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Ipertensione e Rischio Cardiovascolare nella popolazione della Bassa Bergamasca 
Data di pubblicazione: 31/08/2015

In occasione del "XXV Meeting Europeo sull'Ipertensione e la Protezione Cardiovascolare" organizzato dalla "Società Europea dell'Ipertensione" (ESH) e tenutosi a Milano dal 12 al 15 Giugno 2015 sono stati presentati i dati relativi alla prevalenza dell'ipertensione e dei fattori di rischio cardiovascolare nella bassa Bergamasca.
 
Tali dati, accettati dagli organizzatori del Congresso sia come comunicazione orale sia come poster, sono stati elaborati e presentati dall'equipe dell’UO Medicina Generale dell'Ospedale di Treviglio, diretta dal dr. Maurizio Destro.
 
L'ipertensione arteriosa rappresenta il più importante tra i fattori di rischio cardiovascolare e nel 2012 l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che circa 17,5 milioni di persone nel mondo abbiano perso la vita per malattie cardiovascolari (quali, ad esempio, infarto o ictus), rappresentando il 31% di tutte le cause di morte. Le previsioni per il 2030 sono ancora più "infauste" dal momento che si prevedono circa 23 milioni di decessi l'anno.
 
Alla luce di queste evidenze, in occasione della Giornata Mondiale contro l'Ipertensione, l'equipe della Medicina dell'Ospedale di Treviglio negli ultimi 5 anni è letteralmente "scesa in piazza" proprio a Treviglio per incontrare la popolazione, misurare la pressione, valutare i fattori di rischio cardiovascolare e fornire a ciascun partecipante suggerimenti e materiale informativo circa l'importanza e le modalità di prevenzione cardiovascolare (quali, ad esempio, la riduzione del consumo di sale, l'esercizio fisico, l'astensione dal fumo).
 
I risultati ottenuti misurando le pressioni e valutando i fattori di rischio cardiovascolare durante Giornate Mondiali del 2011-12-13-14 sono stati quindi elaborati e presentati al "XXV Meeting Europeo sull'Ipertensione e la Protezione Cardiovascolare".
 
Complessivamente sono stati valutati 1540 soggetti. Uno tra i rilievi più importanti è quello relativo alla prevalenza dell'Ipertensione nei soggetti della Bassa Bergamasca, che risulta sostanzialmente in linea con quella nazionale ed Europea.
Sono stati valutati anche i principali fattori di rischio cardiovascolare e i più rappresentati sono risultati essere la dislipidemia (elevati valori di colesterolo e/o trigliceridi nel sangue), il fumo di sigaretta, il diabete, un pregresso episodio di ischemia miocardica (infarto) o cerebrale (ictus). Anche l'attività fisica, la familiarità, l'obesità e la dieta sono elementi determinanti nella predisposizione ad eventi cardiovascolari acuti.
 
Sono stati quindi presi in considerazione i pazienti che già risultavano affetti da Ipertensione arteriosa e sono state valutate anche le terapie in corso. Molto interessante è il dato relativo al controllo dell'ipertensione, poiché nel 63% degli ipertesi i valori pressori misurati sono risultati normali, cioè la terapia antipertensiva in corso si è dimostrata efficace.
Prendendo in considerazione, invece, tutti i 1540 soggetti, la pressione arteriosa misurata è risultata normale nel 74%. Tali percentuali, superiori rispetto alla media nazionale, sono ragguardevoli se si tiene conto che la Società Italiana contro l'Ipertensione (in accordo anche con le società europee e l'Organizzazione Mondiale della Sanità), ha posto come obiettivo entro il 2015 un controllo pressorio efficace nel 70% dei soggetti.
 
L'incontro in "piazza" con la popolazione della Bassa Bergamasca proseguirà anche nei prossimi anni con l'intento di sostenere la popolazione e di ridurre ulteriormente i fattori di rischio per arrivare all'ambizioso obiettivo della riduzione della mortalità per eventi cardiovascolari.

La dr.ssa Giuseppina Dognini durante l'esposizione orale al Congresso.

 

La fotografia del Poster esposto al Congresso

Apre a Treviglio un ambulatorio per l’Endometriosi 
Data di pubblicazione: 22/08/2015

All’Ospedale di Treviglio, da Settembre, le donne che soffrono di endometriosi avranno la possibilità di essere seguite presso uno specifico ambulatorio, denominato “Ambulatorio per la Diagnosi e la Cura dell’Endometriosi”.
 
L'endometriosi è una patologia caratterizzata dalla presenza di endometrio, che normalmente è contenuto all'interno della cavità uterina, in altre zone del corpo femminile, il più delle volte nella pelvi.
 
I sintomi principali sono il dolore pelvico cronico, la dismenorrea (mestruazione dolorosa), la dispareunia (dolore durante i rapporti sessuali).
 
Per prenotare un appuntamento nell’Ambulatorio Endometriosi la donna potrà telefonare direttamente al numero 0363/424376 (sala parto – IV Piano) dalle ore 08.00 alle ore 18.00, dal lunedì al venerdì.
 
È necessario presentarsi, al momento della visita, con prescrizione medica (ricetta rossa) con l’indicazione “Visita Ginecologica – sospetta endometriosi”. È previsto il pagamento del ticket, se la paziente non è esente.
 
Il reparto ha preparato, per tutte le pazienti, una brochure informativa (che vi alleghiamo) che sarà distribuita all’interno dell’Azienda Ospedaliera, con tutte le informazioni sulla patologia e sull’Ambulatorio. 

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Al dr. Barni l’onorificenza “Juan Montalvo” 
Data di pubblicazione: 21/08/2015

Al dr. Barni l’onorificenza “Juan Montalvo”
 
Il Direttore dell’UOC Oncologia Medica dell’Ospedale di Treviglio e del Dipartimento Oncologico, dr. Sandro Barni, ha ricevuto nei giorni scorsi un'onorificenza dall'organizzazione “Juan Montalvo”.
 
Il dr. Barni è stato insignito del titolo onorifico dall’organizzazione del Premio Letterario Internazionale "Juan Montalvo" di Poesia, Racconti e Fotografia, ispirato a: Storie, Geografie, Paesaggi Migranti e Tutela dell'Ambiente.
 
L’onorificenza, a firma del presidente del premio, Guaman Jara Allende, presidente del Centro Ecuadoriano d'Arte e Cultura a Milano, e del presidente onorario, Narcisa Soria Valencia, Console Generale dell'Ecuador a Milano, dopo un'attenta analisi delle biografie di personaggi, è stata conferita al dr. Barni (segnalato dal padrino e sponsor Giuliano Ottaviani) quale personalità riconosciuta universalmente, per il contributo alla ricerca in campo oncologico, grazie alle numerosissime pubblicazioni, nazionali ed internazionali, per il suo lodevole lavoro e gli sforzi per contribuire al processo d'integrazione culturale nel mondo.

La manifestazione è l'unica in Italia organizzata da uno stato straniero che premia autori italiani e non solo, in nome della fratellanza dei popoli, un'idea che ha riscontrato il grande apprezzamento dell’ex presidente della Repubblica italiana Dr. Giorgio Napolitano. Nella giuria erano presenti volti importanti della letteratura europea e internazionale, quali la Prof.ssa Sveva Casati Modigliani, il Prof. Maurizio Cucchi, il Prof. Michelangelo Camilleti e il Prof. Davide Rondoni.

La cerimonia di premiazione si è svolta il 25 Luglio a Brignano Gera d’Adda, dove il Maestro Ottaviani ha curato personalmente la Biennale dei castelli della Gera d'Adda di Palazzo Visconti, dando vita ad un entusiasmante pomeriggio ricco di ospiti dal grande spessore culturale.

Il Maestro Giuliano Ottaviani, padrino dell'evento e creatore di trofei e targhe donate ai vincitori del Premio Letterario, ha in seguito premiato gli artisti della Biennale dei castelli della Gera d'Adda con trofei e certificati ufficiali di partecipazione.
 
Il premio ricevuto consiste in una targa incastonata in una scultura dell’artista trevigliese d’adozione Giuliano Ottaviani.
 
L’artista di fama internazionale ha scelto di omaggiare il dr. Barni della splendida targa in resina e oro, simboleggiante la natura dell’Ecuador, non solo per i suoi meriti in campo medico, ma anche per la sua personalità e la sua capacità di gestire con cura il reparto di Oncologia presso l’Azienda Ospedaliera di Treviglio.
 
 
 
Ottaviani, già in giovane età, si distingueva per la sua predisposizione per le arti applicate con prorompente creatività ed un notevole virtuosismo tecnico; per questa ragione frequentò la Scuola D'Arte a Perugia e, sotto l'occhio critico del Maestro Domenico Purificato, conseguì il diploma all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.

Dopo aver esordito con una prima personale a Milano, a soli 17 anni, spostò la sua attenzione verso la Svizzera e, a Zurigo, il grande gallerista Her Bolag volle acquistare alcune sue opere per la sua collezione privata.
Fino al 1976 Ottaviani si divide tra l'Italia e la Svizzera e altre nazioni che vedono crescere, con più mostre personali, la sua voglia di realizzarsi a pieno nel campo artistico e a nulla valsero le richieste di proseguire l'attività di insegnamento della pittura e della scultura, da lui esercitato per breve tempo, dedicando la sua vita ad un impegno costante e totale alla ricerca di idee e forme nuove.
 
Ottaviani è curatore della Biennale di Spoleto, della Biennale del Dialogo dei Castelli della Gera d'Adda , della mostra Art Expo, della Biennale di Durazzo, della Multiforma Criatividade Étnica – Brasile - , della Mostra di fine inverno, del Gran Premio di Davos –Svizzera - e presidente dell’associazione Eclettica.
 
Alcune sue opere sono state consegnate o premiate da autorevoli personaggi:
·         Papa Giovanni Paolo II in un'udienza riservata in Vaticano - Roma 1989
·         Andrea Bocelli per l'inaugurazione della statua di Papa Giovanni Paolo II° realizzata in marmo di Carrara e marmo rosso del Pakistan alla "City of Hope". - Los Angeles(USA) 2010
·         Hillary Clinton, dalla moglie dell’allora Presidente degli Stati Uniti, alla quale consegna una sua opera, nel corso di un’esposizione a Villa Ruffolo (Ravello) - Luglio '94
·         Nino Manfredi - 1996
·         Christian De Sica
·         Pippo Franco - Premio Acape
·         Enrico Beruschi
 
Tra i suoi lavori si contano: Sculture, Bronzi, Mosaici, Dipinti, Dipinti Storici, Affreschi, Murales, Monumenti, Ceramiche, Gioielli, Trofei, Lampade, elementi d’Arredo, Medaglie, Scenografie, Libri e Tessuti.
 
 

BROCHURE FOTO CERIMONIA DI PREMIAZIONE 

 

 

 

Viaggia sulla BreBeMi la ricerca biomedica dell’Ospedale di Treviglio 
Data di pubblicazione: 21/08/2015

Viaggia sulla BreBeMi la ricerca biomedica dell’Ospedale di Treviglio

 

Tre giovani dipendenti dell’ospedale ed una laureanda del politecnico di Milano portano a termine una ricerca di livello mondiale, nel tempo libero e a basso costo, per la validazione della laparoscopia in 3D.
 
È uno dei progetti di ricerca che ha portato l’Ospedale di Treviglio nel mondo, nato quasi per curiosità, tra la cantina di Andrea Ghedi, Ingegnere bresciano e Direttore del Servizio Qualità, accreditamento Gestione del rischio ed Ingegneria Clinica dell’Azienda ospedaliera, e l’Ospedale di Treviglio.
 
Quando nel Settembre 2014, il Dipartimento di Chirurgia ha implementato, tra i primi in Italia, un nuovo sistema laparoscopico con tecnologia 3D, andando a sostituire i vecchi sistemi 2D ormai vetusti, è emersa tra chirurghi ed ingegneri la necessità di validare scientificamente la metodica.
 
Si è composto, così, un gruppo di lavoro di quattro professionisti dall’età media di 35 anni: tre ingegneri, Andrea Ghedi e Erica Donarini, dipendenti dell’ospedale, Roberta Lamera - tesista del politecnico di Milano - e Luca Turati, giovane chirurgo della Chirurgia Oncologica di Treviglio, che nel tempo libero hanno sviluppato il progetto.
 
Un’approfondita analisi della letteratura scientifica mondiale ha mostrato come non esistessero altri articoli sul tema; si è quindi deciso, in sinergia con il Dipartimento di Chirurgia e la Direzione Scientifica dell’ospedale, di effettuare uno studio volto a validare l'impiego, in termini di efficacia, efficienza e sicurezza, nell’utilizzo della tecnologia laparoscopica, tra la visione in 3D e la tradizionale in 2D.
 
La ricerca consiste nel far eseguire ad un numero elevato di chirurghi di differenti specialità, suddivisi sulle due tecnologie (2D e 3D) un esercizio in videolaparoscopia attraverso l’uso di un fantoccio antropometrico standardizzato che simuli l’interno del corpo umano.
 
Contestualmente vengono raccolti una serie di dati sia di tipo quantitativo, in maniera automatica da una logica computerizzata installata nel fantoccio, sia di tipo qualitativo, attraverso la somministrazione di un questionario.
 
Il fantoccio standardizzato ed il relativo sistema di controllo sono stati ingegnerizzati e prototipizzati in proprio dai membri del gruppo di lavoro, partendo da un modello in legno, per giungere all’attuale versione.
 
Il tutto è stato reso possibile grazie alle nuove tecnologie a basso costo: il fantoccio è stato stampato presso una copisteria con stampante 3D mentre l’elettronica di controllo è stata sviluppata avvalendosi dell’italianissima scheda Arduino.
 
Lo sviluppo e l’ingegnerizzazione del sistema di simulazione laparoscopica ha impegnato gli ingegneri di Treviglio per diversi mesi. Nei fine settimana liberi dal lavoro il prototipo viaggiava continuamente tra la cantina di Brescia, dove veniva sviluppata la parte elettronica e meccanica, Romano di Lombardia e Crema, dove veniva sviluppato il software, mentre le pause di lavoro a Treviglio erano occasione per fare il punto della situazione e continuare con lo sviluppo.
 
Realizzato e validato il prototipo del simulatore, sono stati effettuati i test con i chirurghi. Tutte le specialità chirurgiche dell’azienda si sono messe a disposizione con grande entusiasmo, chi con consigli per lo sviluppo, chi come esecutore del test. 
 
I dati statistici ricavati ed elaborati dal team, con un buon livello di significatività, sono stati riassunti in pubblicazione scientifica.
 
A questo punto - spiega l’Ing. Ghedi - volevamo l’avvallo della comunità scientifica internazionale sui risultati ottenuti dalla nostra ricerca. Quale più ghiotta occasione della 37th Annual International Conference of the IEEE Enginering in Medicine and Biology Society, che si tiene in questi giorno a Milano nell'ambito dell'Expo 2015, una grande opportunità per portare il nome di Azienda Ospedaliera di Treviglio alla più importante conferenza mondiale di Ingegneria Biomedica. Con timore reverenziale, per un congresso che riunisce i lavori dei principali centri di ricerca ed università mondiali in ambito biomedicale, per citare un nome per tutti il famoso MIT di Boston, abbiamo trasmesso il nostro “paper” e, quando lo scorso Giugno il comitato organizzatore ci ha confermato l’accettazione del lavoro ed i commenti lusinghieri dei revisori, l’emozione è stata tanta”.
 
I risultati ottenuti dalla ricerca trevigliese sono molto importanti, perché hanno dimostrato con criteri scientifici come la tecnica 3D in laparoscopia garantisca più precisione, velocità e sicurezza nell’intervento chirurgico, e come, inoltre, renda più rapido l’apprendimento della metodica per i neo chirurghi. Ad oggi tale tecnica ed i relativi vantaggi erano solo esclusiva della robotica, con costi proibitivi per le strutture ospedaliere.
 
Il team trevigliese ha, inoltre, dimostrato come sia possibile, anche in centri non universitari, fare ricerca ad altissimi livelli, senza ingenti risorse.
 
Il sistema resterà a disposizione dei chirurghi dell’azienda ospedaliera con trainer per l’allenamento alla laparoscopia.
 

IL FANTOCCIO 3D

I TRE INGEGNERI

Un’interessante analisi accessi al Pronto Soccorso - Mese di Luglio - 
Data di pubblicazione: 14/08/2015

Il Direttore Sanitario dell’A.O. di Treviglio, il dr. Santino Silva, a seguito di alcuni articoli apparsi nei giorni scorsi sulla stampa locale, ha provveduto a reperire i dati sugli accessi ai Pronti Soccorso nel mese di luglio.

 

Raccolti tutti gli accessi relativi ai PS degli Ospedali di Treviglio, Romano di L., Calcinate e San Giovanni Bianco registrati nel mese di luglio degli anni che vanno dal 2006 al 2015, ha analizzato i dati incrociandoli con quelli relativi alla temperatura media, temperatura massima, umidità relativa media, dello stesso mese registrati per la Provincia di Bergamo.

 

Da questi dati è stata ricavata la temperatura percepita, ossia la sensazione di “caldo” o di “freddo” che viene avvertita; essa è dovuta non solo alla temperatura effettiva, ma anche ad altre condizioni ambientali.

 

I grafici successivi illustrano le relazioni maggiormente significative ricavabili dai dati disponibili:

 

 

 

In questo grafico viene illustrato l’andamento (trend) del numero di accessi totali (scala a sinistra) e della temperatura mediamente percepita (scala a destra) nel periodo considerato. E’ evidente che ad un aumento della temperatura percepita si rileva una diminuzione del numero complessivo di accessi ai PS considerati.

 

Il fenomeno della riduzione degli accessi nel tempo risulta un fenomeno diffuso in tutti i PS considerati come dimostrato dal successivo grafico:

 

 

 

 

 


 

Nel tempo è però variata la composizione dei pazienti che accedono ai PS come si evidenzia dal successivo grafico:

 

 

 

 

In cui si osserva che, mentre fino all’anno 2013, la fascia di età prevalente tra i pazienti che accedevano ai PS era compresa tra 15 e 65 anni, da quell’anno è diventata prevalente la fascia di persone di età superiore ai 65 anni.

 

Considerando quindi solo questa fascia di età appare più evidente, anche se non statisticamente significativa, la relazione tra temperatura percepita e probabilità di accesso al PS come si evidenzia da questo grafico:

 

 

 

In sintesi: gli accessi ai PS dell’Azienda nel mese di luglio sono in costante diminuzione, indipendentemente dalla temperatura percepita.

 

Nel tempo è cambiata la composizione degli accessi in termini di età dei pazienti.

 

La percentuale di pazienti anziani che è andata aumentando nel tempo appare, invece, condizionata dalla temperatura per cui, all’aumento della temperatura, si è associato un aumento della probabilità di accesso ai PS di una persona di età superiore ai 65 anni.

 

Questo fenomeno appare più evidente ad iniziare dall’anno 2013.

All’Ospedale di Treviglio è in arrivo la Villocentesi 
Data di pubblicazione: 06/08/2015

All’Ospedale di Treviglio è in arrivo la Villocentesi
 
 
Le donne in attesa di un figlio da oggi hanno la possibilità, all’Ospedale di Treviglio, di effettuare un esame in più per la diagnosi prenatale: la villocentesi.
 
La villocentesi è un esame diagnostico invasivo che permette di diagnosticare eventuali patologie cromosomiche fetali tramite il prelievo dei villi coriali.
 
È un esame che viene eseguito tra la 11° e la 13° settimana di gestazionale.
 
L’accesso è gratuito in caso di:
-         età materna maggiore o uguale a 35 anni
-        genitori con precedente figlio affetto da patologia cromosomica
-         genitore portatore di anomalie strutturale al cariotipo
-         anomalie fetali evidenziate eco graficamente
-        rischio elevato dopo esecuzione di un test di diagnosi prenatale non invasiva.
 
Per prenotarsi la donna dovrà telefonare direttamente al numero 0363/424376 (sala parto – IV Piano) dalle ore 08.00 alle ore 18.00, dal lunedì al venerdì, per fissare la propria partecipazione al counseling collettivo durante il quale saranno illustrate le tecniche di diagnosi prenatale invasiva e non invasiva.
 
Il counseling si svolgerà il giovedì mattina dalle ore 08.30 alle ore 11.00; nella medesima mattinata sarà eseguita un’ecografia per la datazione della gravidanza e, contestualmente, assegnato un appuntamento per eseguire l'esame prescelto.
 
I primi esami saranno effettuati la prossima settimana.
 
Al counseling la paziente deve portare tutta la documentazione inerente la gravidanza, gli esami ematochimici, compreso il gruppo sanguigno e gli esami diagnostici già eseguiti.
 
Con l’introduzione di questo esame, la nostra Azienda Ospedaliera è l’unica nella provincia ad offrire alle donne tutta la filiera di esami di diagnosi prenatali  (bitest, amniocentesi, villocentesi, DNA fetale, ecografia primo e secondo trimestre).

L'AO di Treviglio membro del Cluster Lombardo “Scienze delle Vita” 
Data di pubblicazione: 04/08/2015

Il Cluster Lombardo “Scienze delle Vita” diventa Associazione e rafforza la partecipazione pubblico-privata
 
Rocca: "Si apre una nuova fase del Cluster Lombardo, che vede in questo strumento una piattaforma di rilancio e competitività del settore del Life Sciences"
 
Presso la sede di Assolombarda, il Cluster Lombardo “Scienze della Vita”, su delibera dell’Assemblea e proposta del Comitato di Coordinamento, ha assunto nuova forma giuridica passando da accordo di partenariato ad Associazione, grazie al contributo di Assolombarda e Confindustria Lombardia.
 
Una trasformazione che nasce dalla volontà di avviare un percorso di consolidamento del Cluster in tutti i suoi ambiti: biotecnologico, farmaceutico, clinico, della salute e del benessere.
 
Una fase più operativa che vedrà in questo strumento una piattaforma di rilancio e competitività del Life Sciences in Regione Lombardia, aperta al contributo di enti di ricerca, università, istituti clinici, imprese e associazioni imprenditoriali e di categoria interessate allo sviluppo del settore.
 
“La costituzione del Cluster in Associazione contribuirà alla creazione di un ecosistema virtuoso, espressione della collaborazione pubblico-privata, con l’obiettivo di promuovere la nostra regione a polo di eccellenza per la ricerca e l’innovazione – ha dichiarato Gianfelice Rocca, Presidente di AssolombardaUno strumento capace di incoraggiare il dialogo tra i diversi attori del settore, favorire la condivisione di metodologie, sostenere la diffusione di modelli di successo e lo scambio di know-how, competenze e risorse: condizioni indispensabili per far crescere il sistema delle Scienze della Vita. Il confronto con l’Europa ci dice che, laddove la presenza di cluster è ben radicata, il numero di business emergenti e la produttività delle imprese sono in aumento. Guardando all’Europa i numeri confermano che Cluster è sinonimo di sviluppo. Secondo un’indagine dello European Cluster Observatory il 33.3% delle imprese appartenenti ai 2000 cluster presenti in Europa mostra una crescita occupazionale superiore al 10% annuo”.
 
All’atto costitutivo dell’Associazione sono stati nominati nel ruolo di Presidente Rosario Bifulco, Consigliere Incaricato di Assolombarda per Competitività Territoriale, Ambiente ed Energia, e nel ruolo di Vicepresidente Silvio Garattini, fondatore e direttore dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri.
 
Inoltre è stato nominato il Consiglio Direttivo del quale fanno parte dodici consiglieri, in rappresentanza delle categorie costitutive dell’Associazione: imprese, clinica, ricerca e associazioni. 
 
In particolare si tratta:
-          Accelera/Nerviano Medical Science Group
-          Assolombarda
-          Azienda Ospedaliera Treviglio-Caravaggio (dr. Cesare Ercole e dr. Ezio Pezzica)
-          Axxam, Bracco Imaging
-          Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica
-          IRCCS IEO
-          IRCCS Istituto Mario Negri
-          Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna
-          MolMed
-          Università Statale di Milano-Bicocca
-          Università Statale di Pavia.

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