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Sabato 18 febbraio 2012 - Treviglio - BERGAMO CARDIAC CARE 
Data di pubblicazione: 18/01/2012

Il Corso si terrà presso l'Auditorium della Cassa Rurale di Treviglio, sito in via Carcano n.15

 

 

V incontro nell’ambito del progetto

“La cardiologia ed il territorio nel territorio di Bergamo”

 

BERGAMO

Cardiac Care

 

TREVIGLIO - 18 Febbraio 2012

AUDITORIUM CASSA RURALE

Via Carcano n.15

RAZIONALE
Le malattie cardiovascolari rappresentano la seconda causa di decesso in tutto il mondo, dopo le malattie infettive.
I livelli di pressione arteriosa sono fortemente correlati al rischio di eventi cerebro-cardiovascolari e metabolici. Nonostante i notevoli mezzi che la scienza mette a disposizione per la cura dell’ipertensione, questa patologia rimane a livello mondiale una delle principali cause di morbilità e mortalità.
Le diverse categorie di medici e operatori sanitari devono confrontarsi per stabilire un percorso comune, perché troppo spesso i pazienti sono assediati da diverse strategie, corrette, ma che possono creare confusione, e quindi il non raggiungimento dei target prefissati.
Non solo la CVD è costosa in termini di cure cliniche ma, colpendo individui nel pieno della loro età attiva, compromette il futuro di quelle famiglie da loro dipendenti e le basi economiche della società, riducendo la produttività della forza lavoro.
Nel nostro simposio cercheremo di rendere attuabili le migliori tecniche diagnostiche e terapeutiche, determinando le più adeguate strategie non solo farmacologiche, ma anche come modifica dello stile di vita.
L’uso appropriato di tecniche diagnostiche terapeutiche e la minimizzazione dei tempi di scelta del percorso più appropriato permetteranno non solo una maggiore tempestività di attuazione degli obiettivi, ma anche un marcato risparmio di risorse economiche.
Obiettivo del corso è il miglioramento della gestione socio-sanitaria dell’ipertensione arteriosa, ottimizzando l’approccio diagnostico e terapeutico.

TARGET
Medici di Medicina Generale, Specialisti ed Infermieri Professionali sensibili alle problematiche trattate.

Venerdì 10 febbraio 2012 - BERGAMO - Convegno regionale 2012 di Allergologia 
Data di pubblicazione: 28/12/2011

Centro Congressi Giovanni XXIII - ASPETTI MEDICO-LEGALI ED ORGANIZZATIVI IN ALLERGOLOGIA: DALLA TEORIA ALLA PRATICA

 

CONVEGNO REGIONALE AAITO 2012

 

 

ASPETTI MEDICO-LEGALI  ED ORGANIZZATIVI IN ALLERGOLOGIA: DALLA TEORIA ALLA PRATICA

BERGAMO - Venerdì' 10 febbraio 2012

Centro Congressi Giovanni XXIII

 

 

OBIETTIVI DEL CONVEGNO

 

La prevalenza delle malattie allergiche è oggi in costante aumento. L’allergia si esprime come patologia respiratoria, cutanea, alimentare, da farmaci e presenta problematiche molto complesse in termini diagnostici e terapeutici. Molteplici sono i meccanismi immunologici coinvolti nell’allergia e ancora oggi non esistono test diagnostici definitivi per alcune patologie allergiche (per esempio alcuni tipi di allergia alimentare).

 

Sia in termini diagnostici che terapeutici talvolta sono richieste procedure non scevre da effetti collaterali o rischi per il paziente (esempio immunoterapia o test di scatenamento con alimenti e/o farmaci).

 

Il convegno si propone di guardare le nuove frontiere dell’allergologia: la diagnostica molecolare, l’immunoterapia specifica e la terapia farmacologia con occhio medico-legale nel tentativo di rispondere alle numerose domande degli allergologi clinici o suscitare discussione sulle molteplici novità scientifiche e sulle implicazioni medico-paziente che ne derivano.

 

Verranno inoltre affrontate problematiche legislative specifiche della branca allergologica come la congruità di codifica delle prestazioni in regime SSN sia ambulatoriale che DH, alla luce di nuove normative proposte dagli organismi regionali, così da dare informazioni chiare ed omogenee agli specialisti che si occupano di allergologia.

 

Da ultimo verrà considerato l’aspetto assistenziale in termini di invalidità civile anche attraverso il confronto con le associazioni di pazienti, aspetto sino ad ora sempre poco dibattuto a fronte di casi di patologie allergiche talvolta anche molto invalidanti e di pesante impatto sulla qualità della vita.

 

 

 

Relatori e moderatori

 

R. Asero, F.M. Avato, G. Basile, S. Bonini, G. Colombo, M.T. Costantino, M. Cottini, M. Ferrara, C. Lombardi, G. Manzotti, M. Mauro, M-R Yacoub, A. Pappacoda, M. Piccioni, L. Polo, V. Pravettoni, M. Russello, E. Savi, G. Senna, CG Tyron

 

  

Segreteria Scientifica

Dott.ssa G. Manzotti

Dott. M. Ferrara

Ospedale di Treviglio (BG)

 

 

Venerdì 18 e sabato 19 Novembre 2011 - Treviglio - VI CORSO INTERNAZIONALE SUL PAVIMENTO PELVICO 
Data di pubblicazione: 28/09/2011

Il Corso si terrà presso l'Auditorium della Cassa Rurale di Treviglio, sito in via Carcano n.7

 

6° CORSO INTERNAZIONALE TEORICO - PRATICO

 

IL TEAM INTERDISCIPLINARE

DEL PAVIMENTO PELVICO

TREVIGLIO - 18 e 19 Novembre 2011

AUDITORIUM CASSA RURALE - Via Carcano n.7

RAZIONALE
L'incontinenza urinaria ed il deficit erettile, il dolore pelvico, la defecazione ostruita: patologie che fino a qualche anno fa erano considerate sommerse. Attualmente invece si è calcolato che in Italia sono circa 5 milioni i soggetti che, per ognuna di tali, ne sono interessati.
Perché trattare tali argomenti insieme: innanzitutto la innervazione del tratto genitale ed urinario è simile ed è riconosciuto che entrambi i quadri clinici peggiorino la qualità di vita del paziente e di chi gli sta vicino.
In questi anni finalmente nuovi farmaci sono a disposizione dei medici e degli utenti, per un trattamento efficace di tali patologie; inoltre è migliorata la diagnosi e la comprensione fisio-patologica e tutto ciò ha favorito la possibilità di risolvere nella maggioranza dei casi questi problemi.
Lo scopo di questo corso è proprio di fare il punto su come fare diagnosi e trattare tali patologie, evitando esami inutili e puntando quando è possibile, sulla eliminazione dei fattori di rischio, valorizzando in particolare la persona in quanto tale e non vista come paziente. In questo il team multidisciplinare del pavimento pelvico ha una importanza vitale, per la capacità di aggregare vari specialisti, risparmiando all'utenza inutili viaggi e permettendo di
fare diagnosi con una semplice visita collegiale.

Ospedale Treviglio-Caravaggio - Venerdì 28 ottobre 2011 - ore 8.30 - Sala Convegni 
Data di pubblicazione: 22/09/2011

Convegno del Dipartimento Oncologico

 

  

COME, QUANTO, QUANDO, A CHI

Thinking out of the box

 

28 OTTOBRE 2011

Ospedale di Treviglio-Caravaggio - Sala Convegni

 

RAZIONALE

 

Il sottotitolo che è stato scelto per questo convegno vuole chiarire come saranno affrontati gli argomenti di cui discuteremo assieme.

Molte volte le nostre decisioni quotidiane sono legate “anche” a “consuetudini” che abbiamo imparato (e quindi tramandato) quando l’oncologia era basata, di necessità, più sull’empirismo che sulle certezze scientifiche. Ci sono quindi alcuni concetti che abbiamo accettato forse in modo un po’ acritico ma che potrebbero anche essere corretti se saremo capaci di dare loro una logica “Evidence Based Medicine”.

Questo è lo sforzo che chiedo a tutti noi quando ci troveremo ancora insieme a Treviglio a riflettere sul nostro lavoro quotidiano.

 

Dr. Sandro Barni

Direttore Dipartimento Oncologico, A.O. di Treviglio

 

 

Ospedale Treviglio-Caravaggio - Sabato 15 ottobre 2011 - ore 8.30 - Sala Convegni 
Data di pubblicazione: 19/09/2011

Convegno dei Dipartimenti di Oncologia e di Chirurgia

 

Scoagulare...sì, ma come?

UN PROBLEMA APERTO IN ONCOLOGIA, CHIRURGIA E MEDICINA INTERNA

 

15 OTTOBRE 2011

Ospedale di Treviglio-Caravaggio - Sala Convegni

 

Presentazione del Convegno 

 

Il corso nasce dalla consapevolezza che la patologia tromboembolica venosa, date le gravi conseguenze sociali e sanitarie, riveste oggi un ruolo primario nella pratica clinica quotidiana, infatti sia il medico in ospedale che il medico di medicina generale si trovano quotidianamente a dover gestire pazienti anziani, critici, con pluripatologie, a rischio di TEV.

L’evento sarà quindi rivolto a medici specialisti e medici di medicina generale del territorio(50) con l’intento di sviluppare una sempre più intensa ed proficua collaborazione tra gli stessi in modo da ottimizzare la gestione della patologia.

Sempre maggiori sono le evidenze di una stretta correlazione tra tromboembolismo venoso ed altre patologie mediche, in particolare la neoplasia, la cui rilevanza in termini di rischio è ormai comprovata:il paziente con cancro ha un rischio relativo di TEV 6 volte maggiore di un paziente medico non neoplastico!

Quindi la corretta profilassi del TEV ha oggigiorno un ruolo fondamentale non solo nell’ambito chirurgico, ortopedico, ginecologico, vascolare e generale,dove ha trovato la maggiore documentazione e le evidenze più solide, ma anche in ambito internistico ed oncologico,dove le complicanze del TEV a volte sono sottovalutate nella pratica clinica.

Pertanto per la corretta profilassi del TEV oggi è fondamentale sia in ambito ospedaliero che per il medico di medicina generale che sempre più frequentemente si trova a dover gestire il paziente a domicilio.

In un tale scenario diventa perciò fondamentale una visione del problema a 360° :saranno gli stessi specialisti a confrontare le loro esperienze territoriali valutando lo stato dell’arte e le possibili aree di intervento e di miglioramento nella gestione dei pazienti a rischio di TEV.

 

 

Ospedale Treviglio-Caravaggio - Sabato 8 ottobre 2011 - ore 8.40 - Sala Convegni 
Data di pubblicazione: 16/09/2011

Convegno del Dipartimento Area Medica - Nefrologia e Dialisi

 

Fattori di rischio cardiovascolari: quali obiettivi e come raggiungerli?

8 Ottobre 2011

Ospedale di Treviglio-Caravaggio - Sala Convegni

 

RAZIONALE DEL CONVEGNO

 

L’associazione tra obesità addominale, dismetabolismo glicolipidico e ipertensione arteriosa, in altre parole la Sindrome Metabolica, ha suscitato un interesse sempre più crescente. Queste condizioni coesistono in un individuo in misura maggiore di quanto ci si potrebbe attendere da una distribuzione casuale. L’obesità è una malattia cronica ad eziologia multifattoriale fortemente connessa allo stile di vita. La sua prevalenza è in continua crescita non solo nel mondo occidentale, ma anche nei paesi in via di sviluppo, tanto da indurre l’OMS a considerare l’obesità come una malattia pandemica.

In Italia, dati ISTAT del 1999 riportano che il 47% della popolazione presenta sovrappeso ed obesità. L’obesità rappresenta un fattore di rischio per la salute in quanto spesso si associa ad alterazioni del metabolismo glucidico e lipidico, ed anche a diabete mellito franco, ipertensione arteriosa e alla sindrome dell’apnea notturna. Sebbene l’obiettivo terapeutico da raggiungere rimanga sostanzialmente il rientro all’interno dei valori definiti normali per ogni singolo fattore di rischio associato alla presenza d’obesità, il primo intervento rimane legato al raggiungimento di quelle modificazioni dello stile di vita, che consentono di ridurre il peso corporeo e soprattutto di limitare l’accumulo del grasso addominale o viscerale. Una soluzione ottimale rimane sempre quella collegata ad una migliore campagna d’informazione sanitaria da parte sia delle società scientifiche di riferimento che da parte degli organi pubblici per sensibilizzare la popolazione a porre maggior attenzione nella scelta degli alimenti, ad un’adesione più estesa ed equilibrata all’attività fisica extralavorativa, ad un’estesa modifica dello stile di vita. Ovviamente, ogni qualvolta tali interventi dovessero risultare insufficienti a contenere il rischio dell’aumento della patologia cardiovascolare, la terapia farmacologica può basarsi su una scelta equilibrata degli interventi più efficaci e d’ampio respiro.

Non secondaria la correzione dei disturbi del metabolismo glucidico, condizione questa gravata da un aumento della mortalità cardiovascolare e da complicanze importanti quali la nefropatia diabetica.

Altro ruolo fondamentale è la normalizzazione dei livelli pressori e, di conseguenza, la riduzione dei rischi connessi cardiovascolari e nefrologici.

Dal punto di vista nefrologico, attualmente, agendo su determinati fattori come il controllo glicemico, l’ipertensione e la dislipidemia, si possono ottenere efficaci protezioni dal danno d’organo.

Vista l’importanza medico – sociale dell’argomento, si è deciso di mettere a confronto le strategie di prevenzione, diagnosi e terapia di medici di assistenza primaria, internisti, cardiologi, diabetologi e nefrologi. La correzione dei fattori di rischio, sopracitati è in grado di ridurre sensibilmente eventi cardiovascolari, progressione del danno renali ed altre complicanze che influiscono sensibilmente sulla morbidità e mortalità. Saranno presi in considerazione anche le possibili interfacce tra territorio, medicina di base ed ospedale per una più completa integrazione della prevenzione e della terapia con un approccio multidisciplinare.

 

dr. Emilio Galli.

 

 

Ospedale Treviglio-Caravaggio - Sabato 24 settembre 2011 - ore 8.30 - Sala Convegni 
Data di pubblicazione: 22/08/2011

Convegno di Epatologia

 

NUOVI ORIZZONTI TERAPEUTICI IN EPATOLOGIA

24 SETTEMBRE 2011

Ospedale di Treviglio-Caravaggio - Sala Convegni

Premessa
Negli ultimi 2 anni vi sono stati importanti sviluppi terapeutici nel settore epatologico. Gli inibitori orali della polimerasi virale stanno cambiando la storia naturale dell'epatite B e nel prossimo anno saranno disponibili nuovi farmaci contro il virus dell'epatite C.
L'aggiunta di queste molecole all'attuale terapia con Interferon peghilato e Ribavirina renderà curabile questa malattia nel 70-80% dei casi. La NASH (Steatoepatite non alcolica) sta emergendo come causa sempre più importante di cirrosi ed epatocarcinoma. La ricerca farmacologica in questo settore non ha ancora prodotto farmaci che possano modificarne la storia naturale ma molte nuove e promettenti molecole sono già in sperimentazione.
La sindrome crioglobulinemica trova come principale causa eziologica l'infezione da virus dell'epatite C ed anche in questo caso la disponibilità dei nuovi farmaci biologici (Rituximab) ha aperto nuovi orizzonti terapeutici.

 

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