazione del disturbo (fattori predisponesti, scatenanti, di mantenimento).

“OBESITY DAY” 
Data di pubblicazione: 11/10/2016

Giornata per la sensibilizzazione ed informazione clinica ai cittadini sul tema “obesità” e “salute”

“OBESITY DAY”
giornata per la sensibilizzazione ed informazione clinica ai cittadini sul tema “obesità” e “salute”
 
L’obesità è una malattia la cui prevalenza è in continuo aumento.
Una recente indagine PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) organizzata dall’Istituto Superiore di Sanità, dice che quasi un italiano su due ha problemi di peso: 31,6 % sovrappeso e 10,6 % obeso, nei bambini si registra una prevalenza di obesi del 25%. La tendenza del fenomeno è in crescita.
 
Passiamo, mangiando, 15 anni della vita, e ci mettiamo a tavola in media 100.000 volte durante la nostra esistenza!
Quindi, il nostro corpo è ciò che si mangia e la salute e l’efficienza corporea dipendono dal piatto quotidiano!
 
L’eccesso di peso è una condizione frequente che aumenta con l’età, colpisce di più gli uomini e le persone socialmente svantaggiate con basso titolo di studio o molte difficoltà economiche.
Percepire di essere in sovrappeso può essere motivante per un eventuale cambiamento dello stile di vita.
 
In occasione dell’Obesity Day 2016, giornata mondiale per sensibilizzare la popolazione sui rischi per la salute e non solo, l’ASST Bergamo Ovest ha organizzato diversi eventi, nella settimana dal 3 al 10 ottobre, distribuiti su tutto il suo vasto territorio.
 
Le attività sono state presentate Lunedì 3 ottobre, a partire dalle ore 14.30, nella sala Convegni dell’Ospedale di Treviglio. L’evento, aperto da Barbara Mangiacavalli (Direttore Socio Sanitario dell’ASST), ha visto la partecipazione di Fausto Rondelli (pasticcere impegnato in un dolce show cooking) e Stefania Bressani (critico d’arte). Il pomeriggio si è concluso con la presentazione di un video multiculturale (curato dalla Cooperativa Dosankos) e una merenda salutare per tutti i partecipanti, preparati direttamente dal pasticcere Rondelli.
 
Da Martedì 4 a Venerdì 7 ottobre si sono svolti presso gli Ambiti Distrettuali della Pianura (Treviglio e Romano), di Dalmine e dell'Isola Bergamasca (Ponte S. Pietro) gli appuntamenti denominati “Il Giro della salute” che saranno utilizzati dalla ASST per sviluppare ulteriori iniziative per i cittadini. In tale occasione, i nostri professionisti sono stati a disposizione per il controllo e la valutazione gratuita dello stato nutrizionale, con test e misurazioni antropometriche, calcolo del BMI e del rischio metabolico.
E’ stato un vero successo, grazie all’impegno prodigato dal personale degli ambiti territoriali.
 
Questa importante iniziativa è terminata con il Convegno di Lunedì 10 ottobre (ore 10.00) presso la Sala Convegni dell’Ospedale di Treviglio, aperto alla popolazione ed ai professionisti.
Ha aperto l’evento conclusivo dell'Obesity Day il Direttore Generale dell'ASST Bergamo Ovest, Elisabetta Fabbrini, hanno dato il loro contributo il Direttore Generale dell'ATS, Mara Azzi, ed il Consigliere Regionale Mario Barboni.
Si sono alternati interventi di professionisti sul tema della salute e, per l’occasione, sono stati presentati da William Pedrini, dietista dell’ ASST Bergamo Ovest i dati del “Il Giro della salute”.
 
Molti gli spunti interessanti scaturiti dalle relazioni; uno su tutti la necessità di un’azione integrata tra ATS, ASST e Comuni per avviare programmi di sensibilizzazione ed informazione sul tema “stili di vita appropriati contro l’obesità”, progetto che vede gli operatori sanitari e non sanitari rivestire un ruolo prioritario in tali iniziative di comunicazione, finalizzate all’attivazione di processi di consapevolezza e di empowerment nella popolazione.
 
Al convegno hanno partecipato circa 100 persone e si è concluso con un Pranzo Salutare offerto a tutti i presenti.
 
L’evento è stato inserito anche nel progetto Onda – Open Day della Salute Mentale al femminile, coordinato, per l’ASST, da Daniela Corti, referente aziendale del gruppo Donne per la Donna.
 

Domenico Nevone nuovo Direttore di Dip. Emergenza e Area Critica 
Data di pubblicazione: 03/08/2016

Domenico Nevone nuovo Direttore di Dip. Emergenza e Area Critica
 
 
Dopo la nomina del dott. Gianluca Geroni a responsabile del DEA/PS dell'ASST Bergamo Ovest, un nuovo riconoscimento per le professionalità presenti nell'Ospedale di Romano di Lombardia è giunto oggi dalla nomina del dott. Domenico Nevone, figura storica del nosocomio romanese, a Direttore del Dipartimento di Emergenza e Area Critica (DEAC) dell'Azienda.
 
Questo Dipartimento fornisce interventi assistenziali coordinati nel settore emergenza-urgenza partecipando alla rete di soccorso afferente al numero unico per l’emergenza 112, gestendo le strutture di Pronto soccorso/DEA ed il reparto di Terapia Intensiva di Treviglio oltre, ovviamente, a supportare l'attività chirurgica attraverso l'attività anestesiologica.
 
La nomina rappresenta un ulteriore tassello della strategia, per altro già chiaramente descritta dal Direttore Generale dott. Elisabetta Fabbrini nell'incontro con i Sindaci dell'Ambito avvenuto il 18 luglio scorso, di integrazione e sinergia tra i due presidi dell'Azienda per l'uso ottimale delle risorse disponibili in maniera tale che tutti i migliori professionisti siano a disposizione dell'Azienda, con un'idea più vasta di "appartenere" al territorio, quello della Bassa bergamasca, e non solo di una specifica struttura.
 
L'impegno di questa Azienda a favorire la "contaminazione" professionale tra i presidi ospedalieri e tra presidi ospedalieri e territorio non potrà che portare ad una situazione ottimale per i pazienti che troveranno nell'ASST Bergamo Ovest strutture in grado garantire ai pazienti l'auspicata continuità della cura, ovvero di non sentirsi abbandonati uscendo da o entrando nell'Ospedale come spesso, invece, accade.

Firmato il Protocollo di Intesa per la gestione dei casi giudiziari di minori 
Data di pubblicazione: 07/07/2016

Oggi 7 luglio 2016 alle ore 11.00, presso il Tribunale Ordinario di Bergamo (via Borfuro), erano presenti:

·  Ezio Siniscalchi, Presidente del Tribunale Ordinario di Bergamo
·  Ermanno Baldassarre, Presidente Ordine degli Avvocati di Bergamo
·  Maria Cristina Ghilardi, Referente Associazione Italiana degli Avvocati per la Famiglia e per i minori (AIAF) - Sezione di Bergamo
·  Barbara Carsana, vice Presidente Associazione Provinciale Forense (APF) - Sezione Famiglia di Bergamo
·  Marco Amorese, Presidente Camera Civile di Bergamo
·  Maria Carolina Marchesi, Presidente Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci
·  Mara Azzi, Direttore Generale Agenzia di Tutela della Salute (ATS) di Bergamo
·  Carlo Nicora, Direttore Generale Azienda Socio Sanitaria Territoriale (ASST)  Papa Giovanni XXIII
·  Elisabetta Fabbrini, Direttore Generale Azienda Socio Sanitaria Territoriale (ASST)  Bergamo Ovest
·  Francesco Locati, Direttore Generale Azienda Socio Sanitaria Territoriale (ASST)  Bergamo Est

per la presentazione e la sottoscrizione  di un Protocollo di Intesa per la gestione dei casi, in carico al Tribunale Ordinario, nei cui giudizi siano coinvolti dei minori, al fine di garantirne la tutela.

Il Protocollo è il risultato di più anni di lavoro, al quale hanno attivamente contribuito i Servizi per i Minori e la Famiglia, il Tribunale Ordinario, l’Avvocatura e altri Enti Pubblici ed Associazioni che si occupano di famiglia e minori, tutti soggetti che a diverso titolo si misurano con il conflitto familiare.

Ai Servizi che si prendono cura dei Minori e della Famiglia non compete soltanto un’azione riparatoria, ma anche una funzione di prevenzione e di promozione, per sviluppare condizioni sociali che consentano lo sviluppo armonico dell’identità personale e sociale del soggetto in età evolutiva. Per questo, dato il crescente numero di separazioni, divorzi e controversie tra genitori non uniti in matrimonio, al fine di evitare dispersioni e ritardi in processi che riguardano soggetti fragili, i sottoscrittori del Protocollo hanno individuato prassi e strumenti comuni per garantire un rapido ed efficace raccordo tra tutti i soggetti istituzionalmente coinvolti, così da facilitare decisioni sollecite ed idonee a ridurre il disagio dei minori.

I firmatari si impegnano a favorire l’attuazione del Protocollo e, a renderlo operativo, entro e non oltre due mesi dalla data dell’odierna sottoscrizione.

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