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Anno 2013: i dati sulle donazioni di organi e innesto tessuti all’ospedale di Treviglio 
Data di pubblicazione: 09/09/2014

La campagna di formazione ed informazione sul Trapianto di Organi comincia a dare i suoi frutti anche all’Azienda Ospedaliera di Treviglio.

È con viva soddisfazione che comunichiamo i primi importanti risultati per il nostro Ospedale: nel 2013 l’A.O. di Treviglio ha consentito, grazie agli espianti effettuati nel nostro Presidio di Treviglio (l’unico autorizzato nell’Azienda ad effettuare questa attività) a 8 pazienti di ricevere un trapianto d’organi e a 16 pazienti di ricevere un innesto di tessuti.

Quella delle donazioni è una materia delicata e dolorosa, ma è anche una fonte di speranza di vita, o un modo per migliorare qualità dell’esistenza, per i cittadini che ne possono usufruire.

La donazione, regolamentata per legge, vede come primi attori gli operatori sanitari che agiscono in un contesto dove devono mostrare spiccate doti umane ed etiche, oltre che professionali.
 

Gli operatori dei Coordinamenti Locali, per l’Ospedale di Treviglio coordinati dal dr. Massimo Borelli, entrano in contatto diretto con i familiari dei potenziali donatori, curano gli aspetti amministrativi degli interventi legati al prelievo, comunicano i dati del donatore al Centro Regionale e alla Rete Nazionale Trapianti, per una corretta e tempestiva assegnazione degli organi.

Inoltre, si occupano di educazione e informazione attraverso attività che comunicano e sviluppano la cultura della donazione tra gli operatori e nella popolazione nel territorio di propria competenza.

L’opera di informazione e formazione attuata in questi anni da Regione Lombardia e dalle singole Aziende Ospedaliere inizia, così, a dare i primi segnali di successo.

Un vivo ringraziamento, perciò, a tutti gli operatori dell’Ospedale di Treviglio, nella speranza che nel 2014 il dato venga implementato e alla sensibilità ed umanità dei familiari dei pazienti donatori.

 


Allegati: COMUNICATO STAMPA - DONAZIONI.pdf

Ice Bucket Challenge, senza doccia, all’A.O. di Treviglio 
Data di pubblicazione: 02/09/2014

L’Azienda Ospedaliera di Treviglio coglie la nomination del dr. Carlo Nicora, Direttore Generale dell’HPG23, ed accetta la sfida per l’Ice Bucket Challenge, in forma, però, un po’ più riservata. La direzione dell’Azienda trevigliese, infatti, seguendo quanto dichiarato nei giorni scorsi da Papa Francesco, non effettuerà la classica doccia gelata, ma proporrà a tutti i dipendenti di donare, liberamente e senza spettacolarizzazione, un’ora del proprio lavoro per la Ricerca contro la SLA.

Che cos’è l’Ice Bucket Challenge
La paternità della sfida della doccia ghiacciata, Ice Bucket Challenge, non è ben chiara ma sembra sia nata dal 29enne Peter Frates, sportivo. Il giovane, di Beverly in Massachusetts, affetto da SLA, ha chiesto a familiari ed amici di partecipare alla sfida, prendendo ispirazione dalla pratica che si faceva tra giocatori, quando era il capitano della squadra di baseball del college di Boston. L’Ice Bucket Challenge consiste in una sfida a rovesciarsi addosso un secchio di acqua gelata, con tanto di cubetti di ghiaccio, che letteralmente paralizza i muscoli del corpo, proprio come succede per i malati di SLA che, nonostante ciò, rimangano mentalmente lucidi, perdono l’utilizzo del proprio corpo. Ad ogni doccia ghiacciata dovrebbe corrispondere un bonifico effettuato verso l’Associazione AISLA, per la ricerca contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica, ed ogni “docciato” può nominare tre amici che, entro 24 ore, dovranno, a loro volta, rovesciarsi un secchio d'acqua in testa.

Il comunicato dell’A.O. di Treviglio ai dipendenti

L’Azienda Ospedaliera è lieta di aderire all’invito all’Ice Bucket Challenge, nominando a sua volta tutti dipendenti.

Non vi chiederemo di “docciarvi”, ma di donare un’ora del vostro lavoro per la Ricerca. Il ricavato sarà offerto all’AriSLA che, grazie anche alle borse di studio per giovani medici, ogni giorno lavora per sconfiggere la Sclerosi Laterale Amiotrofica - malattia tuttora inguaribile – cercando, nel contempo, di migliorare la vita dei pazienti che ne sono affetti.

Vi invitiamo, in modo del tutto libero, ad associarvi a noi, donando un’ora del vostro lavoro del mese di settembre alla Ricerca contro la SLA.

Aderire è semplice: i dipendenti dovranno solo compilare e firmare il modulo di adesione, inviandolo all’Ufficio Stipendi. Il contributo si tradurrà in una trattenuta dalla busta paga del corrente mese di settembre.

L’AISLA nell’A.O. di Treviglio
La nostra Azienda è già, da tempo, vicina all’associazione che collabora, grazie al prezioso lavoro svolto dall’amica dr.ssa Anna Di Landro, quale associazione di volontariato aziendale, presente anche sul nostro sito internet.

Per gli amici, non dipendenti, che volessero donare, con o senza secchiata, l’IBAN da intestare a A.I.S.L.A. Onlus è: IT 04 V 05034 10100 00000000 1065.

 

ALLEGATI:

Il comunicato stampa

Il modulo di adesione in formato word

Il modulo di adesione in formato pdf


 

Bandi di mobilità ed incarichi all’A.O. di Treviglio 
Data di pubblicazione: 08/08/2014

 

Nei giorni scorsi, come già preannunciato durante la Conferenza Stampa di venerdì 1° Agosto sul Punto Nascita di San Giovanni Bianco, l’Azienda Ospedaliera ha provveduto ad emanare alcuni Bandi di Mobilità ed avvisi per Dirigenti Medici.

Per l’Ospedale di San Giovanni Bianco, più in particolare, si cercano un Medico per la Radiologia (con bando di mobilità compartimentale ed intercompartimentale) a tempo indeterminato, e ben tre Medici Anestesisti (sempre con bando di mobilità compartimentale ed intercompartimentale) a tempo indeterminato, questi ultimi necessari per il mantenimento del Punto Nascita. 

Per l’Ospedale di Treviglio è, invece, stato bandito un posto per Dirigente Medico di Neonatologia, sempre con la stessa modalità (bando di mobilità compartimentale ed intercompartimentale – per ruolo a tempo indeterminato). 

Restano ancora aperti i bandi e avvisi indetti nelle settimane precedenti, più in particolare:

-          Avviso di selezione pubblica per soli titoli per l'attivazione di un incarico di collaborazione libero professionale per prestazioni medico specialistiche di Neurologia di Treviglio.

-          Avviso pubblico per conferimento di incarico quinquennale di Direttore della Struttura Complessa Unità di Psichiatria n. 14 di Bonate Sotto - Disciplina di Psichiatria

-          Avviso pubblico per conferimento incarico quinquennale di Direttore della Struttura Complessa di Oculistica presso l'ospedale di Treviglio - disciplina di Oftalmologia

 

In sala operatoria come al cinema 
Data di pubblicazione: 08/08/2014

Il Dipartimento di chirurgia dell'A.O. di Treviglio - Caravaggio è il primo ospedale lombardo, tra i pochi in Italia, a dotarsi di tecnologia laparoscopica 3D per la propria Sala Operatoria.

Non potevano, perciò, non essere che estremamente entusiastiche le parole del direttore generale, Cesare Ercole, nel presentare l'ultima acquisizione in capo chirurgico: una colonna video per interventi in laparoscopia in tre dimensioni (3D) chiamata “Viking 3DHD Vision System”.

Lo strumento sarà attivo presso il blocco operatorio dell'Ospedale di Treviglio a partire da settembre, a disposizione di tutte le unità operative afferenti al dipartimento di scienze chirurgiche.

La tecnologia 3D, del tutto simile a quella utilizzata nelle sale cinematografiche, inclusi gli occhiali tridimensionali, permette un grande passo avanti in campo chirurgico, garantendo una visione "reale" del campo operatorio laparoscopico, e aggiungendo alle due dimensioni classiche della normale visione televisiva, anche la profondità, dando, dunque, al chirurgo la sensazione di muoversi nello spazio reale.

Tale tecnica era a oggi possibile solo con l'uso della chirurgia robotica, con costi proibitivi per le aziende, soprattutto pubbliche, e con l'insidia dell'inappropriatezza.

La nuova tecnologia permetterà ai nostri medici un deciso passo avanti in una chirurgia che, oggi, è già di alto livello, garantendo al paziente maggior sicurezza, minori complicanze e tempi operatori più ridotti.

Lo strumento, unito all'alta specializzazione del personale medico e sanitario, farà dell'ospedale di Treviglio un punto di riferimento nazionale per metodiche chirurgiche laparoscopiche tridimensionali. Dopo l’installazione, infatti, l’Ospedale sarà centro di riferimento per trading formativi per medici di altre aziende che vorranno dotarsi di tale apparecchiatura.

Il dr. Ercole, insieme ai dirigenti della Conmed Italia S.r.l. di Pero (proprietaria del marchio Vicking), programmeranno nelle prossime settimane, dopo l’installazione dell’apparecchiatura, un Open Day per i media e gli addetti ai lavori, per illustrare, sul campo, le infinite potenzialità del Viking 3DHD Vision System.

 

 

 


Pubblicazione opuscolo informativo sulla gestione delle stomie 
Data di pubblicazione: 29/07/2014

 
Nell’ambito delle misure per il miglioramento della qualità dell’assistenza e della corretta informazione ai pazienti, la nostra Azienda Ospedaliera ha prodotto un opuscolo informativo da consegnare ai pazienti portatori di stomia, o pazienti candidati alla sua collocazione.
 
Una “stomia”, nel linguaggio medico, indica una connessione di un viscere cavo dell’apparato digerente o dell’apparato urinario con la superficie cutanea.
 
La stomia può essere temporanea o permanente. In quella temporanea, dopo un adeguato periodo di tempo, viene rimossa ed il transito intestinale viene ripristinato mediante un secondo intervento, chiamato di “ricanalizzazione”.
 
La stomia permanente è necessaria per le lesioni e patologie particolarmente gravi ed irreparabili del retto, dello sfintere anale ed in alcuni casi di tutto il colon e, come dice la parola, è destinata a restare per tutta la vita del paziente.
 
In ognuno dei due casi, comunque, nel paziente si verificano due importanti problematiche:
 
-          il cambiamento dell’immagine di sé può essere destabilizzante;
 
-          il “riadattamento” alle normali attività di vita.
 
Gli operatori sanitari, consapevoli di queste problematiche,  sono pronti a rispondere a tutte le domande e chiarire dubbi, fornendo supporto fisico ed emotivo. Nonostante questo, però, può essere utile a casa un rimando scritto delle informazioni ricevute, che aiuti il paziente e i suoi parenti, o caregiver, a gestire correttamente e serenamente questa nuova condizione.
 
L’ opuscolo è stato elaborato da un gruppo di infermieri e medici dell’Azienda Ospedaliera di Treviglio, al fine di completare le informazioni ricevute dal medico e dallo stomaterapista, di supportare e fissare la formazione avuta durante l’ospedalizzazione, di risolvere dubbi e fornire dei riferimenti di persone e/o associazioni da consultare, in caso di necessità.
 
Come recita l’introduzione all’opuscolo: “in questo libretto il paziente potrà trovare utili e semplici informazioni, per la cura della stomia, l’alimentazione, la gestione a domicilio, numeri e siti web utili a cui potrà far riferimento. È importante, per noi, ricordare che il paziente non sarà solo. Per questo motivo, ci saranno nuove cose da imparare e da fare, altre persone da incontrare per aiutarla a riscoprire e costruire nuove risorse personali. Con la stomia è possibile fare passeggiate, andare in bicicletta, al ristorante, incontrarsi con gli amici, viaggiare e continuare a svolgere attività piacevoli come ha fatto finora.”
 
L'opuscolo sarà consegnato dai reparti chirurgici di tutta l'Azienda, dall’ambulatorio prericovero, e dall’ambulatorio stomie; sarà inoltre scaricabile dal sito internet aziendale nello spazio “Comunicati stampa”.

 

BROCHURE COMPLETA IN PDF

On line la nuova Newsletter dell'A.O. 
Data di pubblicazione: 11/07/2014

 

E' on line su ISSUU il nuovo numero della Newsletter aziendale della nostra A.O.

Formato PDF

Formato on line ISSUU

 

 

Libro Bianco sullo sviluppo del sistema sociosanitario in Lombardia 
Data di pubblicazione: 04/07/2014

 

Venerdì 4 luglio è stato presentato il Libro Bianco sullo sviluppo del sistema sociosantario in Lombardia, un documento «finalizzato a  rendere partecipi tutti gli attori istituzionali e sociali delle riflessioni che Regione Lombardia ha svolto sul sistema sanitario e sociosanitario lombardo». 

Questi i principi cardine su cui si basa lo sviluppo del sistema lombardo:

  • Conferma della specificità culturale e sociale lombarda: l’affermazione della libera scelta;
  • Passaggio dal “to cure” al “to care”;
  • Organizzazione di un modello che separi le funzioni chiave di programmazione, erogazione delle prestazioni e controllo;
  • Articolazione del sistema sanitario organizzato in Agenzie Sanitarie Locali (ASL), Aziende Integrate per la Salute (AIS) e una Centrale unica di committenza. 

Il documento è frutto di un percorso condiviso che ha visto la partecipazione dell’Assessorato alla Salute, Assessorato alla Famiglia, Solidarietà sociale e Volontariato, della Commissione Sviluppo Sanità presieduta dal Prof. Umberto Veronesi, da Eupolis e dagli stakeholder istituzionali e sociali.


Il confronto è adesso aperto a chiunque voglia presentare delle proposte, scrivendo alla casella di posta:

librobianco@regione.lombardia.it 
 

oppure inviandole a Regione Lombardia, Direzione Generale Salute oppure Direzione Generale Famiglia, Solidarietà sociale e Volontariato, Piazza Città di Lombardia 1, 20124, Milano.

 

QUI potete trovare alcuni impotanti documenti da scaricare per approfondire l'argomento:

 

 

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