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Congresso: “pPROM: quale management?” (09/05) 
Data di pubblicazione: 28/04/2015

Sabato 9 maggio 2015 presso l’Auditorium Caduti di Nassiriya, Alzano Lombardo (BG) si svolgerà un nuovo appuntamento formativo per i professionisti dell’area Ostetrico – Ginecologica, organizzato congiuntamente da AOGOI, AO Treviglio e AO Bolognini.
 
OBIETTIVI DEL CONVEGNO
 
La pPROM, rottura delle membrane almeno 1 ora prima dell’inizio del travaglio prima delle 37 settimane di gestazione, rappresenta circa un terzo dei casi di prematurità.
Complica l’1-2% di tutte le gravidanze, ma è causa almeno del 10% di tutte le morti perinatali. L’incidenza in epoche gestazionali molto precoci, è intorno allo 0.6-0.7 % delle gravidanze. Rappresenta pertanto un ambito di patologia ostetrica in cui è necessario fare chiarezza e proporre, per quanto possibile, comportamenti clinici uniformi e validati dalle più importanti Linee Guida Internazionali.
 
Si distinguono tre categorie di pPROM, molto diverse, soprattutto per il management:
-          “Previable”: < 23 settimane,
-          “Remote from term”: 23-33.6 settimanee
-          “Near term”: 34-36.6 settimane
 
La diagnosi è facile nel 90% dei casi e può basarsi solo sulla situazione clinica, ma nel 10% delle pPROM può essere difficile e in questi casi vi sono numerosi test diagnostici che si possono utilizzare. Per quanto riguarda l’eziopatogenesi, probabilmente spesso multifattoriale, il ruolo delle infezioni è assolutamente prevalente, e tanto più importante quanto più è precoce la pPROM, ma molti altri sono i fattori di rischio, correlabili all’anamnesi pregressa, attuale, alla situazione psico-sociale, ma probabilmente anche a numerosi fattori genetici, per lo più non ancora ben riconosciuti.
Di sicuro si sa che l’interazione fra genetica e ambiente genera un aumento sinergico del rischio di pPROM e che le gravide di colore hanno un rischio relativo di parto pretermine/pPROM aumentato di oltre tre volte, indipendentemente da eventuali fattori medici o socio-economici confondenti. Inoltre il rischio di infezioni materno-feto-neonatali aumenta con il protrarsi del periodo di latenza.
 
L’approccio terapeutico e il monitoraggio materno-fetale dipendono dall’epoca gestazionale in cui si verifica la rottura delle membrane. Nel management proposto ci sono sia indicazioni certe, frutto della medicina dell’evidenza (es: utilità dei corticosteroidi e della profilassi antibiotica), sia modalità di approccio clinico ancora sperimentali (es: amniocentesi, amnioinfusione, ecc).
 
E’ fondamentale peraltro conoscere dettagliatamente i rischi materni e feto-neonatali correlati alla pPROM ed è auspicabile che vengano messe in pratica sempre e dovunque tutte quelle procedure che si sono dimostrate utili a ridurre sia la mortalità che la morbilità neonatale.
 
PROGRAMMA
8.15  Registrazione dei partecipanti
8.45  Presentazione del corso -Claudio Crescini, Silvia von Wunster
9.00  Incidenza e importanza clinica della pPROM:eziopatogenesi, fattori di rischio, complicanze - Vera Gerosa
 
LE TRE CATEGORIE DI pPROM: APPROCCIO TERAPEUTICO - ASSISTENZIALE
Moderatori Irene Cetin, Maria Pia Pisoni
 
1. PREVIABLE pPROM (prima della 23° settimana)
 
9.30  Possibile management: quale E.B.M.
• Quando “home management”?
• Monitoraggio materno-fetale
• Modalità di parto abortivo spontaneo o indotto
• I dubbi
Debora Balestreri
 
10.10           Il punto di vista del neonatologo
         Daniele Merazzi
10.25           Discussione tra pubblico ed esperti
10.35           PAUSA
 
2. pPROM REMOTE FROM TERM (da 23 a 33+6 settimane)
10.50           Management conservativo: quale E.B.M.?
         • Corticosteroide e antibiotico, profliattico e terapeutico
         • Tocolisi?
         • Neuroprotezione fetale: il magnesio
         • Monitoraggio materno - fetale
         • Timing e modalità del parto
         Luana Danti
 
11.30 Il punto di vista del neonatologo
         Daniele Merazzi
11.45 Discussione tra pubblico ed esperti
 
3. pPROM NEAR TERM (da 34 a 36+6 settimane)
         12.00 Quale management? Quale E.B.M.?
         • Corticosteroide e antibiotico, profilattico e terapeutico
         • Tocolisi?
         • Monitoraggio materno - fetale
         • Timing e modalità del parto
         Elisa Fabbri
12.40 Il punto di vista del neonatologo
         Daniele Merazzi
12.55 Discussione tra pubblico ed esperti
13.10 Take home messages e conclusioni
         Irene Cetin, Patrizia D'Oria, Maria Pia Pisoni
 
Relatori e Moderatori
-          Debora Balestreri, Borgo Trento (VR)
-          Irene Cetin, Milano
-          Claudio Crescini, Treviglio (BG)
-          Luana Danti, Brescia
-          Patrizia D’Oria, Alzano Lombardo (BG)
-          Elisa Fabbri, Milano
-          Vera Gerosa, Brescia
-          Daniele Merazzi, Como
-          Maria Pia Pisoni, Milano
-          Silvia von Wunster, Alzano Lombardo (BG)
 
ECM
La partecipazione al congresso dà diritto a n. 4 crediti E.C.M. per le Professioni: Medico Chirurgo specializzato in Ginecologia e Ostetrica, Neonatologia e Ostetrica/o, per un numero massimo di 100 partecipanti.
Per l’ottenimento dei crediti formativi è necessario rispettare gli orari come da programma.
La presenza effettiva dei partecipanti verrà rilevata con elenchi da firmare a cura dei Discenti.
Saranno certificati i crediti solo con il 100% di presenza in aula delle ore accreditate.
Sarà richiesta la riconsegna del materiale ECM comprendente la scheda anagrafica, il questionario di verifica, la scheda di valutazione dell’evento formativo ed il questionario di customer satisfaction.
È indispensabile compilare la scheda anagrafica in ogni sua parte, pena l’impossibilità da
parte del Provider di conferire i crediti ECM al partecipante.
L’attestato ECM verrà inviato successivamente al corso, via Posta elettronica, all’indirizzo email presente sulla scheda anagrafica e a seguito controllo delle ore effettive di presenza e previo superamento del test di valutazione.
 
Provider ECM: EMS Euro Medical Service S.r.L. - Provider ECM ID 3765
P.IVA 07861680630
via A. Manzoni 259, 80123 Napoli
Tel/FAX 081-5752799
 
Segreteria scientifica: Luana Danti (Brescia), Denise Rinaldo (Treviglio-BG)
 
Segreteria Organizzativa:
Servizi C.E.C. srl - Katia Gissi,
Via Verdi 18; 24121 BERGAMO
Tel 035.249899 - Fax 035237852
k.gissi@servizicec.it - www.servizicec.it
 
L’iscrizione è gratuita.
Si prega di inviare la scheda di iscrizione via fax o e-mail, entro e non oltre il 30 aprile 2015 alla segreteria organizzativa.
 
 

PROGRAMMA 

SCHEDA DI ISCRIZIONE

 

Corso base di Ecografia clinica in emergenza-urgenza (05-06/05) 
Data di pubblicazione: 28/04/2015

CORSO BASE DI ECOGRAFIA CLINICA IN EMERGENZA-URGENZA
 
 
DATE ED ORARI DEL CORSO: 5 e 6 Maggio 2015 dalle ore 9.00 alle ore 18.00 (16 ore)  TREVIGLIO Aula Form 1 + Aula Form 2
 
 
DESTINATARI: 10 medici di tutte le discipline che lavorano in area critica (pronto soccorso, terapia intensiva, blocco operatorio, medici dell'emergenza territoriale areu). 5 medici di tutte le discipline che lavorano in pronto soccorso terapia intensiva ed emergenza territoriale areu altre aziende
 
PREMESSA: Oggi più che mai la diagnostica integrata ecografica consente di dirimere dubbi clinici e diagnosi differenziali in molti quadri di comune osservazione in P.S. La gestione dello scompenso CC, dei quadri addominali acuti, delle emergenze vascolari maggiori, delle patologie renali ostruttive sono solo alcuni esempi di come l'ecografia integrata sia prezioso strumento diagnostico oltre che utile ausilio in quelle situazioni dove non è possibile avere a disposizione la radiodiagnostica convenzionale in tempi rapidi. Inoltre in alcuni casi l'utilizzo dell'ecografo consente di porre diagnosi molto più rapidamente della radiodiagnostica convenzionale senza spostare il paziente dal letto del P.S.
 
Il corso è finalizzato alla formazione del personale medico alla diagnosi integrata con ecografia secondo i criteri dell'ECO-FAST-CRASH. Il corso della durata di 2 gg (16h) addestra il personale all'utilizza dell'ecografo come ausilio diagnostico integrato alle metodiche classiche di semeiotica ed esami strumentali. Pensato per fornire risposte rapide tipo si/no (es. c'è versamento pleurico?   C'è PNX? Il cuore si contrae? C'è dilatazione ventricolare? Etc..) il sistema è codificato su linee guida europee uguali in tutti i corsi di formazione in tutta Europa.
 
METODOLOGIA DIDATTICHE: Lezione frontale ed interattiva con stazioni pratiche
MATERIALI DIDATTICI: Slide, filmati, ecografi per le stazioni pratiche
 
MODALITA’ DI ISCRIZIONE E PARTECIPAZIONE
 
ISCRIZIONE I partecipanti dovranno regolarmente iscriversi al corso accedendo alla pagina web https://tom.ospedale.treviglio.bg.it con le proprie credenziali (Username e password) seguendo le indicazioni riportate nel Documento n° 2101 del 10/12/2011 “Manuale primo accesso “ pubblicato sul portale Aziendale nella sezione Formazione continua – Manuali. L’iscrizione è obbligatoria.
 
 
PARTECIPAZIONE: La soglia minima di partecipazione richiesta per corsi di sole 4 ore è del 100% Per tutti gli altri corsi la soglia minima di frequenza richiesta è dell’80% delle ore totali previste
 
Costi e modalità iscrizione per il personale non dipendente dall’azienda: Iscrizione € 200,00 + IVA 22%* (*L’IVA non è dovuta se l’iscrizione viene effettuata da un Ente Pubblico).
 
Iscrizioni entro 28/04/2015
 
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA: Ufficio Formazione A.O. “Ospedale Treviglio Caravaggio” Tel. 0363/424573/817 FAX 0363/424815 e mail: ufficio_aggiornamento@ospedale.treviglio.bg.it
 
Secondo le indicazioni contenute nel Decreto Regionale n. 12784 del 31/12/2014, all’evento sono stati pre assegnati N. 16 crediti ECM

PROGRAMMA COMPLETO

Il 16 maggio si parla di Tiroide 
Data di pubblicazione: 28/04/2015

 
Il 16 maggio si parla di Tiroide
 
Sabato 16 maggio l’Auditorium della Cassa Rurale Treviglio sarà il punto di riferimento provinciale per gli operatori sanitari che si occupano delle Patologie Tiroidee. Il dr. Franco Forloni, endocrinologo dell’AO di Treviglio, ha infatti organizzato, in collaborazione con la Glasor e l’ASL di Bergamo, un incontro di aggiornamento dal titolo Le patologie della tiroide: gestione integrata fra specialista e medico di medicina generale.
 
Le patologie della tiroide sono di riscontro comune e diffuso nella popolazione generale; il confronto fra specialista e Medico di Medicina Generale in epoca di crisi economica e di spending review, impone da un lato la conoscenza dei più moderni percorsi diagnostico terapeutici mirati e dall'altro la condivisione di protocolli che salvaguardino specificità scientifica e risorse economiche a disposizione.
 
L’incontro è rivolto a tutte le figure professionali che sono coinvolte nel percorso diagnostico-terapeutico. Pertanto il tutto deve di necessità trovare punto d'incontro fra gestione specialistica e gestione territoriale.
 
Inoltre le recenti novità terapeutiche in tema di ipotiroidismo forniscono alla popolazione affetta nuovi approcci che certamente ne migliorano l'efficacia e la aderenza alla terapia.
 
Lo scopo del corso è fornire pertanto un "up-to-date" in merito a scelte gestionali moderne e razionali riguardo alla patologia affrontata.
 
 

PROGRAMMA (clicca per scaricarlo)

 
08.15 Iscrizione partecipanti
 
PRIMA SESSIONE
 
MODERATORI: M. Destro, A.C. Bossi
 
08.45 Introduzione all’incontro - M. Destro, A.C. Bossi
09.00 Spunti di discussione da un esempio Il Medico di Assistenza Primaria: ruolo e compiti di fronte alle patologie della tiroide - M. Mazzoleni
09.15 Approccio pratico alle principali patologie morfo/funzionali della tiroide - F. Forloni
10.15 Imaging delle principali patologie tiroidee - C. Cappelli
11.00 COFFEE BREAK
 
SECONDA SESSIONE
MODERATORI: F. Forloni, M. Mazzoleni
 
11.15 Tiroide e gravidanza, iodio e interferenti - R. Carpinteri
11.45 Nuove formulazioni terapeutiche per il trattamento dell’ipotiroidismo – C. Cappelli
12.15 La Medicina Nucleare di fronte alla diagnosi e al trattamento delle patologie della tiroide – E. Facchi
12.45 Il ruolo della chirurgia – M. Bizzoni
13.15 Discussione plenaria
13.30 Compilazione dei questionari, conclusioni
 
 
RESPONSABILE SCIENTIFICO
Franco Forloni, Endocrinologia – A.O. Treviglio
 
MODERATORI E RELATORI
Maurizio Bizzoni, Otorinolaringoiatria, A.O. Treviglio
Antonio Carlo Bossi, Diabetologia, A.O. Treviglio
Carlo Cappelli, Endocrinologia, Università degli Studi di Brescia
Rita Carpinteri, Endocrinologia, A.O. Treviglio
Maurizio Destro, Medicina Generale, A.O. Treviglio
Edoardo Facchi, Medicina Nucleare, A.O. Treviglio
Franco Forloni, Endocrinologia, A.O. Treviglio
Marziano Mazzoleni, Medicina Generale, ASL di Bergamo
 
 
Segreteria organizzativa
Glasor snc
Via A. da Rosciate, 1 24124 Bergamo
Tel. 035-224072
Fax 035-0662295
 
Per l’iscrizione clicca qui (la partecipazione all’incontro è gratuita)
 
Accreditamento per:
Medico Chirurgo Discipline: Endocrinologia, Medicina Interna, Chirurgia Generale, Ginecologia, Ostetricia, Otorinolaringoiatria, Medicina Nucleare, Medicina Generale (Medici di famiglia).
 
Attestati di frequenza
La certificazione di partecipazione verrà rilasciata al termine dei lavori.
 
E.C.M.: L’incontro è accreditato ECM (4 crediti) per la figura professionale di Medico Chirurgo - discipline: Endocrinologia, Medicina Interna, Chirurgia Generale, Ginecologia, Ostetricia, Otorino­laringoiatria, Medicina Nucleare, Medicina Generale (Medici di famiglia).
 
Per poter ottenere i crediti è necessario partecipare interamen1te alla giornata (100% dell’evento), compilare e riconsegnare il fascicolo ECM ritirato presso la segreteria all’arrivo.
 
Obiettivo formativo: Integrazione tra assistenza territoriale ed ospedaliera (9).

 

 

Piano formazione congiunta 2015 Associazione Cure Palliative - ASL di Bergamo (27/4 Treviglio) 
Data di pubblicazione: 21/04/2015

Piano formazione congiunta 2015 Associazione Cure Palliative - ASL di Bergamo
 
CONVEGNO
“Continuità terapeutica e assistenziale in cure palliative nell’integrazione Ospedale-Territorio”
 
L’Associazione Cure Palliative, in collaborazione con l’ASL di Bergamo, si fa promotrice di 3 Convegni - Bergamo, Vertova e Treviglio (27/04), nel rispetto delle specificità di ogni territorio coinvolto dalla rete di cure palliative. L’oggetto della proposta consiste in eventi, accreditati ECM, strutturati ciascuno in quattro sessioni: due mattutine (relazioni e gruppi di lavoro) e due pomeridiane (gruppi di lavoro e restituzione/conclusioni), per un totale di 8 ore complessive cadauno.
 
Target orientativo: 120-200 persone circa per ciascun Convegno, di cui 20 operatori
hospice, 60 tra ADI e RSA, 20 provenienti da aziende ospedaliere pubbliche e private, 10-
15 ASL, 10-15 MAP, 10-15 volontari, per un totale di circa 500 operatori coinvolti.
 
Responsabile Scientifico: Michele Fortis
 
Per iscrizioni ed informazioni segretaria del DICP:  rossana.brambilla@asl.bergamo.it Tel: +39 035 385219
 
 
Programmi
 
Bergamo, martedì 14 aprile 2015 8.30-10.30
 
  1. Saluti e introduzione: Arnaldo Minetti (ACP) e Maria Adele Giarolo (ASL)
  2. Ospedale, territorio e cure palliative simultanee: Michele Fortis
  3. Assistenza domiciliare integrata e cure palliative: Lorena Zanardi
  4. Prendersi cura del paziente e dei suoi famigliari: Marco Pesenti
  5. Per un’integrazione delle discipline e delle pratiche di cura: Marco Zanchi
 
BREAK
 
11.00 - 13.00
Gruppi di lavoro sui temi delle relazioni – STUDI DI CASO
Brain storming
 
PAUSA PRANZO
 
14.00 - 15.30
Gruppi di lavoro sui temi delle relazioni – STUDI DI CASO
Sistematizzazione
 
15.30 - 17.30
Restituzione dei gruppi di lavoro
 
TAVOLA ROTONDA
 
Conclusioni con indicazioni emerse dai gruppi di lavoro
 
Vertova, martedì 21 aprile 2015
 
8.30 - 10.30
  1. Saluti: Melania Cappuccio
  2. Introduzione: Arnaldo Minetti (ACP) e Maria Adele Giarolo (ASL)
  3. Ospedale, territorio e cure palliative simultanee: Michele Fortis
  4. Assistenza domiciliare integrata e cure palliative: Lorena Zanardi
  5. Prendersi cura del paziente e dei suoi famigliari: Marco Pesenti
  6. Per un’integrazione delle discipline e delle pratiche di cura: Marco Zanchi
 
BREAK
 
11.00 - 13.00
Gruppi di lavoro sui temi delle relazioni – STUDI DI CASO
Brain storming
 
PAUSA PRANZO
 
14.00 - 15.30
Gruppi di lavoro sui temi delle relazioni – STUDI DI CASO
Sistematizzazione
 
15.30 - 17.30
Restituzione dei gruppi di lavoro
 
TAVOLA ROTONDA
Conclusioni con indicazioni emerse dai gruppi di lavoro
 
Treviglio, lunedì 27 aprile 2015
 
8.30 -10.30
  1. Saluti: Riccardo Valente
  2. Introduzione: Arnaldo Minetti (ACP) e Maria Adele Giarolo (ASL)
  3. Ospedale, territorio e cure palliative simultanee: Michele Fortis
  4. Assistenza domiciliare integrata e cure palliative: Lorena Zanardi
  5. Prendersi cura del paziente e dei suoi famigliari: Marco Pesenti
  6. Per un’integrazione delle discipline e delle pratiche di cura: Marco Zanchi
 
BREAK
 
11.00 - 13.00
Gruppi di lavoro sui temi delle relazioni – STUDI DI CASO
Brain storming
 
PAUSA PRANZO
 
14.00 - 15.30
Gruppi di lavoro sui temi delle relazioni – STUDI DI CASO
Sistematizzazione
 
15.30 - 17.30
Restituzione dei gruppi di lavoro
 
TAVOLA ROTONDA
 
Conclusioni con indicazioni emerse dai gruppi di lavoro
 
 
CORSO
“Garantire continuità terapeutica e assistenziale in cure palliative nell’integrazione Ospedale-Territorio: la collaborazione interprofessionale in cure palliative”
 
L’ACP con l’ASL di Bergamo si fa promotrice di un corso, ripetuto per 3 edizioni (con gli stessi contenuti, tempi e metodologie), strutturato in quattro sessioni formative pomeridiane, di 4 ore ciascuna, per un totale di 16 ore formative, accreditato ECM. Target: 25 operatori per edizione, professionisti della cura (medici specialisti, MAP, infermieri, ASA/OSS, psicologi, educatori, operatori dei servizi, volontari) per un totale complessivo di 75 persone.
 
Responsabile Scientifico: Michele Fortis
 
Conduttori: Marco Zanchi e Marco Pesenti, affiancati da figure specialistiche.
 
Modalità di reclutamento:
La composizione di ciascun gruppo sarà articolata per professionalità e contesto di appartenenza (area geografica e rete dei servizi – CeAD di appartenenza etc.). La composizione dei gruppi sarà valutata dai formatori e dai referenti degli enti di appartenenza dei soggetti coinvolti, coordinata dall’ASL e condivisa dall’ACP.
 
Obiettivi:
Key words: cure palliative; accompagnamento; fine vita; identità professionali; procedure; dolore; sedazione palliativa; territorio/rete dei servizi.
L’obiettivo principale del corso è sostenere i processi d’integrazione delle professionalità, dei servizi e delle presenze che ad essi si accompagnano. Quest’integrazione è da perseguire dentro e fuori le strutture residenziali, dentro e fuori le famiglie, all’interno o attorno ai servizi in genere, per giungere a una costruzione condivisa sia del senso della rete dei servizi, sia delle pratiche in essa contenute.
 
Il corso è teso a tracciare traiettorie operative, da costruire insieme, con uno stile in cui è centrale la dimensione dell’ascolto reciproco, grazie al quale ciascun professionista potrà riconsiderare il proprio ruolo alla luce dei contributi di tutti gli attori della scena della cura presenti. Sarà per questo centrale presidiare il reclutamento dei partecipanti, garantendo una rappresentazione ampia dei professionisti indicati nel target di riferimento proposto.
 
L’eterogeneità dei destinatari di questa serie d’incontri formativi rispecchia:
-         la volontà di coinvolgere quante più figure possibili tra coloro che sono preposti a garantire la continuità delle cure sul territorio;
-         la necessità di costruire luoghi di condivisione in cui far convergere la molteplicità dei punti di vista e la varietà dei registri linguistici, dei mandati professionali e delle loro implicazioni operative, rispetto ai diversi ruoli che ciascuno incarna.
 
L’incontro del modello culturale e organizzativo sanitario con quello socio-assistenziale insito nella rete, infatti, si traduce spesso in incomprensioni e fatiche organizzative, anche significative.
Pare in tal senso fondamentale alimentare un atteggiamento capace di assumere uno sguardo non predeterminato, in grado di cogliere le difficoltà di ciascun operatore nel declinare i propri obiettivi. Occasioni formative di questo tipo possono aiutare, non tanto a trovare soluzioni, quanto a mettere a fuoco innanzitutto ciò che sta accadendo, prima di ciò che può accadere.
Assecondare la necessità di rispondere solo operativamente alle urgenze, dettate dalle incalzanti richieste poste alla rete, rischia di privilegiare un modus operandi in cui il fare diventi, da una parte, l’apparente soluzione ai problemi, dall’altra, un dispositivo prevalentemente protettivo.
Il corso sarà l’occasione per sperimentarsi in ipotesi riflessive nuove, da cui far discendere linee operative condivise, dapprima all’interno del gruppo e, di seguito, all’interno dei servizi di appartenenza, in una logica di progressiva uniformazione delle pratiche, nel rispetto della specificità di ogni contesto di appartenenza.
 
Metodologia
Il percorso formativo alternerà momenti di attività didattiche di tipo frontale a momenti laboratoriali di carattere più narrativo, grazie ai quali si raccoglieranno le criticità per costruire su di esse le proposte formative, avvicendando lavori in piccoli gruppi e rielaborazioni in plenaria, in cui sarà decisivo l’apporto di ciascuno e la sintesi garantita dai conduttori.
Il nostro proposito nell’accompagnare il gruppo sarà aiutarlo a individuare modi possibili e nuovi con cui fare memoria di ciò che di buono si sta facendo, trasformando in esperienza le corrette pratiche di ciascuno, imparando a guardare alle nicchie d’eccellenza non come a esperienze isolate, bensì a forme possibili ed esportabili, così come predisporre e avvalorare altre modalità di organizzazione interne ai servizi già sperimentate con successo.
 
Contenuti del corso (4 pomeriggi, da 4 ore ciascuno):
 
1. Primo incontro: Cure palliative, rete e continuità di cura
Key words: cultura della palliazione, ospedale e territorio, l’équipe di cura, ruoli, funzioni, buone prassi, integrazione, sistema esperto.
La serialità dei gesti e delle procedure parcellizza i contesti di lavoro in una moltitudine di frammentati che richiedono un faticoso lavoro di ricomposizione per essere ristrutturati in un quadro unitario. La rete può divenire un dispositivo di ricomposizione anziché di frammentazione dei legami sociali e delle pratiche di lavoro:
-         Definire ruoli e funzioni degli operatori: evitare confusioni di ruolo, alimentare
integrazioni virtuose, etc.
-         Definire buone prassi attraverso pratiche di lavoro che coinvolgano i nodi della rete, le reciproche responsabilità e implicazioni, con percorsi condivisi.
-         Agire coerentemente con il proprio ruolo, tenendo conto dell’intera struttura del sistema in cui si è inseriti.
-         Declinare la competenza specialistica del singolo affinché il sistema divenga esperto e agisca coerentemente con gli assunti di base del nuovo welfare.
-         Rileggere la propria identità professionale secondo una logica in costante evoluzione dei setting di cura e organizzativi.
 
2. Secondo incontro: Procedure e prassi
 
Key words: dimissioni protette, ADI/ADI CP, simultaneous care, sedazione palliativa,
prescrizioni, idratazione, nutrizione. La presa in carico dei pazienti in fine vita obbliga gli operatori della cura appartenenti a diversi specialismi e a diversi contesti organizzativi a confrontarsi e coordinarsi nella definizione del piano di cura e nella sua declinazione operativa, in continua evoluzione:
-          Incentivare una maggiore intesa operativa tra medici ospedalieri, MAP e gli operatori del territorio in genere nell’accompagnamento in entrata e in uscita dei malati e dei loro famigliari.
-          Simultaneous care: condivisione delle procedure di attivazione e gestione delle cure.
-          Quali procedure attivare, quali step operativi seguire nella costruzione del piano di cura, nel suo sviluppo concreto, quali figure coinvolgere.
-          Occuparsi del dolore del paziente: prescrizioni, sedazione palliativa, idratazione, nutrizione parenterale, presidi, farmaci, terapie analgesiche complementari, gestione degli effetti collaterali della terapia.
-          Come facilitare processi di consapevolezza rispetto al ruolo individuale nelle scelte operative, evidenziandone l’imprescindibile risvolto etico, per il quale si rende necessaria una adeguata formazione.
 
3. Terzo incontro: Lo spazio della domanda, comunicazione, relazione e pratiche
di cura
Key words: relazione, comunicazione, pazienti, care giver, dolore, burn out, qualità di cura, qualità di vita, conflitto, condivisione delle scelte. Uno degli aspetti centrali dei percorsi di cura in fine vita è l’alto livello di stress vissuto all'interno della complessità terapeutica e organizzativa da parte di tutti i care giver, famiglia e volontari compresi. Per tale ragione, è centrale favorire spazi di pensiero in cui tutti gli operatori, interrogandosi sui significati emergenti nelle pratiche di cura, possano assumersi non solo la responsabilità del proprio ruolo professionale, ma anche quella del proprio
benessere.
 
-          Prendersi cura del paziente e dei suoi famigliari.
-          Occuparsi del dolore del paziente: la professionalità come competenza clinica e continua. Alimentare approfondimenti e costruzione di competenze nella elaborazione di un'apertura etica nella prassi quotidiana.
-          L'équipe come luogo di condivisione e costruzione di decisioni terapeutiche e di pratiche funzionali al benessere di tutti i soggetti coinvolti nella cura.
-          Valorizzazione della presenza del volontario all’interno dell’équipe di cura. Specifico di ruolo e riconoscimento di un apporto umano significativo.
 
4. Quarto incontro: Identità professionali alla prova del cambiamento: verso una
integrazione delle discipline e delle pratiche di cura.
 
Key words: identità professionale, discipline, integrazione, modelli di welfare, medicina primaria, medicina specialistica, modelli cooperativi, benessere individuale e di gruppo.
 
Il veloce cambiamento organizzativo dei nuovi modelli di welfare obbliga gli operatori a un costante ridisegno del proprio paradigma professionale, nella complessa integrazione dei ruoli e dei carichi di cura.
-          Raccogliere le percezioni, i vissuti di fatica legati al cambiamento, i desideri e le attese evolutive insite nelle personali rappresentazioni di ruolo.
-          Garantire un’adeguata condivisione delle proprie storie professionali, alla luce dei cambiamenti organizzativi in atto.
-          Lavorare sui dispositivi possibili per alimentare il benessere.
-          Permettere la comprensione dei modelli dell’assistenza e della cura, residenziale e domiciliare, del modello dell’assistenza domiciliare integrata, così come del rapporto tra medicina per acuti e nuovi modelli della medicina primaria, tra coerenze e contraddizioni organizzative.
-          Condividere una corretta definizione della figura chiave del case manager per la continuità di cura, alla luce delle ultime direttive regionali.
 
CORSO UNIVERSITARIO
 
Responsabile Scientifico: Michele Fortis
 
Tutor d’aula: Roberta Bova:
 
Il corso intende illustrate le basi socio-antropologiche delle interazioni collaborative nei percorsi di cura e assistenza e fornire strumenti cognitivi e relazionali per la gestione di setting lavorativi in ambito sociosanitario e, in particolare, nei percorsi di cure palliative. La letteratura scientifica ha ampiamente mostrato come la collaborazione interprofessionale non sia il risultato di predisposizioni individuali o di specifici profili caratteriali, come molto spesso si è portati a pensare. L'espressione "essere una persona collaborativa" rende conto di tale idea. Numerosi studi hanno al contrario illustrato come le dinamiche collaborative siano connesse a variabili di ordine psicosociale e organizzativo, che agiscono influenzando, in modo positivo o negativo, la predisposizione antropologica al lavorare insieme che gli esserI umani possiedono in quanto "animali sociali".
Il corso intende analizzare tali varabili, esplicitandone gli effetti sulle pratiche collaborative quotidiane e contribuire ad incrementare e consolidare le "competenze collaborative" dei partecipanti, affinché questi ultimi possano a loro volta diventare promotori della collaborazione nei relativi contesti di lavoro.
Il corso si articola in 5 incontri, ciascuno della durata di 5 ore. Per esplorare la complessità della tematica negli incontri saranno previsti sia momenti seminariali, in cui saranno analizzati specifici aspetti delle dinamiche collaborative in cure palliative, sia attività esperienziali per facilitare l'apprendimento individuale e il processo di trasferimento delle conoscenze nella pratica professionale quotidiana. Sarà inoltre incentivata la coesione sociale del gruppo in formazione attraverso specifiche metodologie di tipo partecipativo, al fine di stimolare la costituzione di una comunità di pratica competente in merito alle dinamiche collaborative.
-          21 ottobre 2015: “Simboli e rituali della collaborazione interprofessionale nelle pratiche di cura” Prof. Roberto Lusardi
-          28 ottobre 2015: “L'egemonia della cultura medica e le criticità del Simultaneous Care Model” Dr. Michele Fortis
-          18 novembre 2015: “Dinamiche organizzative, coordinamento e collaborazione nei servizi sociosanitari” Dott. Giancarlo Traini
-          25 novembre 2015: “Il dolore della fine nell'epoca della fine del dolore. Riflessioni sul vivere e sul morire nelle organizzazioni sanitarie e nella società” Inf. Consuelo Rota, Prof. Guido Giarelli
-          2 dicembre 2015: “La cura del Soggetto in Cure Palliative” Dott. Marco Pesenti
 

IL PROGRAMMA COMPLETO

Presbiopia - dalla diagnosi alla terapia – (18/4) 
Data di pubblicazione: 15/04/2015

Il nuovo Direttore dell’UOC Oculistica modererà una sessione del Congresso "Presbiopia - dalla diagnosi alla terapia -"
 
Sabato 18 aprile, al Centro Congressi “Il Settecento” di Presezzo, si svolgerà il Congresso Presbiopia: diagnosi e terapia, organizzato dagli Istituti Ospedalieri Bergamaschi.
 
L’Azienda Ospedaliera di Treviglio sarà presente con il nuovo Direttore dell’UOC Oculistica, Andrea Mercanti, che modererà la sessione pomeridiana dedicata alla Retina.
 
L’evento si pone come obiettivo il confronto sulle soluzioni oggi disponibili per trattare problemi di presbiopia e sulle indicazioni mediche per l’intervento di chirurgia refrattiva con il laser quale alternativa all’uso degli occhiali.
Questi e molti altri argomenti inerenti il tema “Presbiopia” saranno sviscerati dal panel di esperti che interverrà al congresso.
 
Negli ultimi anni, infatti, si è molto parlato in Italia degli interventi di cataratta con fine refrattivo, o sui trattamenti laser correggenti i difetti refrattivi tradizionali, quali miopia, astigmatismo ed ipermetropia.
 
Mancava però un evento che ponesse l’accento sulla correzione della presbiopia, difetto sì refrattivo, ma non in senso stretto, essendo legato all’invecchiamento dell’occhio.
 
Si affronterà il tema della correzione della presbiopia con mezzi diottrici tradizionali (lenti da occhiale progressive con tutte le tecnologie di ultima generazione e lenti a contatto multifocali), si parlerà di correzione della presbiopia nel corso dell’intervento di cataratta, con l’adozione delle lenti intraoculari multifocali o accomodative.
 
Infine si parlerà degli interventi con laser ad eccimeri applicati alla correzione della presbiopia.
 
RELATORI E MODERATORI
Direttore del Corso: Francesco Semeraro - Brescia
Organizzatore: Giulio Leopardi - Ponte S. Pietro (BG)
 
Sebastiano Accetta - Milano
Elena Antoniazzi - Pavia
Guido De Martinis - Trento
Cristina Giordano – Milano
Edoardo Ligabue – Milano
Miroslav Kacerik – Bergamo
Roberto Marchesi - Lecco
Andrea Mercanti - Treviglio (BG)
Gabriella Paltrinieri - Varese
Antonio Perez - Zingonia (BG)
Andrea Russo - Brescia
Carla Santini - Zingonia (BG)
Paolo Scaroni - Brescia
Emanuele Scuri - Brescia
 
Segreteria organizzativa
 
Symposia Congressi
Tel. + 39 02 20403004
Fax + 39 02 20422262
Mobile: + 39 338 1335 771
E-mail: info@symposiacongressi.eu
 
Crediti ECM
3,8 Crediti ECM per Oculisti, Ortottisti e Infermieri
 
Sede congressuale
Centro Congressi “Il Settecento” - Via Milano, 3 - Presezzo (BG)
 

LOCANDINA PROGRAMMA

 
PROGRAMMA SCIENTIFICO
08.00 Registrazione
09.00 Apertura lavori ed introduzione - G.Leopardi
 
SESSIONE CORREZIONE DELLA PRESBIOPIA
Moderatore: S.Accetta
-          Epidemiologia della Presbiopia con cenni di aberrometria - A. Russo
-          Valutazione aberrometrica nella preparazione ai trattamenti laser della presbiopia - R. Marchesi
-          Tecnica chirurgica femto per la cataratta ed impianto di lenti premium - E. Ligabue
-          Selezione e gestione del paziente avviato alla chirurgia della cataratta con lenti intraoculari multifocali - C. Giordano
-          Lente a contatto e presbiopia: nuove tecnologie per una valida e reale opzione correttiva - G. De Martin
-          Gestione terapia post operatoria - E. Antoniazzi
-          Metodica Zeiss per la correzione della presbiopia - A. Perez
-          Gestione del Paziente chirurgico - C. Santini
-          Discussione con il pubblico
 
13.30           LUNCH
 
14.30
-           Esperienza supracor - E. Scuri
-          Esperienza teneo - G. Paltrinieri
-          Esperienza personale di correzione della presbiopia con inserti corneali - P. Scaroni
 
SESSIONE RETINA
 Moderatore: A. Mercanti
-          Vitrectomia in Paziente impiantato con lente multifocale - M. Kacerik
-          Casi clinici - A. Mercanti
-          Discussione con il pubblico
 
 DIBATTITO E DISCUSSIONE
 
16.00 QUESTIONARIO ECM
 
ISCRIZIONE
Con scheda allegata al programma da compilare in stampatello LEGGIBILE e inviare:
- via fax +39 02 20422262
 
 
 

Il dr. Oreste Risi dir. scientifico e moderatore al VI Convegno Grifa 
Data di pubblicazione: 10/04/2015

 
Si svolgerà sabato 11 aprile all’Istituto Geriatrico Golgi Redaelli - Auditorium Giovanni Paolo II di Via Bartolomeo D’Alviano, 78 a Milano il 5° Convegno Grifa (Gruppo per la Riabilitazione delle Funzioni Autonome) con tema: incontinenza urinaria nell’uomo, il dolore, deficit erettile: associazione con luts ed eiaculazione precoce.
 
Oreste Risi, medico responsabile dell’SSD Urodinamica è il Direttore Scientifico e moderatore di una sessione.
 

PROGRAMMA COMPLETO

 
 
RAZIONALE DEL CORSO
Le alterazioni della funzione vescicale, intestinale o sessuale sono di varia natura. Si va dall’urgenza sensitivo/motoria vescicale, al deficit uretrale con perdita di urina, ai disturbi della frequenza minzionale diurna e/o notturna, all’ostruzione allo svuotamento, alle varie alterazioni della funzione sessuale maschile e femminile e alla stipsi pi ostinata. Il tutto accompagnato o meno dal dolore (nelle sue varie forme), dolore che spesso, ma non sempre, sottintende una causa infiammatoria.
Tutto questo può dipendere da patologie organiche come IPB, ischemia, patologia ano‐rettale, processi infiammatori ma anche da alterazioni funzionali autonomiche (iperattività e/o ipoattività dei sistemi Parasimpatico e/o Simpatico), oppure da ipertonia del pavimento pelvico.
Queste alterazioni possono essere idiopatiche (alterazione dei vari Recettori), legate all’invecchiamento oppure essere la spia di malattie del Sistema Nervoso Centrale o Periferico. Ecco l’importanza della diagnosi differenziale fra patologie organiche dei visceri pelvici, alterazioni neurogene o semplicemente disturbi funzionali. E su tutto può agire il tono dell’umore e/o alterazioni del quadro ormonale.
Col presente Convegno cercheremo di portare un po’ di luce su questo problema, veramente complesso!
 
 
INFORMAZIONI
ISCRIZIONE: gratuita, si perfeziona inviando una email all’indirizzo camillafoti@mizaronline.com, con indicato:
‐ Nome;
‐ Cognome;
‐ Qualifica Professionale (medico chirurgo ‐ infermiere ‐ fisioter. ‐ ostetrica).
A seguito dell’invio, si riceverà conferma dell’avvenuta iscrizione.
 
Nr. DISCENTI: 150
• Nr. 60 Medici Chirurghi ‐ Accreditamento Interdisciplinare
• Nr. 40 Infermieri
• Nr. 30 Fisioterapisti
• Nr. 20 Ostetriche
 
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA:
Mizar s.r.l.
Sede Operativa: via A. Bonzagni 16 20149 Milano tel. 02/39.40.15.43
Referente: Camilla Foti: 347/3167555 Email: camillafoti@mizaronline.com
 
PROVIDER: Ideas Group srl Provider Nazionale nr. 352
 
REQUISITI PER L’OTTENIMENTO DEI CREDITI ECM:
E’ richiesta la partecipazione al corso per l’intera sua durata. Il materiale cartaceo (ECM) fornito durante il corso va compilato in STAMPATELLO (anche la email). Assicurarsi della completezza ed esattezza dei dati forniti e del codice fiscale. L’impossibilita di leggere il codice fiscale o l’errata indicazione dello stesso comporta la NON attribuzione dei crediti ECM. Una percentuale di risposte corrette al quiz ECM inferiore all’85% comporta la NON attribuzione dei crediti ECM.
 
COME RAGGIUNGERE LA SEDE CONGRESSUALE:
 
Metropolitana: LINEA ROSSA (LINEA 1) fermata Bande Nere;
Autobus: LINEA 95 fermata d'AlvianoTuberose;
Automobile: via B. d'Alviano e raggiungibile da Piazza Frattini, provenendo da via Lorenteggio (zona sud ovest della città) oppure raggiungendo Piazza Giovanni dalle Bande Nere, per chi viene dalla zona FieraMilano City.
L’istituto si trova nella zona ovest della città.
 
Ingresso Auditorium da Viale Caterina da Forlì, 55

Mattinata di sensibilizzazione sull’Endometriosi (28/03) 
Data di pubblicazione: 24/03/2015

Mattinata di sensibilizzazione sull’Endometriosi
 
In occasione della 2° giornata mondiale dell'Endometriosi, sabato 28 marzo alle ore 09.00, presso la Sala Convegni – Sala Verde dell’Ospedale di Treviglio, si terrà una tavola rotonda aperta al pubblico per sensibilizzare le donne sull'argomento.
 
Durante l'incontro sarà effettuato un collegamento streaming con il Policlinico Gemelli di Roma che permetterà ai presenti di vivere in diretta l’evento organizzato dal professor De Cicco, esperto in Endometriosi, sul tema “Nutrizione ed emozioni”.
 
Durante il collegamento saranno fornite utili informazioni circa l'alimentazione nelle donne affette da endometriosi e su come i cibi possono influire su prevenzione ed evoluzione della malattia. L'aspetto nutrizionale nella prevenzione e cura, poco approfondito nel passato, riveste oggi un ruolo importante nell'approccio multidisciplinare alla patologia endometriosica.
 
L'endometriosi è una malattia che colpisce molte donne a volte già in età adolescenziale; è una patologia che può alterare la normale anatomia, danneggiando gravemente l'apparato genitale e gli organi vicini, compromettendo la qualità di vita delle donne che ne sono affette.
 
Il trattamento della malattia può essere chirurgico (laparoscopico/laparotomico), combinato con la terapia farmacologica; i nuovi farmaci oggi risultano molto più efficaci per la cura della malattia e la prevenzione delle recidive, con minori effetti collaterali nelle terapie a lungo termine.
 
La mattinata si aprirà col saluto del nuovo Direttore Sanitario, dr. Santino Silva, per proseguire con la testimonianza di una paziente affetta dalla patologia.
Seguiranno così le relazioni cliniche del dr. Claudio Crescini, Direttore Dip. Materno Infantile (L’Ospedale di Treviglio per l’endometriosi), della dr.ssa Paola Frisoli, Ostetrica (L’esperienza consultoriale), del prof. Fabio Parazzini, Dirigente Medico del Dip. Scienze Cliniche e di Comunità dell’Università di Milano (Endometriosi. Quanto è frequente, possiamo prevenirla?) e del dr. Francesco Tarsitano, Medico del nostro Ospedale (Nuovi farmaci per l’Endometriosi).
 
Seguirà un dibattito, intervallato dalle immagini provenienti da Roma.
 
L’invito è rivolto non solo alle donne interessate all’argomento ma anche ai Dirigenti Scolastici ed insegnati del territorio in quanto l’Azienda Ospedaliera è intenzionata, durante il prossimo anno scolastico, ad organizzare direttamente nelle scuole incontri informativi - formativi sulla patologia endometriosica.

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