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Venerdì 21 e Sabato 22 Settembre 2012 - BERGAMO - XVIII Congresso Interassociativo AMD-SID Lombardia 
Data di pubblicazione: 24/08/2012

Centro Congressi Giovanni XXIII - La Prevenzione è la migliore Cura contro il "Malessere del Benessere"

 

 

XVIII Congresso

 

Interassociativo

 

AMD SID Lombardia

 

La prevenzione è la migliore cura

per il “malessere del benessere”

 

Bergamo, 21-22 settembre 2012

 

 

In Italia la malattia diabetica ha una prevalenza del 5% circa, è considerata tra le più gravi malattie croniche non trasmissibili, è in costante aumento (+ 38% di prevalenza in Lombardia dal 2001 al 2007), ed è annoverata tra le patologie più costose. La cura del diabete è prevalentemente territoriale/ambulatoriale; ciononostante, circa il 25% delle persone ricoverate negli ospedali Lombardi è costituito da persone con diabete. Da questi dati è facile evincere che il diabete determina degli alti costi che, nel nostro Paese, superano il 10% (13% USA) degli oneri sanitari totali. Di fronte a questa drammatica situazione si possono attuare interventi efficaci di prevenzione primaria attraverso gli stili di vita e si deve agire per prevenire le complicanze acute e croniche, limitando di conseguenza le invalidità dovute alla malattia. Nei soggetti a rischio di divenire diabetici, gli stili di vita sono in grado di ridurre a distanza di 7 anni la comparsa della malattia nel 70% dei casi. Anche le complicanze del diabete sono ampiamente prevenibili attraverso uno stretto controllo del compenso metabolico e dei fattori di rischio cardiovascolare associati. Una gestione ambulatoriale ed ospedaliera specialistica “intensiva” permette di rallentare l’evoluzione di gravi complicanze, contenendo i costi e garantendo un’accettabile qualità della vita. Il coinvolgimento microangiopatico (cioè dei “piccoli vasi sanguigni”) può causare la nefropatia diabetica (alterazione  della funzione renale causata dalla malattia diabetica) che ha presentato, negli ultimi anni, strumenti per una diagnosi precoce e per possibilità di interventi efficaci, mediante un “approccio globale” nei suoi vari stadi di manifestazione, anche nei più avanzati. Nella giornata di venerdì 21 settembre, la 1° sessione del convegno (organizzata in collaborazione con l’Ist. Mario Negri di  Bergamo e con la Società Italiana di Nefrologia -SIN Lombardia) propone la complicanza nefropatica proprio come esempio di potenziali interventi utili alla sua prevenzione, a ritardarne la progressione, considerando anche le possibilità di regressione e di remissione della complicanza stessa. Ariela Benigni ci ricorderà cosa abbiamo imparato dagli studi su animali e cosa serve davvero all'uomo. Roberto Trevisan sottolineerà l’importanza di un approccio “globale” alla nefropatia diabetica, acquisita grazie alla “Remission Clinic”. Aurelio Limido cercherà di indicare le  possibilità di prevenzione dell’evoluzione delle complicanze vascolari nella malattia renale giunta allo stadio terminale. La “Lettura Magistrale” di Piero Ruggenenti (La storia naturale della complicanza renale nel diabete mellito: la realtà attuale, le aspettative future) permetterà di gettare uno sguardo di speranza a quanto disponibile (ora e nel breve tempo) per contrastare questa temibile complicanza del diabete, dando voce alla grande esperienza acquisita dall’Ist. Mario Negri di Bergamo.

Dal punto di vista macroangiopatico (alterazione dei “grandi” vasi sanguigni), l’attenzione ai lipidi plasmatici (non solo LDL-Colesterolo, ma anche HDL e trigliceridi) unitamente alla consapevolezza dell’opportunità del raggiungimento dei goal terapeutici, permettono una reale prevenzione della morbilità e mortalità aterosclerotica nel paziente diabetico. La 2° sessione del convegno (Simposio congiunto SISA, Società Italiana Studio Aterosclerosi-AMD-SID) è dedicata proprio al concetto di prevenzione nell’evoluzione della dislipidemia diabetica. Domenico Sommariva tratterà il tema della gestione dell’ipertrigliceridemia; Laura Calabresi avrà il compito di riferire quali novità vi siano sul trattamento dei bassi valori di HDL-Colesterolo. Alberto De Micheli, infine, definirà quali siano i goal terapeutici da raggiungere per una reale prevenzione della morbilità e mortalità aterosclerotica nel paziente diabetico.

A conclusione di giornata, la “Lettura Magistrale” del Presidente Nazionale della SID (prof. Stefano Del Prato, la cui carriera accademica e scientifica ha reso onore alla sua terra bergamasca) riporterà l’attenzione sulle notevoli innovazioni terapeutiche che la ricerca scientifica ha messo (e metterà) a disposizione dei diabetologi per una gestione sempre più efficace della malattia diabetica.

Nella giornata di sabato 22 settembre (3° sessione, in collaborazione con OSDI: associazione degli Operatori Sanitari in Diabetologia Italiani) verrà affrontato il tema della prevenzione dell’ipoglicemia, quale strumento di miglioramento della qualità di vita e di riduzione del rischio nel paziente diabetico (ovvero…l’ipoglicemia: quanto è grave e quanto costa?). L’esperienza acquisita dai ricercatori dell’Ist. M. Negri Sud (rappresentati da Basilio Pintaudi) sarà in grado di farci comprendere l’impatto quantitativo e qualitativo dell’ipoglicemia. Angela Girelli affronterà il problema se l’ipoglicemia possa intendersi quale limite per il trattamento intensivo, mentre Adele Tono farà un rapido excursus sull’utilizzo dell’automonitoraggio nella prevenzione e nella gestione dell’ipoglicemia.

A seguire, l’attesa “Tavola Rotonda” (in collaborazione con i rappresentanti di Regione Lombardia, ASL, AO ed Associazioni dei Pazienti): verrà affrontato il “disegno” del nuovo sistema sanitario regionale che ha inserito innovativi strumenti di attenzione nei confronti dei soggetti portatori di diabete (CReG: Chronic Related Groups; MAC: Macroattività Ambulatoriali ad alta Complessità assistenziale). La partecipazione dell’assemblea è sempre stata molto “attiva”, e pensiamo che anche quest’anno si possa vivere un momento di costruttivo confronto.

La conclusione del nostro simposio è affidata alla “Lettura Magistrale” di Santica M. Marcovina (Northwest Lipid Metabolism and Diabetes Research Laboratories, University of Washington, Seattle, WA, USA). Illustre scienziata ed insigne ricercatrice, la prof.ssa Marcovina (che ci onora della sua presenza) ci porterà i risultati del Diabetes Prevention Program: 15 anni di esperienza.

Verrà dato spazio anche ai giovani (ricercatori e cinici) premiando la miglior tesi di specializzazione in campo diabetologico e le più significative comunicazioni presentate al convegno. Ci auguriamo, in conclusione, di richiamare l’attenzione di tutti (Colleghi, partecipanti, strumenti di informazione) sui favorevoli aspetti della prevenzione, al fine di porre sempre in primo piano l’intervento sullo stile di vita per coloro a rischio di sviluppare una alterazione del metabolismo glucidico, consapevoli che un buon supporto terapeutico, quando indicato, potrà alleviare “il malessere del benessere” e le sue eventuali complicanze.

 

Antonio C. Bossi – A.O. Treviglio (Bg)

Presidente SID Lombardia

Giovedì 13 Settembre 2012 - Ospedale di Treviglio - Convegno sulle Sindromi Emorragiche 
Data di pubblicazione: 12/07/2012

Sala Convegni - dalle ore 9 ale 14 - Convegno sulle SINDROMI EMORRAGICHE: Farmaci Emoderivati e Ricombinanti

 

SINDROMI EMORRAGICHE:

FARMACI EMODERIVATI E RICOMBINANTI

Ospedale di TREVIGLIO – Giovedì 13 Settembre 2012

Sala Convegni

 

RAZIONALE

Le Sindromi emorragiche, seppur singolarmente rare, globalmente rappresentano un capitolo importante della pratica clinica. Esse possono essere difficili da diagnosticare, data la presenza di segni clinici comuni a molte e necessitano di una particolare competenza, anche nell'interpretazione dei dati di laboratorio nel processo di diagnosi differenziale. Anche la terapia al giorno d'oggi è sempre più specifica e si avvale di numerosi presidi: molecole chimiche, farmaci emoderivati, farmaci ricombinanti che il clinico deve conoscere ed utilizzare nel modo più corretto.

 

 

OBIETTIVI FORMATIVI

Fornire strumenti utili per la diagnosi differenziale fra le varie sindromi emorragiche siano esse congenite che acquisite e per il loro trattamento, secondo il migliore rapporto costo/efficacia.

 

 

DESTINATARI

Medici Ospedalieri e MMG, Infermieri Professionali, Biologi, Farmacisti, Tecnici di Laboratorio.

 

 

Segreteria Organizzativa

Ufficio Formazione A.O. Treviglio

Ospedale di Treviglio (BG)

Tel. 0363-42.45.73   -   0363-42.48.17

Fax 0363-42.48.15

E-mail:   ufficio_aggiornamento@ospedale.treviglio.bg.it

 

Mercoledì 23 Maggio 2012 - Ospedale di Treviglio - Convegno sulla Responsabilità Professionale 
Data di pubblicazione: 17/04/2012

Sala Convegni - dalle ore 17 alle 21 - Convegno di aggiornamento sugli eventi avversi e la responsabilità professionale dei sanitari

 

Quando il Magistrato,

il Medico Legale e

l'Avvocato

entrano in Ospedale

 

 

RAZIONALE

L'incalzante pressione mediatica in relazione ad eventi avversi e/o indesiderati nelle strutture sanitarie ha contribuito a modificare profondamente negli ultimi anni lo scenario della colpa professionale in ambito sanitario.

Tuttavia, oltre tutte le conseguenze che ne derivano (aumento delle denunce e delle richieste di risarcimento, crisi di assicurabilità ecc.), l'esigenza di ridurre gli eventi avversi prevenibili, prima ancora di gestirne le conseguenze, ha stimolato una maggiore attenzione del Servizio Sanitario Nazionale a tutti i livelli.

Il Convegno si propone di illustrare le principali novità sul tema in un quadro utile ad incrementare la capacità di gestire il contenzioso connesso all’erogazione di prestazioni sanitarie in maniera proficua.

Col contributo di magistrato, medico legale ed avvocato, verranno affrontati gli aspetti della responsabilità dal punto di vista civilistico e penalistico.

La discussione di casi clinici concluderà la giornata, aumentando nei professionisti sanitari conoscenza, consapevolezza delle proprie responsabilità a fronte degli eventi accaduti e la sensibilità verso la necessità di prevenzione.

 

Sabato 12 maggio 2012 - Convegno di NPIA a Romano di Lombardia c/o Istituto "G.B. Rubini" 
Data di pubblicazione: 05/04/2012

BAMBINI VENUTI DA ALTROVE - La sfida dell'accoglienza: relazioni di aiuto, territorio ed esperienze a confronto

 

Sabato 12 maggio 2012

Romano di Lombardia (BG)

presso Biblioteca Istituto "G.B. Rubini"

Via Belvedere, 2

 

Convegno di NPIA

 

 

BAMBINI VENUTI DA ALTROVE

 

LA SFIDA DELL'ACCOGLIENZA: RELAZIONI DI AIUTO, TERRITORIO ED ESPERIENZE A CONFRONTO

 

 

RAZIONALE

 

Con il Convegno che si terrà il 12 maggio 2012 a Romano di Lombardia - con il patrocinio dell'A.O. di Treviglio e della Regione - la Neuropsichiatria Infantle vuole aprire sul territorio una discussione sulle problematiche dell'integrazione dei minori stranieri, in forte collaborazione con le scuole e le agenzie educative dell'ambito.

Il titolo del convegno, "Bambini venuti da altrove", sottolinea un luogo o un non luogo dal quale questi bambini provengono e che non necessariamente è lontano da noi (molti di questi bambini sono nati in Italia), ma spesso lontano lo è nelle parole, nelle storie, nel viaggio compiuto dai genitori per arrivare qui, nella cesura tra il vicino e il lontano, nell'amnesia volontaria per i luoghi d'origine.

 

Lavorando in una Neuropsichiatria del territorio abbiamo dovuto accettare una dolorosa evidenza: molti bambini vengono a consultazione per il fatto di non riuscire ad adattarsi alla scuola.

Questo processo pone alcune questioni fondamentali:

  1. di cosa ha bisogno un bambino per svilupparsi e nutrirsi della scuola e del mondo esterno?
  2. il problema dell'apprendimento è essenziale per lo sviluppo?
  3. perchè alcuni bambini non riescono a trovare piacevole il fatto di imparare?

Queste, naturalmente, sono questioni che non appartengono solo ai bambini venuti da altrove, ma sono comuni a moltissimi altri bambini.

La Neuropsichiatria Infantile accoglie, tra l'altro, molti di questi bambini e adolescenti stranieri migranti, spesso con una eccessiva patologizzazione delle situazioni che  non sempre si connotano per avere problematiche psichiatriche. Si pensi che un bambino straniero ha quasi il triplo delle probabilità di essere inviato per una diagnosi in Neuropsichiatria rispetto a un italiano. Siamo sempre più consapevoli di quanto questo percorso debba essere integrato con altri percorsi più ecologici ed educativi.

 

Dr. Gianluca Bolchi

Responsabile UONPIA - Romano di Lombardia (BG)

 

 

 

 

 

22/24 Marzo 2012 - ALBA - XVI Convegno Nazionale della Dialisi Peritoneale 
Data di pubblicazione: 20/03/2012

Attiva e qualificata partecipazione della Nefrologia trevigliese

 

ALBA - 22-24 MARZO 2012

 

XVI CONVEGNO NAZIONALE

DELLA DIALISI PERITONEALE

Organizzato dalla

Società Italiana di Nefrologia

 

Venerdì 23 marzo 2012 - CALCINATE - Convegno sul Tumore della Mammella 
Data di pubblicazione: 07/03/2012

Centro Culturale S. Rocco - Ore 20 - IL TUMORE DELLA MAMMELLA: Strategie della Prevenzione

 

 

CONVEGNO

 

 

IL TUMORE DELLA MAMMELLA:

Strategie della Prevenzione

 

CALCINATE (BG) - Centro Culturale San Rocco

Venerdì' 23 marzo 2012 - ore 20 -

 

 

 

OBIETTIVI DEL CONVEGNO

 

Il convegno è dedicato ai Medici di Medicina Generale con l'intento di sensibilizzare la popolazione femminile del nostro territorio al concetto di prevenzione.

E' infatti ampiamente dimostrato come la prevenzione e la diagnosi precoce aumentino la possibilità di guarigione e migliorino la qualità di vita delle donne colpite da questo tipo di tumore.

Durante il Convegno verranno date delle informazioni sulle potenzialità diagnostico-terapeutiche offerte dalla struttura ospedaliera di Calcinate che opera nell'ambito della Sanità Pubblica.

In particolare verrà indicata la possibilità di offrire un Centro di II livello per la patologia neoplastica della mammella.

 

 

 

Sabato 10 marzo 2012 - BERGAMO - Convegno sul trattamento dell'ipertensione arteriosa resistente 
Data di pubblicazione: 29/02/2012

Centro Congressi Giovanni XXIII - IL PAZIENTE AFFETTO DA IPERTENSIONE ARTERIOSA RESISTENTE: RECENTI ACQUISIZIONI DIAGNOSTICHE E TERAPEUTICHE

 

 

IL PAZIENTE AFFETTO DA

IPERTENSIONE ARTERIOSA

RESISTENTE: RECENTI ACQUISIZIONI

DIAGNOSTICHE E TERAPEUTICHE

BERGAMO - Sabato 10 marzo 2012

Centro Congressi Giovanni XXIII

 

 

Razionale

Non è raro nella pratica clinica quotidiana trovarsi di fronte a pazienti ipertesi in cui il trattamento farmacologico con 3 farmaci antiipertensivi non porti comunque al raggiungimento del goal pressorio.

I dati epidemiologici indicano che una reale resistenza alla terapia antiipertensiva si riscontra più frequentemente nel paziente anziano che nel giovane e che, in questi casi, frequentemente la patologia ipertensiva è associata a danno/i d'organo. L’ipertensione arteriosa è spesso accompagnata da comorbilità  e fattori di rischio, quali cardiopatia ischemica, diabete mellito, dislipidemia, tabagismo.

Di fronte a tali quadri clinici così complessi è necessario, come primo approccio, escludere eventuali forme di “pseudo-ipertensione resistente”  causata da fattori metodologici come il mancato utilizzo di bracciale largo in soggetti obesi o forme di ipertensione “da camice bianco”. Per tali motivi è buona norma ricorrere a più misurazioni ambulatoriali confermate da misurazioni domiciliari e/o da un Holter pressorio, soprattutto nel sospetto di una WCH (white coat hypertension).

In secondo luogo è necessario accertarsi dell'aderenza del paziente al trattamento prescritto in quanto è ampliamente riportato in letteratura come, nelle terapie croniche, i pazienti non di rado tendano ad autoridursi i farmaci, soprattutto se non manifestano disturbi o sintomi particolari o se compaiono effetti collaterali.

In alcuni casi l’ottimizzazione dello stile di vita (dieta, attività fisica) e la riduzione del peso corporeo contribuiscono a riportare la pressione a valori accettabili, altre volte è necessario rivedere una terapia non ottimale.

Una volta formulata una diagnosi certa di ipertensione resistente il primo passo è escludere l'assunzione di farmaci che possono interferire con gli antiipertensivi o che possono provocare ipertensione, quali efedrina, erboderivati (per esempio: gingseng), FANS e i coxib. Altre sostanze che possono provocare un'ipertensione resistente sono l'alcol e il sodio introdotto con la dieta. In questi casi il counselling è necessario affinché il paziente riduca l'introito di bevande alcoliche e il consumo di sodio. Infine è indispensabile ricordare la necessità di escludere una forma di ipertensione secondaria.

Scopo di questo meeting è quello di dare un quadro aggiornato complessivo della fisiopatologia, diagnosi e trattamento dell’ipertensione arteriosa resistente.

 

 

Segreteria Scientifica

Dr. Maurizio Destro

Direttore U.O. Medicina Interna

Ospedale di Treviglio-Caravaggio

Azienda Ospedaliera di Treviglio (BG)

Telef.  0363-42.42.51

maurizio_destro@ospedale.treviglio.bg.it

 

 

 

Iscrizione on-line

L’iscrizione è gratuita e obbligatoria.

Accedere a www.conferencenter.it

e seguire le indicazioni

 

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